Agricoltura, un motore per uscire dalla crisi (ma deve modernizzarsi)
Agricoltura, un motore per uscire dalla crisi (ma deve modernizzarsi) Il punto sul settore a Saint-Vincent Agricoltura, un motore per uscire dalla crisi (ma deve modernizzarsi) SAINT-VINCENT — «L'agricoltura può e deve diventare il motore dell'economia italiana contribuendo allo sviluppo degli altri settori e al superamento del momento di crisi», ha detto l'economista Siro Lombardini, dell'Università di Torino, al coni>egno ■■Agricoltura Anni SO: situazione e prospettive- organizzato dal Federagrario nel Centro congressi di Saint-Vincent. «Favorendo l'imprenditorialità nel settore agricolo si può risolvere il problema dell'economia mondiale — ha aggiunto Lombardini — perché vi è spazio per la crescita dell'offerta in agricoltura se si dividono e equilibrano i compiti del singoli Paesi». All'affermazione di Lombardini. che ha sottolineato l'errore degli economisti del passato sicuri del ruolo marginale dell'agricoltura, ha fatto eco la convinzione-proposta di Vito Saccomandi, economista dell'Università di Perugia. .Nel settore agro-alimentare — ha detto — assistiamo a una vera rivoluzione di contenuto per lo sviluppo tecnologico. Il mercato richiede aggregati alimentari (biofabbricati) più che prodotti freschi. Il 2000 sarà dominato dalle prime 100 fabbriche di biofabbricati del mondo... Un'agricoltura che è all'opposto di quella italiana e che sottolinea una linea di tendenza economica irreversibile e verso la quale — secondo Saccomandl — occorre andare se non si vuole scomparire dal mercato. Negli Stati Uniti e in Giappone gli aggregati alimentari ■ hamburger, margarina, pane di soia) sono usati pcr esempio nella alimentazione degli scolari. Quanto l'agricoltura possa contare per le sorti economiche di una nazione lo dicono i dati degli scambi commerciali statunitensi. Le esportazioni agricole del decennio 70-W sono aumentate di 6 volte, quelle dei prodotti non agricoli di 5 volte: le importazioni dei prodotti agricoli sono aumentate di 3 volte, di 7per gli altri. In Italia la situazione è diversa. Per quest'anno l'incremento produttivo del settore sarà inferiore all'uno per cento «confermando — Ita detto ancora Saccomandi — l'andamento al ribasso del gettito agricolo». Le cause sono molte: inancanza di mercato, squilibrio tra regioni modernizzate e no, difficoltà di accesso al credito e contrasti con gli altri Paesi della Comunità. Il ministro dell'Agricoltura Giuseppe Bartolomei, intervenuto al convegno, ha così sintetizzato i guai italiani del settore: -Non sappiamo vendere». / rimedi ci sono. .Occorre aggregare l'olferta — ha detto il ministro — e avere una visione complessiva del comparto. Il ministero dovrà diventare strumento di sintesi e creare informazione agricola». Uno dei maggiori impedimenti allo sviluppo agricolo sono le difficoltà finanziarie delle aziende. «Gli istituti di credito agrario — ha detto la presidente del Federagrario, Emanuela Savio — devono rendere più appetitibili i loro titoli pcr una maggiore autonomia finanziarla. La ricerca di nuovi circuiti di approvvigionamento di capitali potrebbe essere facilitata da un organismo centrale come accade per le piccole e medie industrie. Un'idea di 30 anni fa mal realizzata e oggi necessaria... e.m.
Persone citate: Emanuela Savio, Giuseppe Bartolomei, Lombardini, Saccomandi, Siro Lombardini, Vito Saccomandi
Luoghi citati: Giappone, Italia, Saint-vincent, Stati Uniti
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