Tace ostinato il sottomarino-spia e la marina svedese gli dà tregua
Tace ostinato il sottomarino-spia e la marina svedese gli dà tregua Venerdì il secondo sommergibile straniero avrebbe fatto saltare tre mine NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE STOCCOLMA — Neppure ieri è emerso il sommergibile-spia braccalo e intrappolato da oltre una settimana nella zona della base navale svedese di Muskoe; né. secondo lo slato maggiore, ha dato segni di vita. Non si sa più nulla nemmeno del secondo sottomarino, probabilmente accorso in aiuto del primo, individuato la notte tra giovedì e venerdì al di Inori del perimetro chiuso dalla Marina della Svezia, la quale non ha lancialo per tutta la giornata bombe di profondila. Si è saputo che venerdì sono esplose una dopo l'altra, alle 14.15. alle 18.36 e alle 18.40. tre mine subacquee per la ditesa costiera proprio nella baia di Horsf jarden. dove l'intruso è nascosto. Queste mine contenevano oltre mille chilogrammi di esplosivo, ben più potenti quindi delle oltre 30 cariche di profondità (150 chili di tritolo ciascuna) lanciate in questi giorni sul sottomarino straniero. La notizia è stata data ieri mattina dal giornale Bagens Nyheter. secondo il quale gli ordigni, radiocomandati, erano stati fatti deliberatamente esplodere dalle autorità svedesi contro il secondo sommergibile, quello «di soccorso.-. Nel pomeriggio, però, altre fonti hanno affermato che lo scoppio delle mine poteva essere stato provocato dal passaggio del secondo sottomarino. In un caso come nell'altro, vista la potenza delle cariche, l'intruso avrebbe dovuto essere gravemente danneggiato. Invece, non si è vista neppure una macchia d'olio sulla superficie della baia. Interpellato, il portavoce dello stato maggiore svedese Berg ha risposto in termini vaghi, affermando che l'esplosione era stata causata dal passaggio di una massa metallica vicino agli ordigni, che nella zona non vi erano unità svedesi, ma che non si avevano elementi per accertare la natura di quella massa. Si è inoltre saputo' che la Marina di Stoccolma ha usato sin dal primo giorno per la Tace ostinato il sottomarino-spia e la marina svedese gli dà tregua caccia al sottomarino due robot. Annie e Sallie. attrezzati per le riprese subacquee e già usati per misurare la radioattività del 187 sovietico arenatosi nell'arcipelago di Karlskrona. I due congegni, lunghi un metro e 20 e larghi 75 centimetri, pesano 75 chili (sono costruiti in alluminio) e sono un'invenzione della Svezia. Sono alimentati elettricamente attraverso un cavo che li collega alla nave appoggio, e possono anche servire come vettori di esplosivo (fino a 150 chili). Rimangono cosi nell'opinione pubblica i dubbi sull'effettiva presenza di una unità-spia. malgrado l'impiego dei mezzi più sofisticati per scovarla. Secondo il quotidiano più diffuso di Stoccolma. VExpressen. il sommergibile è fuggito, e la Marina sta dando la caccia a un vecchio irigorilero o a una carcassa d'automobile finita in fondo al mare. Fonti ufficiose hanno confermalo gli incontri avvenuti in una cittadina svizzera, al di luori dei normali canali diplomatici, tra funzionari svedesi e rappresentanti di una potenza straniera per trattare sulla vicenda. Ieri intanto si è ufficialmente insediato il nuovo comandante dei servizi di spionaggio e controspionaggio della Marina svedese. E' Ulf Samuelsson. che da alcuni giorni ha sostituito Bengt Wallroth. e. st.
Persone citate: Bengt Wallroth, Berg, Samuelsson
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