Con lauree tradizionali nuovi sbocchi di lavoro

Con lauree tradizionali nuovi sbocchi di lavoro Terza tappa del viaggio nelle facoltà universitarie Con lauree tradizionali nuovi sbocchi di lavoro Giurisprudenza, Lettere, Magistero ed Agraria aprono oggi strade interessanti nelle imprese, nell'insegnamento e nel terziario Quale laurea per trovare un lavoro? Un interrogativo che tormenta le aspiranti matricole dell'Università e del Politecnico. I giovani oggi non si fanno Illusioni: sanno che devono scegliere la strada giusta, altrimenti il traguardo sarà la disoccupazione. Proseguiamo il nostro breve viaggio all'interno delle facoltà Giurisprudenza — Oli studi durano 4 anni, gli esami sono 31. La facoltà indica tre indirizzi: forense, pubblicitario, economico. La sede è in via S. Ottavio. Oli iscritti sono oltre 5 mila, 1 fuori corso un migliàio, i laureati 350 all'anno. Dice il preside prof. Elio Casetta: «Le matricole sono in regresso, ma il totale degli studenti resta invariato per la compensazione dei fuori corso. Sono diminuiti i lavoratori studenti. La nostra è una laurea -buona» per l'occupazione. La gamma degli sbocchi, oltre a quelli tradizionali della magistratura, avvocatura, notariato, è ancora molto tastar,. Basti pensare a tutta la legislazione sul lavoro, ai problemi di amministrazione delle grandi aziende. Lettere — Ha tre corsi di laurea in via S. Ottavio: Lettere. Filosofia. Lingue. Gli iscritti sono 6500. 1500 i fuori corso. Oli studi durano quattro anni, i laureati sono 600 all'anno. A novembre nascerà 11 corso di lingue orientali. Proprio in questi giorni c'è stato 11 cambio della presidenza: il prof. Corrado Grassi ha ceduto l'incarico al collega Gianni Vattimo. «Per i nostri laureati — dice Grassi — la strada dell'insegnamento si sta chiudendo. Il mercato è saturo, e anche lo sbocco provvisorio delle supplenze, causa il calo degli studenti, si sta esaurendo. Ci sono, però, le redazioni delle case editrici, lo sbocco delle traduzioni per chi si specializza in lingue, gli uffici studi delle industrie per i filosofi specializzati in psicologia-. ■ Il nuovo preside Gianni Vattimo pone fra i punti principali del suo programma la ridefinizione degli sbocchi professionali: «/ nostri laureati non vanno più ad insegnare, per cui ci si pone il problema di precisare nuove figure di operatori culturali, anche se la definizione non mi •piace molto. Magistero — Ha la sede in via 8. Ottavio. Gli iscritti sono scesi in pochi anni da 9 mila a 4200. La dispersione fra il primo ed 11 secondo anno è pesante: su 1500 matricole, soltanto 500-600 arrivano in seconda. Gli studi durano quattro anni per i corsi di laurea in Materie letterarie, Pedagogia, Lingue; tre anni per vigilatrice di scuole elementari. Pino al '79-80 i laureati erano circa 700 all'anno, ora sono scesi a 400-450. Commenta il preside, prof. Guido Quazza: «/ laureati il lavoro se lo devono cercare duramente, anche se l'HO per cento dei nostri studenti è già occupato. Magistero, che un tempo era una sorta di doppione di lettere, è stato trasformato in una facoltà di Scienze umane e sociali, con un filone psicologico.. E questo è servito ad aprire alcuni sbocchi prima inesistenti. Ad esempio, chi sceglie l'indirizzo artistico trova posto nelle organizzazioni tea¬ trali e cinematografiche, oppure anche nei centri di produzione radio-televisivi. Agraria — Ha 1600 iscritti, circa 300 fuori corso, sede in via Giuria, (sarà trasferita a Savonera). Gli anni di studio sono quattro, gli esami 21 sia per Agraria sia per il corso di laurea in Scienze Forestali. Ma per quest'ultimo c'è il progetto di portare gli studia 5 anni ed aumentare le discipline (dovrebbero diventare 31). Dice il preside, prof. Italo Eynard: «Si prospettano tempi grigi, anche se il boom di Agraria è finito. Nel '77-78 le matricole erano 553, un anno fa erano 273. I laureati sono circa 150 all'anno, ma sono destinati a diminuire. I laureati in Scienze Forestali sono una ventina, ma aumenteranno'. Fino al '79 non esistevano problemi di occupazione, ora il mercato si sta restringendo. Gli sbocchi (pochi) sono nell'Insegnamento delle Scienze nelle scuole superiori, nelle pubbliche amministrazioni che si occupano di agricoltura, nella direzione di aziende agrarie. Maria Valabrega

Persone citate: Corrado Grassi, Elio Casetta, Gianni Vattimo, Guido Quazza, Italo Eynard, Maria Valabrega

Luoghi citati: Savonera