Se non la droga, cosa? di Stefano Reggiani

Se non la droga, cosa? CINEMA GIOVANI: i film di Boggio, Roboh, Ramos, Comerford Se non la droga, cosa? TORINO — Se non la droga, («sii? Se c'e una «tematica giovanile» è. propriamente e dolorosamente, la droga: nia, dolio cosi, sembra un aliare burocratico, oppure, all'opposto, una seduzione romanzesca da allldarc ai dibattiti del Festival Cinema Giovani. Invece è di più, e diverso, è un lenomeno die sia ancora sospeso tra la repressione, la deprecazione, l'insofferenza, il sogghimin e l'infelicità (o. provvisoriamente, la felicita). C'è molto da dire, da aggiungere, da semplificare. ■ Farsi uomo. Oltre la droga-, il programma di Marida Boggio presentato al Festival, non contiene la soluzione del problema, e una proposta di lavoro, non la più tacile, non la meno discutibile. Ma c'e bisogno di' rompere, nei condolili della droga, gli schieramenti di comodo. Marida Boggio in questo senso ha giralo un pamphlet. Illustra il metodo terapeutico di don Picchi a Roma, nel Centro italiano di solidarietà, come una battaglia quotidiana dove le parole, gli insulti, gli scazzi tra i drogali «in cura, sono scene di una progressiva distruzione, delle proprie difese, dei pregiudizi altrui. Ma basterà? Ma l'abbraccio fisico a chi chiede urlando aiuto è una sospensione di pena o una liberazione? Il programma di Marida Boggio. puntiglioso e bene articolata andrà in onda alla fv sulla Rete Due a partire dal dodici di questo mese, e allora sarà l'occasione giusta per parlarne, nella sede opportuna e in modo approfondilo. Come troppa ambizione può coinvolgere una dolcissima ragazza; anche una vecchia Idea, di quelle che grondano cipria letteraria e stanno tra balocchi e profumi. Per • Clementine Tango» la francese esordiente Caroline Roboh aveva in mente la storia di un giovane parigino che cerca l'amante del padre nel torbido ambiente di Plgalle e s'Innamora senza saperlo della sua sorellastra. Quando sospetta 11 quasi Incesto si lascia sedurre da una coppia di qua!sl travestiti. Bene, ma la regista Roboh s'è persa a sua voli ta nel mondo del cabaret, anzi Iin un solo cabaret, tra pizzi, j costumi, tango e nostalgie. |Per profittare della buona oc¬ casione nessun numero ci è risparmiato e cosi, tra un (iato di Pierrot e tre donne nude tre. la bella Clementine (Claire Pascal) sembra soffrire un suo remoto imbarazzo di bambina, ma anche di attrice. Ci sono occasioni in cui la solidarietà politica è più forte delle riserve sul film. Per esempio Sergio Bravo Ramos. che ha presentato al festival No eran nudie. già visto a Cannes, sta cercando di rifondare un cinema cileno, politico e realistico, ma non al punto da farsi distruggere subito dal regime. Impresa delicata, impresa superdif f icile, in cui anche le storie degli scomparsi, tipo •Missing» devono sciogliersi nell'incerta poesia. Ma che devono lare gli autori cileni? Continuare a lavorare all'e¬ stero fidando negli aitili sempre più avari dei governi democratici? Rendere permanente la diaspora degli ingegni? Forse Plnoclict non merita che gli si faccia anche questo piacere. Il Brilish Film lnslitufe ha colpito ancora. Travctlcr di Comerford è coprodotto dalla benemerita istituzione inglese e racconta la libera zione psicologica e culturale di due nomadi sullo sfondò della condizione irlandese, ma racconta anche un dramma a tinte sanguinose -la stretta connessione tra delitto e politica». Il Brilish esercita in Inghilterra quel la specie di sublimazione pubblica delle lacerazioni che non è riuscita in Italia al cinema di Stato. Stefano Reggiani Una scena di «Clementine Tango» il primo lungometraggio di Caroline Rottoli

Luoghi citati: Cannes, Inghilterra, Italia, Roma, Torino