Dibattito di fuoco su network e Rai

Dibattito di fuoco su network e Rai Dibattito di fuoco su network e Rai MILANO — Lo scontro è stato aspro, i contendenti si sono battuti con determinazione, anche se la cortesia a volte ha mascherato, ma non troppo, la battuta velenosa o il rancore mal represso. Sul campo di battaglia del .Circolo De Amicis» i rappresentanti dì tre fra le maggior reti tv private d'Italia hanno incontrato ieri sera a Milano Massimo Pini (psi). consigliere di amministrazione della Rai. Pini lia accusato le .private, di larsi .colonizzare., acquistando all'estero tutto quanto poi olirono al telespettatore. Al di la di polemiche e accuse è comunque emerso, tra le affermazioni di Franco Moccagalta (Canale 5). di Roberto Conforti (Italia 1). del ministro alle Regioni Aniasi. di Enzo Tortora, di Gustavo Selva, il convincimento clie è necessario, per le televisioni italiane, pubbliche come private, produrre in proprio e vendere all'estero. Alle .bordate- di Massimo Pini, Michele Muzii (Rete 4) ha risposto che proprio lui non poteva accusare le «private., di cedere a una sorta di colonizzazione culturale, -se è vero che voi — ha detto — avete acquistato dagli americani Via col Vento per quattro miliardi, facendoli naturulmente pagare a! contribuente-. Dopo che Pini ha replicalo. dicendo che Via col Vento è costato «so/o HO milioni-, è stata la volta di Enzo Tortora di attaccare la Rai: «Se Fantastico 3 ha fatto registrare il massimo dell'ascolto — ha detto — è solo merito della lotteria, della bisca di Stato-. Il discorso si è poi spostato sul ruolo dell'informazione che tutti hanno definito elemento qualificante di una rete televisiva. Ma l'informazione ha senso solo se è possibile farla contemporaneamente su tutto il territorio nazionale e ciò sarà possibile solo -quando la Rai — hanno detto Conforti e Moccagatta — non si opporrà più al discorso ideila interconnessione-.

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