Possibili «convergenze» in Parlamento tra psi e pci sulla legge finanziaria di Alberto Rapisarda

Possibili «convergenze» in Parlamento tra psi e pci sulla legge finanziaria Positivo l'incontro fra la delegazione comunista e quella socialista Possibili «convergenze» in Parlamento tra psi e pci sulla legge finanziaria . ROMA — Socialisti (partito di governo) e comunisti (opposizione) potrebbero trovarsi-a fianco a fianco alla Camera, nelle votazioni sui provvedimenti economici in discussione in questi giorni. Lo annuncia Napolitano oggi sull'Unità, ponendo come condizione che il governo accetti le «modifiche significative» che il pei chiede e che coincidono, in alcuni casi, con quelle proposte dal psi. 'Delle convergerne in Parlamento sono dunque possibili' conclude Napolitano ripetendo quanto aveva già detto ieri ai socialisti nel corso dell'incontro tra le delegazioni dei due partiti. Un incontro che ha offerto un'altra occasione di dialogo tra i due partiti della sinistra che da un paio d'anni si erano scambiati unicamente attacchi e polemiche. Già poche settimane fa Napolitano e il capogruppo socialista alla Camera Labriola sottoscrissero un accordo per la sollecita approvazione della legge antimalia. Ora si è passati a par lare di economia. E i! dialogo non pare sia stato tra sordi. E' stato un Incontro costruttivo e dialettico. Aperto «ad ulteriori approfondimenti' diceva al termine il vicesegretario del psi Martelli. -Utile, amichevole e leale' era la definizione di Labriola. «L'incontro è andato bene' diceva Napolitano. E' possibile che psi e pel presentino emendamenti comuni alla legge finanziaria alla Camera? «Noi siamo vincolati alla solidarietà della maggioranza — è stata la diplomatica risposta di Martelli —. Solo se si determinassero "scarti" nella maggioranza, non per nostra responsabilità, come è avvenuto alcuni mesi fa, se dovesse prevalere la linea Garzia (quella della de che fece bocciare 11 decreto Formica alla Camera, provocando le dimissioni dei ministri socialisti e la crisi, n.d.r.) potremmo prendere in considerazione questa possibilità. Ma mi auguro che questo non accada'. In realtà, da parte democristiana ci sono nuovi segnali di insofferenza per alcune parti dei provvedimenti economici del governo suggeriti dai ministri socialisti. Lo ha fatto capire con chiarezza il de Usellinl in una intervista ad un quotidiano economico. Non è quindi da escludere che i comunisti possano votare a favore anche di provvedimenti (sanzioni contro gli evasori fiscali, per esempio) proposti dai socialisti e che essi condividono. Sarebbe un modo per annullare i voti contrari di eventuali «franchi tiratori., della maggioranza. Questo, comunque, non e detto nel comunicato conclusivo dell'incontro tra le delegazioni socialista e comunista. Della prima facevano parte Martelli, Labriola. Covatta, Sacconi. Della seconda: Napolitano, Chiaromonte, e gli esperti economici Andrlani, Clofi, Simula, Lodi e Montessoro. Nel comunicato è però scritto che pei e psi 'ritengono possibile e necessario individuare lo stretto sentiero di un rilancio qualificato degli investimenti e dello sviluppo, sulla base di strumenti appropriati e di una politica di rigore, di equità e di risana-, mento: L'impressione che si aveva' ieri era che i due partiti della sinistra siano spinti dai fatti a dialogare, anche se non del tutto di buona voglia. Il segretario socialista Craxi ha fatto una breve comparsa all'incontro che si svolgeva nella sede del psi. 'Perché non facciamo insieme un bel governo minoritario psi-pci — gli ha chiesto scherzosamente Chiarornonte — che venga battuto in Parlamento... an¬ diamo conquesto alle elezioni e vedrai die le vinciamo'. »Mi sembri Nenni che era sicuro die il fronte popolare avrebbe vinto' gli ha risposto Craxi. Non è certo tempo di «alternativa di sinistra». Tuttavia, l'attuale maggioranza di governo, della quale fanno parte anche i socialisti, è indubbiamente irrequieta. Già tre voi te 11 governo è andato in minoranza alla Camera in commissione negli ultimi due giorni. Spadolini ha avuto un colloquio col segretario del pei Berlinguer per sondarne le intenzioni nella vicina battaglia parlamentare in aula sulla legge finanziaria, e per cercare assicurazioni. C'è il pericolo che il governo cada. Lo faceva capire ieri sera il capogruppo repubblicano Battaglia, invitando 1 gruppi della maggioranza a chiarirsi le idee. 'Occorre che i gruppi maggiori, in particolare, facciano chiarezza, prima che si verifichino non incidenti minori, ma incidenti politici dalle conseguenze imprevedibili-. Alberto Rapisarda

Luoghi citati: Roma