Al processo Italicus perito in contrasto con il giudice Vella

Al processo Italicus perito in contrasto con il giudice Vella Si rifaranno prove e controlli? Al processo Italicus perito in contrasto con il giudice Vella BOLOGNA — Giunto alla centosedicesima udienza, il processo per la strage dell'Italicus ha vissuto ieri uno dei momenti più significativi. Ciò per merito dell'ingegner Nicola Antonucci, delle Ferrovie dello Stato, uno dei quattro esperti incaricati dalla magistratura bolognese della perizia sui resti della carrozza devastata dall'eplosione prima, datle fiamme poi. I periti (mercoledì prossimo sarà la volta dell'allora col. Ignazio Spampinato. che riferirà per la parte balistica; manca il chimico, deceduto), il 25 ottobre 1975 consegnarono il loro lavoro al giudice istruttore Angelo Velia affermando tra l'altro, nelle conclusioni, che l'ordigno con tutta probabilità era stato sistemato sotto il sedile dello scompartimento prima della formazione del convoglio a Roma Tiburtina. Ciò in quanto, ha ribadito ieri in udienza l'ing. Antenucci, «per effettuare l'operazione di inserimento del contenitore (l'ordigno - n.d.r.) sotto il sedile occorre un tempo probabilmente da 30 a 60 secondi». Ma sarebbe stato comunque necessario sollevare il sedile, operazione che altri passeggeri avrebbero notato e i periti affermarono che per sistemare la bomba sotto il sedile era indispensabile rimuoverlo; altrimenti sarebbe stata visibile. Nonostante questo, il giudice Velia rinviò a giudizio Mario Tuti, Luciano Francl e Piero Malentacchi con 11 presupposto che quest'ultimo avesse sistemato l'ordigno (dopo essere salito sul treno ancora in movimento) durante la sosta nella stazione di Firenze Santa Maria Novella. La parte civile ha posto all'ing. Antenuccl una lunga serie di quesiti, tendenti ad accertare questa possibilità. Ma da questo fuoco di fila è emerso soprattutto un dato: la serie delle domande alle quali i periti dovevano rispondere non era tale da abbracciare tutte le ipotesi possibili, per cui il teste — lucido e preciso fino alla pignoleria — si è trovato nelle condizioni di far ri corso alla memoria anche per i particolari Tra l'altro la carrozza ier roviaria gemella di quella di strutta non è a disposizione della Corte, in quanto riconsegnata alle ferrovie tedesche. E pare che di esse non esistano più esemplari, in quanto da tempo radiate dal servizio. Forse, è stato detto, potrebbe averne una un museo. Adesso ci si darà da fare per scoprirne l'eventuale esi stenza e. a distanza di otto anni, rifare prove e controlli

Persone citate: Antenucci, Ignazio Spampinato, Luciano Francl, Mario Tuti, Nicola Antonucci, Piero Malentacchi, Vella

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Roma