Serrata caccia ai due terroristi sfuggiti all'operazione di Napoli

Serrata caccia ai due terroristi sfuggiti all'operazione di Napoli Sarebbero nella nostra città dove stavano cercando nuovi adepti Serrata caccia ai due terroristi sfuggiti all'operazione di Napoli Antonio Marocco, uno dei capi delle Formazioni combattenti comuniste, è evaso più volte - L'altro, Antonio Chiocchi, è il rapitore di Cirillo - Preparavano un colpo Duo terroristi, l'avellinese Antonio Chiocchi. 24 anni, e Antonio Marocco, di 29, originario di Settimo, sfuggiti a Napoli all'operazione della Dlgos che ha portato in carcero 10 appartenenti alle Brigate rosse, si nascondono a Torino. Mollo probabilmente, quando e scattato il blitz della polizia. Marocco e Chiocchi si trovavano già nella nostra città dove, da temilo, svolgevano opera di proselitismo per rimpinguare le file dell'organizzazione terroristica napoletana. Non 6 un mistero che le Br hanno scelto il Sud e i suoi problemi di disoccupazione, povertà, malavita, come terreno per le loro operazioni criminali. I poliziotti napoletani pare abbiano accertato che la colonna brigatista aveva in carniere iniziative clamorose. Addirittura, che stesse per essere rapito il proietto di Napoli e che. con un'azione di guerriglia, i brigatisti volessero assaltare la base Nato di Bagnoli. Tutti progetti che necessitano di perfetta organizzazione e di un numero adegualo di persone. Proprio per questo motivo il Marocco e Chiocchi erano stali incaricati di un reclutamento al Nord. Antonio Marocco, in particolare, conosce alla perfezione la realtà piemontese. 11 timore e che. ora. proprio a Torino, dopo lo smacco di Napoli, i brigatisti progettino qualche azione clamorosa, non losse altro che per vendicare la cattura dei compagni Di Antonio Marocco le cronache incominciano ad occuparsi nel '73 quando, con tre complici, rapina l'incasso di un cinema a Cirie. Viene arrestato, nel '75. con armi e mu¬ nizioni e per associazione sovversiva. Due anni dopo fugge dal carcera di Fossombrone. Riesce a rimanere latitante fino al 1" febbraio del '79 quando a Cremona viene arrestalo dopo un conflitto a fuoco in cui rimangono lenti due carabinieri. Si dichiara prigioniero politico e membro di Prima linea. Verrà condannalo a 19 anni. Ma dietro le sbarre non ci resta a lungo: il 28 aprile dell'80 evade da San Vittore con Corrado Alunni. Paolo Klun. Daniele Bonato e chi quo componenti della banda Vallanzasca. Polizia e carabinieri non riusciranno più a ri prenderlo. Intanto, la giustizia gli infligge altri 28 anni e mezzo al processo contro una trentina di terroristi capeggiati da Corrado Alunni responsabili, sotlo la sigla Prima linea e Formazioni comuniste combattenti, di tentati omicidi, rallino, attentali compiuti a Milano e in Lombardia. Proprio dal processo emerse che le »Fcc» nacquero da una scissione dell'area che gravitava intorno alla rivista .Rosso., e che erano divise in cinque gruppi, operanti soprattutto nell'asse VareseMilano. A capo di una di queste c'era Antonio Marocco. Di Antonio Chiocchi, invece, si incomincia a parlare solo dopo il sequestro dell'esponente democristiano napoletano. Ciro Cirillo, liberato, pare, dopo un riscatto di 1 miliardo e 450 milioni. Chiocchi è indicalo come uno dei 57 responsabili del rapimento. Il gruppo aveva come leader il criminologo fiorentino Giovanni Scnzani; Antonio Chiocchi e Vittorio Bolognesi (uno degli arrestali di Napoli) erano i suoi luogotenenti.