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I radicali: aboliamo anche il divieto di riorganizzare il partito fascista La proposta deve essere esaminata insieme al caso Savoia I radicali: aboliamo anche il divieto di riorganizzare il partito fascista ROMA — Una imprevista difficoltà rischia di ostacolare l'approvazione del provvedimento che consentirà all'ex re Umberto di tornare in Italia dopo 35 anni di esilio. L'«intoppo» è costituito da una delle tre proposte di legge sul caso Savoia che la commissione Affari costituzionali della Camera si accinge a discutere: quella del radicale Mellini. che non si limita a chiedere l'abrogazione della norma cosituzionale che impedisce il rientro in Italia dell'ex sovrano (la tredicesima «disposizione transitoria»), ma anche l'abolizione del divieto di «riorganizzare il disciolto partito nazionale fascista» previsto dalla dodicesima disposizione transitoria. L'abbinamento nell'ordine del giorno della commissione Affari costituzionali della proposta Mellini con le altre due che riguardano il caso Savoia (quella congiunta del liberale Bozzi e del repubblicano Mamml, e quella missina), secondo la prassi parlamentare che prevede la discussione contemporanea di provvedimenti omogenei, ha suscitato le proteste dei comunisti che hanno fatto rilevare di avere dato il loro as- senso sul provvedimento che riguarda l'ex re ma di non averlo invece dato per la seconda questione sollevata da Mellini e della quale non vogliono neppure sentire parlare. Per superare ('«impasse»* regolamento alla mano, non ci sarà che una cosa da fare: far cadere la scelta del testo base della discussione in commissione su una proposta diversa da quella di Mellini. che sarà cosi, di fatto, accantonata. Intanto, dopo la decisione unanime di mercoledì di esaminare il caso Savoia, si è avuta ieri una relazione nettamente negativa dell'on. Eliseo Milani, presidente del gruppo del pdup. «E'assolutamcnte fuori dal mondo — ha detto — impegnare ora la Camera a discutere del rientro in Italia degli ultimi Savoia».