I tre saggi del Vaticano «Lo Ior non deve pagare» di Marco Tosatti

I tre saggi del Vaticano «Lo Ior non deve pagare» Indiscrezioni sulla relazione preparata per Casaroli I tre saggi del Vaticano «Lo Ior non deve pagare» Secondo l'indagine, l'Istituto non avrebbe ricevuto denaro né da Calvi né dall'Ambrosiano - Nessun rapporto con le società estere CITTA' DEL VATICANO — Indiretta e non ufficiale, per non pregiudicare le future possibilità di trattativa, è arrivala la risposta della Santa Sede alle accuse del ministro del Tesoro Andreatta. Se ne è fatto latore il quotidiano romano // Tempo che vanta per tradizione ottimi agganci con la Curia. Il giornale porta in prima pagina un'anticipazione molto dettagliata di quello che dovrebbe essere il rapporto dei «tre saggi.., incaricati dal Segretario di Stato, cardinale Agostino Casaroli, dì fare luce sulla vicenda Ior-Ambrosiano, e sullo stato delle finanze vaticane. «Lo Ior — è il titolo — ?ion ha avuto crediti né dall'Ambrosiano né da Calvi». L'ufficio stampa della Santa Sede non ha preso posizione sull'argomento: il direttore della sala stampa, padre Romeo Panciroli, si è limitato a dire: «Si tratta di rapporto o rapporti riservati al cardinale Segretario di Stato: questa sala stampa non è in grado di dare in merito, né conferma né smentita». E' la prima volta che si parla di «rapporti,., al plurale. E' una circostanza che fa pensare che i tre «esperti.. — Carlo Cerutti, Joseph Brennan e Philippe De Weck — abbiano stilato, al termine degli esami compiuti durante l'estate, relazioni indipendenti runa dall'altra. Può essere che i saggi abbiano presentato rapporti diversi sugli stessi argomenti (relazioni con Ambrosiano, e riorganizzazione interna dello Ior) oppure che abbiano diviso — ma appare meno probabile — il rispettivo campo di indagine a seconda degli argomenti trattati; sempre tenendo d'occhio il quadro complessivo della vertenza, ma approfondendone ciascuno aspetti particolari. Il Tempo riporta in 5 punti quelle che sa¬ rebbero le conclusioni dell'indagine. Lo lor non ha ricevuto né dal gruppo Ambrosiano, né da Roberto Calvi, alcun importo, e perciò non deve restituire nulla; le società estere indebitate con l'Ambrosiano non sono mai state gestite dallo Ior, che non era a conoscenza delle operazioni compiute da queste società; i versamenti che l'Ambrosiano ha fatto a queste società sono slati erogati prima che fossero scritte le ■lettere di patronage»; le lettere stesse non hanno avuto alcuna influenza sui versamenti; e tutto quanto detto sopra sarà provato in sede di verifica. E' una forma di scagionamene completa; e // Tempo rimprovera «quanti finora lianno voluto coinvolgere a tutti i costi la posizione dello Ior nelle vicende del Banco Ambrosiano, distogliendo forse l'attenzione degli investigatori dall'accertamento della reale destinazione dei finanziamenti concessi dall'amministrazione Call'i alle varie società estere-. Già da tempo, in maniera non sempre esplicita, negli ambienti del Vaticano si parla di una sorla di attacco concentrico, che ha per obiettivo tutto ciò che è in qualche modo legalo alla Chiesa, per nascondere, nel caso Ambrosiano-Ior, responsabilità ben più pesanti e reali, in relazione ai miliardi «scomparsi», e di cui solo una parte è stata trovata in Svizzera. C'è anche chi parla di una corresponsabilità di alcuni partiti politici italiani, sia nella destinazione finale dei finanziamenti emessi dalle società che rispondevano alla «holding» lussemburghese, sia nello sforzo di presentare la situazione dello Ior in una luce peggiore di quello che risulterebbe in ultima analisi. Marco Tosatti

Persone citate: Agostino Casaroli, Carlo Cerutti, Casaroli I, Joseph Brennan, Philippe De Weck, Roberto Calvi, Romeo Panciroli

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Svizzera