Pajetta: il dissenso nel pci c'è guai a chi cerca di manovrarlo di Ezio Mauro

Pajetta: il dissenso nel pci c'è guai a chi cerca di manovrarlo Intervista con il leader comunista dopo lo scontro Berlinguer-Cossutta Pajetta: il dissenso nel pci c'è guai a chi cerca di manovrarlo «Troppe iniziative e prese di posizione dimostrano che c'è un tentativo di sollecitare dall'esterno un'attività frazionistica» - A chi è rivolta la denuncia? «A partiti che devono pensare a fare ì loro congressi e non interferire nel nostro» ROMA — Onorevole Pajetta, cosa c'è dietro la decisione di Berlinguer di denunciare le manovre «esterne» che puntano a dividere il pei? ••C'è un avvertimento preciso: certe interferenze sono inaccettabili. Io approvo la dichiarazione di Berlinguer, perché la considero come la conferma che noi intendiamo andare avanti per la strada su cui ci slamo mossi: dicendo quello che pensiamo per quanto riguarda il nostro Paese e discutendo apertamente le critiche che altri ci possono rivolgere. Ma rifiutando ingerenze altrui. Come noi non pensiamo di collegarci a gruppi di dissidenza in altri Paesi (anche quando diamo un giudizio negativo sul modo In cui ci si comporta nel loro confronti), cosi non possiamo accettare che altri tacciano proprio questo contro di noi-. — Ma che cosa intende, quando parla di interferenze? .Noi condanniamo il frazionismo all'Interno del partito. Ma giudichiamo ben più grave, e consideriamo un'interferenza illecita, il tentativo di sollecitare-dall'esterno un'attività frazionistica nel pei». — Dunque lei accusa apertamente Il comunismo dell'Est di lavorare per dividere il pel: non è una denuncia gravissima e senza precedenti, che dovrebbe portarvi a una rottura con il socialismo reale? «Veramente io ho sempre dello e scritto quel che pensavo non solo del nostro diritto di muoverci In piena indipendenza, ma anche della nostra decisa volontà di attuarla nei latti. E l'ho scritto subito dopo l'attacco della Pravda, che già consideravo come un'interferenza illecita». — Ma Berlinguer, denunciando al Comitato centrale le manovre esterne contro l'unità del pei, parla di fatti «relativamente nuovi»: a cosasi riferisce? ••Abbiamo avuto una serie di prese di posizione, una serie di iniziative, una ccrla stampa. E abbiamo risposto». — Ma oggi, c'è qualcosa di più? • Che ci sia motivo di pensare che si voglia andare più in là. lo abbiamo dello in modo esplicito, attraverso le parole di Berlinguer. E altrettanto esplicitamente abbiamo aggiunto che non accettiamo questi melodi. Nella misura in cui dovessero verificarsi con maggiore ampiezza, o dovessero continuare, li combatteremo e li denunceremo. Ma non credo che andremo al congresso sulla base di una caccia alle streghe, o sulla base dell'argomento — che sembra trovare spazio in altri parlili — secondo cui i propri fastidi interni sono da attribuirsi solo all'importazione». — Queste interferenze esterne hanno un collegamento con l'ala filosovietica del pei guidata da Cossulta? «Come non penso che certe manifestazioni polacche o sovietiche siano per forza di cose ispirate dalla Cia, cosi non credo che certi dissensi e certe opposizioni in casa nostra siano da attribuirsi a sottomarini fantasma». — Lei dice che tentativi di Interferire sulle vostre vicen¬ de interne ci sono stati già nei mesi scorsi, e nega che ci sia un legame diretto tra queste manovre esterne e Cossulta: perché allora la clamorosa denuncia in Comitato centrale, perché questo preoccupato allarme del pei? Ci sono forse fatti nuovi che non sono ancora stali resi pubblici? • Carlo Marx diceva che la quantità a un certo punto si trasforma in qualità: chi continua un attacco nocivo contro di noi. senza tener conto delle nostre risixiste e della nostra pazienza, dà ragione a Marx. Vorrà dire che dovremo essere più chiari, e meno pazienti.. — Onorevole Pajetta, ancora una domanda. Voi parlate di manovre e interferenze, ma non Indicale il mandante. Le chiedo: la vostra denuncia riguarda l'Urss o altri Paesi satelliti di Mosca? «Riguarda partiti che devono pensare a fare I loro congressi, e non interferire nel Ezio Mauro nostro».

Persone citate: Berlinguer, Berlinguer-cossutta Pajetta, Carlo Marx, Marx, Pajetta

Luoghi citati: Mosca, Roma, Urss