Si è costituita la moglie di Fabbri spedì all'estero mobili e quadri

Si è costituita la moglie di Fabbri spedì all'estero mobili e quadri Ventimiglia, dovrà rispondere anche dell'accusa di illecito valutario Si è costituita la moglie di Fabbri spedì all'estero mobili e quadri SANREMO — «Sono la ino- ■ glie dell'industriale Giovanni Fabbri. Mi costituisco, desiderò chiarire tutto con la legge e poter tornare al più presto alla mia famiglia". Erano le 8 in punto quando ieri mattina Irit Elstein. 27 anni, la moglie del «re della carta■• colpita da mandato di cattura internazionale per «illecito valutario ed esportazione illegale di opere d'arte» si è consegnata spontaneamente alle autorità italiane al valico di irontiera di Ventimiglia. Con la sua latitanza, durata quasi 15 mesi, si è conclusa così anche la prima fase del giallo dei «Tir d'oro». Tocca ora al processo chiarire tutti i punti oscuri della vicenda esplosa il 14 luglio dello scorso anno, quando proprio allo stesso valico di confine italo-francese la Guardia di Finanza bloccava due autotreni carichi di preziosi che la iamiglia Fabbri tentava di portare clandestinamente in Svizzera. Ieri ad attendere alla frontiera la signora Elstein Fabbri c'erano il suo legale, l'avvocato Roberto Moroni di Sanremo, e quattro carabinieri. La donna è stata fatta salire su una ..Alletta» e portata immediatamente nell'ufficio del sostituto procuratore della Repubblica di Sanremo, dott. Mariano Gagliano. Il magistrato l'ha interogata per oltre 3 ore. Verso le 14, scortata dai carabinieri, ha lasciato il palazzo di giustizia ed è stata accompagnata nel carcere femminile di Imperia. Nei corridoi della procura Irit Elstein ha avuto modo di riabbracciare, per pochi secondi, il marito. Giovanni Fabbri, giunto a Sanremo da Milano verso le 10. Assieme agli avvocati Dian. Lombardi e Ledda era rimasto ad attenderla davanti l'ufficio del dott. Gagliano per tutto il tempo dell'interrogatorio. L'industriale milanese ha anche brevemente ricordato quando il 23 luglio dello scorso anno aveva vissuto la «stessa amara esperienza" della moglie. Dopo un lungo interrogatorio con il dott. Gagliano anche lui era stato infatti ar- • restato per «tentata costitu- ione all'estero di attività pa trlmoniali, esportazione illegale di opere d'arte». Dopo alcuni giorni di detenzione aveva ottenuto la libertà provvisoria. La moglie, colpita anche lei da mandato di cattura, era invece fuggita all'estero vivendo quasi sempre in Svizzera, pare presso 1 genitori. Irit Elstein, quando venne arrestato il marito, era in attesa di un bimbo. Il parto è avvenuto regolarmente in Svizzera. «Mio figlio — ha dichiarato ieri la donna — è con i miei genitori in Svizzera. Spero tanto di poterlo riabbracciare presto». La signora Fabbri, secondo indiscrezioni trapelate, ieri avrebbe confessato di essere l'unica responsabile del « trasloco d'oro» scagionando il marito. «Ho fatto lutto da sola — avrebbe detto al magistrato inquirente —, però non sapevo di commettere reato. Desideravo abbellire la nostra residenza svizzera con quadri, libri, preziosi della famiglia. Avevamo infatti deciso clic nostro figlio sarebbe nato oltre confine. Ho conlattalo personalmente l'agenzia, i Tir, Giovanni non c'entra». Fabbri, a suo tempo, aveva rilasciato identiche dichiarazioni. La linea di difesa è chiara: la moglie dell'industriale ignorava fosse reato portare all'estero, senza le necessarie autorizzazioni, beni di famiglia che potrebbero essere ritenuti opere d'arte. E i 2 Tir, ancora sotto sequestro alla frontiera di Ventimiglia. secondo esperti della Sovrintendenza alle Belle Arti di Genova, sarebbero pieni di opere d'arte. Il prezioso carico, complessivamente, avrebbe un valore commerciale di oltre 1 miliardo e 400 milioni dì lire. «Entro oggi — lia dichiarato l'avvocato Moroni — preseli (ero istanza di libertà provvisoria per la mia cliente. Credo che la signora Fabbri possa lasciare presto il carcere». Il «trasloco d'oro» fallì a causa della P2. Da quando il nome di Fabbri era comparso nella lista dei presunti appartenenti alla superloggìa di Gclli, la Guardia di Finanza lo tallonava 24 ore al' giorno. Roberto Basso