Sulle orme di Abu Nidal di Paolo Patruno

Sulle orme di Abu Nidal La tecnica usata alla sinagoga di Roma ricalca quella del gruppo ribelle Olp j Sulle orme di Abu Nidal Temuto e odiato rivale di Arafat (che nel '74 lo fece condannare a morte), è ritenuto responsabile della maggior parte degli attentati antisemiti degli ultimi anni - A Nidal sono attribuite anche uccisioni di stessi palestinesi o esponenti arabi moderati DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Le Indagini sull'attentato di Roma paiono indirizzarsi dunque sulla .pista» degli estremisti dissidenti palestinesi, dei terroristi di -giugno nero», il gruppuscolo di Sabri el Banna. alias Abu Nidal. La tecnica dell'attentalo all'uscita dalla sinagoga romana (sparatoria sulla folla inerme) ricorda infatti l'azione analoga contro il tempio ebraico di Vienna nel settembre dell'81 i cui responsabili arrestati (uno studente irakeno e un estremista siriano) riconobbero d'appartenere a questo gruppo ribelle dell'Olp. E la strage romana ricalca egualmente l'attentato alla sinagoga di Anversa e quello più recente, tre settimane la. all'uscita della grande sinagoga di Bruxelles. Ma altre similitudini spingono gli Inquirenti sulla ..pista» del gruppo di Abu Nidal: sabato a Roma, come 11 4 giugno a Londra e il 9 agosto a Parigi, i terroristi hanno usato armi che se proprio non sono le stesse almeno sono dello stesso tipo: le mitragliene polacche -WZ 63- che 11 ministro degli Interni francese Oaston Dcfferre indicò all'indomani della strage di rue des Rosiers (sei morti nel quartiere ebraico di Pa rigi) come armi abitualmente utilizzate dal gruppetto degli estremisti palestinesi fuoruscili dall'Olp. Ma se esistono del fondati sospetti, degli indizi, delle si miliiudini in questa tragica catena di attentati anti-e braici che ha insanguinato l'Europa nell'ultimo anno, quasi sempre mancano prove i ormali dell'effettiva respon sabilila di Abu Nidal. a parte qualche rivendicazione, successiva comunque agli assalti sanguinosi. Insomma, secon do certi inquirenti europei è diventato facile attribuire tutto ad Abu Nidal, come negli Anni Settanta qualsiasi attentato d'una certa dimensione era quasi automaticamente affibbiato a 'Carlos-, l'estremista sudamericano diventato la primula rossa del terrorismo mondiale. Secondo questa ipotesi seguita da alcuni servizi d'informazione europei, sarebbe quindi facile e comodo per terroristi di qualsiasi stampo ..copiare» il metodo di Abu Nidal, attribuirgli qualunque attentato, lasciar sospettare l'estremista palestinese, che si guarda bene dallo smentire la sua responsabilità nelle azioni che non ha commesso. Malgrado queste riserve, una maggioranza di specialisti crede, al contrario, di scorgere in tutti questi attentati antisemiti il marchio inconfondìbile e personale di Abu Nidal. Questa sicurezza si basa sul fatto che negli ultimi cinque anni una quindicina di terroristi sono stati arrestati in vari Paesi d'Europa e del Medio Oriente e tutti hanno confessato l'appartenenza alla dissidenza di Abu Nidal. confermando quindi la «pista» seguita da diversi servizi segreti. Ma. ed è singolare, queste rivendicazioni d'appartenenza al gruppo dissidente di Abu Nidal provengono, eccettuato il -caso» di Vienna e dell'attentato contro l'ambasciatore israeliano a Londra lo scorso giugno, da terroristi che avevano confes- salo l'uccisione dei rappresentanti dell'Olp o di altri diplomatici dei Paesi arabi -moderati». Cosi era avvenuto in occasione degli attentati contro gli esponenti dell'Olp a Londra, nel Kuwait, a