Nuova perizia sul corpo del banchiere

Nuova perizia sul corpo del banchiere La chiederanno i giudici milanesi, che non credono alla tesi del suicidio Nuova perizia sul corpo del banchiere MILANO — L'ipotesi che Roberto Calvi non si sia suicidato, ma sia stato assassinato, non è affatto stata accantonala dai magistrati milanesi che indagano sul crack del Banco Ambrosiano anche se non è considerata l'unica verità possibile come ha confidato la vedova del banchiere nella sua intervista. La prova che i giudici del capoluogo lombardo non lasceranno nulla d'intentato per accertare 1 fatti sta nei contatti che hanno preso in questi giorni con esperti italiani per conoscere il loro parere sulla possibilità di effettuare esami necroscopici sulla salma di Calvi, una volta che sarà rientrata in Italia, pur a tanta distanza dalla morte. La risposta dei periti è stata positiva e quando finalmente le autorità inglesi concederanno il nulla-osta per la spedizione in Italia del corpo del banchiere si procederà dunque a una nuova autopsia; gli Inquirenti del nostro Paese sperano di ricevere dal Regno Unito anche i reperti usati per le analisi dal medici britannici. A sostenere i dubbi sul fatto che Calvi si sia effettiva-' mente suicidato ci sono anche alcune comunicazioni telefoniche avute dal banchiere sia con 11 vicepresidente Roberto Rosone sia con la segretaria Graziella Corrocher prima di lasciare l'Italia. Calvi avrebbe detto loro: «Torno domani, se non è troppo tardi ci fediamo... parole che difficilmente possono attribuirsi a un aspirante suicida. Per quanto riguarda le affermazioni fatte dalla signora Calvi aia Stampa i giudici attendono di esaminarle con calma. Hanno però una preoccupazione, e cioè che avendo la vedova mostrato disponibilità a parlare si scateni la reazione di chi invece ha Interesse a che la signora non parli né ora né mai. Contatti con la famiglia Calvi, non è un mistero. 1 magistrati ne hanno da temi>o. sia per arrivare a una proficua collaborazione della vedova, sia per ottenere il suo assenso a una seconda autopsia sulla salma. Su alcune specifiche risposte date dalla signora Calvi nell'intervista i magistrati chiamati direttamente in causa hanno accettato di rispondere. Dice Clara Calvi che dietro l'esportazione di valuta legata all'acquisto di titoli ..Toro» c'erano il Vaticano e lo lor. Ricorda il magi¬ strato che condusse l'accusa in aula. Corrado Carnevali: «Il difensore di Calvi nella sua arringa accennò la stessa cosa quando alludendo alle società \ svizzere che prima acquistarono e poi vendettero i titoli disse che dietro c'era il "figlio di Iorio", trasparente metafora per lo lor. Il problema era che uvrebbe dovuto dirlo Calvi questo e in tal caso poteva anche essere assolto». Dice ancora la signora: mio marito fece un paio di nomi, ma gli incartamenti relativi scomparvero. A Palazzo di Giustizia precisano che nel famoso interrogatorio che avvenne in una notte di luglio nel carcere di Lodi tutto fu verbalizzato, a eccezione di un paio di nomi di esponenti socialisti che Calvi fece, ma il difensore ottenne che fossero cancellati. in. 1.

Persone citate: Clara Calvi, Corrado Carnevali, Graziella Corrocher, Roberto Calvi, Roberto Rosone

Luoghi citati: Italia, Lodi, Milano, Regno Unito