Riuniti i 16 ministri degli Esteri Nato per superare i malesseri dell'Alleanza di Renato Proni

Riuniti i 16 ministri degli Esteri Nato per superare i malesseri dell'Alleanza In Canada durante il weekend; attesa per il nuovo protagonista americano, George Shultz Riuniti i 16 ministri degli Esteri Nato per superare i malesseri dell'Alleanza DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Il programma è ambizioso: ricostituire In un weekend di discussioni fra 1 16 ministri degli Esteri dell'Alleanza Atlantica la coesione perduta e gettare le basi della strategia occidentale verso l'Unione Sovietica. L'uomo-chiave di questa riunione a La Lavière, vicino a Montreal, sarà George Shultz. 11 segretario di Stato americano. Oli interlocutori europei attendono da lui un'analisi serena e un programma di azione politica che tenga conto degli interessi Irrinunciabili dell'Europa nella distensione, sostenuta dalla fermezza militare, come processo per eliminare le cause di attrito con l'Urss. Shultz si presenta all'Incontro con una tesi di fondo diversa che si articola nella disponibilità al confronto Ideologico con la Russia, nell'impiego delle armi economiche e commerciali e nei programmi massicci di riarmo. Dice 11 segretario generale dell'Alleanza, Joseph Luns: Suggerisco che gli americani e gli europei smettano di litigare sull'arida questione del gasdotto e si occupino di problemi più importanti come le differenze filosofiche die hanno creato ti problema e che potrebbero, se non saranno risolte, provocare crisi ancora più gravi». Dal superamento di queste «divergenze fllosoflcìie» dipendono le politiche occidentali su tutta una serte di questioni, dalle forniture per il gasdotto alle installazioni degli euromissili, dal ruolo e dal futuro del popolo palestinese in Medio Oriente alle possibili reazioni occidentali per l'Invasione dell'Afghanistan e per 1 fatti di Polonia, dall'aumento delle spese per le difese di tipo convenzionale alle strategie nucleari. Gli analisti della Nato, sia europei sia americani, concordano sul fatto che l'Urss al momento è «over-extended», ovvero che ha già troppa carne al fuoco nei mondo. Per l'America, questa è un'occasione per mettere la Russia in difficoltà sia sul plano militare che su quello economico. Al contrarlo, gli europei vogliono cogliere questo momento di difficoltà per rafforzare, a loro vantaggio politico, i rapporti con l'Est. Per l'America, Afghanistan e Polonia rappresentano concretamente la minaccia sovietica, mentre per l'Europa rappresentano debolezze che immobllizzeranno Mosca per tutti gli Anni 80. E' probabile, dunque, che le differenze non saranno del tutto appianate dall'Incontro nel Quebec, anche se questo genere d'incontri serve a chiarire molti fraintesi. Si partirà dall'analisi del rapporti Est-Ovest ma inevitabilmente, dicono alla Nato, si arriverà a dibattere le relazioni Ovest-Ovest, che entrano in crisi appena si arriva ai programmi di azione comune. Le prospettive migliori per un'intesa appaiono quelle relative alla soluzione della questione mediorientale, benché il .Plano Reagan.. negli aspetti riguardanti la creazione di uno Stato palestinese, appaia inadeguato agli europei. E' un fatto, tuttavia, che in questo momento truppe americane, francesi e italiane garantiscono la sicurezza della popolazione nel Libano, sino che gli Interessi comuni in questa zona permettono una buona misura di collaborazione. . Shultz deve anche illustrare l'evolversi della relazione | triangolare Washlngton-Mo' sca-Pechino nella sua strategia ad ampio respiro. L'Afghanistan non è stato dimenticato, ma gli europei preferirebbero che il problema non fosse discusso perché contro questa realtà, a essere franchi, si infrange la logica della loro tesi sulle intenzioni sovietiche e sulla validità della distensione nel due sensi. In questa riunione di due giorni, gli europei e gli ameri cani verificheranno anche i programmi di riarmo, compresi quelli atomici, e i progressi, quasi nulli, compiuti al tavolo dei negoziati sulle armi strategiche e sugli euromissili, a Ginevra. L'Europa vuole accertare la buona fede dei negoziatori americani e l'America desidera trovare conferma che gli euromissili saranno accettati, come deciso, a partire dalla fine del 1983. Renato Proni

Persone citate: George Shultz, Joseph Luns, Plano Reagan, Shultz