Il turco che ferì papa Wojtyla scrive a Casaroli: «Mi pento»

Il turco che ferì papa Wojtyla scrive a Casaroli: «Mi pento» Ha accusato il Vaticano di «volerlo morto» Il turco che ferì papa Wojtyla scrive a Casaroli: «Mi pento» La fotocopia della lettera pubblicata da un giornale di Ankara ANKARA — Il turco che ferì il Papa in piazza San Pietro a Roma avrebbe scritto una lettera al cardinale Casaroli nella quale sostiene che in Vaticano lo vogliono morto. «Hurriyet», il quotidiano turco a più larga diffusione, pubblica in prima pagina la fotocopia della lettera, scritta in inglese e datata 23 settembre 1982, copie della quale sarebbero state Inviate a Pantani, a Berlinguer, a Craxi. ad Amnesty International c ad altri. Mchmcd Ali Agca, che sta scontando la pena dell'ergastolo in Italia per l'attentato del 13 maggio 1981. dice che intende digiunare fino a quando non sarà sicuro che la lettera sia stata ricevuta da tutti i destinatari. «Non ho mai ucciso nessuno — afferma Agca nella lettera — e mi pento sinceramente. Credo alla sincerità del Papa... egli mi ha perdonato subito. Ma c'è gente in Vaticano die mi vuole morto». L'ergastolano aggiunge di «non («mere la vendetta del Vaticano», ma che col digiuno intende protestare contro il suo isolamento in carcere e contro «condizioni di sicurezzainadeguate». Non sarà interrogato — è stato precisato — 11 dirigente televisivo Lowell Newton di Detroit, che fu presente all'attentato e fotografò un possibile complice di Mehmet Ali Agca,

Persone citate: Agca, Ali Agca, Berlinguer, Casaroli, Craxi, Lowell Newton, Mehmet Ali Agca, Pantani, Wojtyla

Luoghi citati: Ankara, Detroit, Italia, Roma