Bruxelles, a Nicosia. a Parigi, lo scorso luglio, e contro un diplomatico kuwaitiano a Madrid. Ma chi è allora questo Abu Nidal che uccide indiscriminatamente ebrei europei, israeliani, arabi -moderati» e palestinesi dell'Olp? La rispo¬ sta va ricercata nella misteriosa e controversa figura di questo protagonista del terrorismo internazionale, definito ufficialmente dall'Olp come un -rinnegato», un «traditore» che per almeno due volte ha cercato di uccidere Yasser Arafat. Sabrl el Banna. alias Abu Nidal (è il suo nome di battaglia) è un palestinese di mezz'età, piccolo e tarchiato, animato da un odio profondo per Arafat che nell'ottobre '74 l'ha fatto condannare a morte In contumacia dal tribunale supremo palestinese sotto l'accusa di -sedizione, assassinio e appropriamone indebita». Questa sentenza, che costituiva la sua radiazione da «Al Fatah» (della quale era stato tra 1 fondatori), fu pronunciata quando Abu Nidal si trovava a Baghdad, come rappresentante dell'Olp. Ed è da quel momento che ha avuto inizio la sua guerra personale contro Arafat. accusato di condurre l'Olp a - una politica rinunciataria e disfattista di fronte al nemico sionista». A Baghdad, dunque. Abu Nidal ha cominciato la sua attività di terrorista dissidente 0 di «provocatore» e di -agente doppio» secondo l'accusa del suol avversari, al servizio prima degli lnterssl dell'Irak. quando questo animava il fronte arabo del rifiuto», e in seguito della Sirla, dopo il rialllneamento di Baghdad sulle posizioni dell'Olp e dei regimi arabi più moderati in seguito al dissidio contro l'Iran khomelnista. In questo ruolo contraddittorio. Abu Nidal ha poi proseguito la sua battaglia privata contro tutti 1 fautori arabi del «dialogo», messi puntualmente in difficoltà con clamorose azioni antisemite. Manipolatore spregiudicato, Abu Nidal è stalo con le sue iniziative il detonatore diretto di due esplosioni in Medio Oriente: nel '76 un atten¬ tato a Damasco attribuito al suo gruppo innescò l'offensiva del siriani contro 1 palestinesi In Libano; 11 3 giugno di quest'anno? 1 suoi uomini ferirono gravemente l'ambasciatore israeliano a Londra, fornendo a Israele 11 pretesto per Iniziare due giorni più tardi l'operazione contro i palestinesi del Libano. Temuto e odiato, il rivale di Arafat è considerato un «mercenario» delle cause più contraddittorie e alcuni servizi speciali avanzano, come riferisce pure Le Monde, addirittura l'Ipotesi azzardata che Abu Nidal possa essere stato anche strumentalizzato dal Mossad israeliano. E' un sospetto che oggi appare provocatorio, aberrante ma che è possibile azzardare proprio a causa della contraddittoria personalità e dell'altrettanto contraddittoria azione terroristica di Abu Nidal, che ha servito le due fazioni rivali del -Baas» siriano e irakeno, che lotta contro l'Olp e contro la diaspora europea. Abbondantemente rifornito di denaro (avrebbe ricevuto dieci milioni di dollari dagli irakeni, un milione dal siriani, secondo quanto scrive la stampa francese). Abu Nidal possiede varie ville che usa come fortezze e rappresentanze diplomatiche, atteggiandosi a leader esiliato, capace di una politica autonoma. Sempre protetto da un nugolo di fedelissimi (nel '79 fu trasportato a Londra per una crisi cardiaca e vegliato in ospedale da 25 guardie del corpo), Abu Nidal appare oggi come un personaggio non soltanto pericoloso e odiato, ma anche scomodo per 1 molti che se ne sono serviti in questi anni per alimentare il terrorismo internazionale. Paolo Patruno Abu Nidal. in una foto dei servizi segreti israeliani