Ritirato il passaporto a cinque dirigenti curavano settore estero dell'Ambrosiano

Ritirato il passaporto a cinque dirigenti curavano settore estero dell'Ambrosiano Forse una svolta nell'inchiesta sul crack del Banco, mentre si conclude in appello il primo processo Calvi Ritirato il passaporto a cinque dirigenti curavano settore estero dell'Ambrosiano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Con una mossa a sorpresa 1 giudici milanesi che indagano sul crack del Banco Ambrosiano per individuare i responsabili di un'eventuale bancarotta fraudolenta hanno ritirato i passaporti a cinque dirigenti esteri del Banco. Il provvedimento, a quanto si è appreso, è stato deciso dopo che gli Inquirenti hanno vagliato l'esito di alcune perquisizioni domiciliari eseguite nel giorni scorsi. Secondo indiscrezioni. 11 documento sarebbe stato ritirato a Filippo Leoni, già condirettore per l'estero del Banco oltre che uomo chiave della strategia internazionale di Roberto Calvi visto che è anche presidente del Banco Andino di Lima. Leoni non è più dirigente dell'Ambrosiano, in quanto la gestione subentrata alla vecchia lo ha «invitato, a dimettersi, come del resto ha fatto con l'ex vicepresidente Roberto Rosone. Mentre Rosone ha rifiutato. Leoni ha accettato Immediatamente il provvedimento. Gli altri colpiti dal provvedimento della magistratura sarebbero Giacomo Botta. Alessandro Mennini. Luigi Carlo Costa e Adriano Bianchi. Tutti e quattro sono operatori sull'estero dell'Istituto dl credito milanese e nei giorni scorsi avevano ricevuto comunicazioni giudiziarie per concorso in bancarotta fraudolenta. Alessandro Mennini è figlio di Luigi Mennini. esponente dl primo piano della finanziaria vaticana Ior. destinatario di una comunicazione giudiziaria per truffa — spedita anche a mons. Paul Marclnkus e a Pellegrino De Strobel — che il Vaticano ha respinto chiedendo fosse rispedita attraverso i canali diplomatici. Il particolare Interesse che gli inquirenti dedicano al settore estero del Banco Ambrosiano parrebbe indicare che essi ritengono di avere individuato proprio 11 11 nocciolo delle sottrazioni dl denaro che hanno portato alla dichiarazione di Insolvenza. Attraverso quel canali e a favore delle attività estere del Banco (Andino tìi Lima. Overseas di Nassau e Ambrosiano di Managua) Calvi ha fatto passare parecchie somme. Come quelle che sono poi finite nelle banche di Lugano e di Ginevra a disposizione di Carboni e di Gelli. I giudici avrebbero la certezza che i settanta milioni di dollari arrivati al capo della P2 e i venti andati al costruttore sardo sono stati spostati su ordine diretto dl Roberto Calvi, con un telex da Montecarlo nel maggio scorso. Sempre le attività estere del Banco sono sotto accusa per il crack dell'istituto. A determinarne l'Insolvenza sarebbe infatti l'esposizione creditizia verso le consociate estere. Questi credttl erano si garantiti da lettere di patronage di mons. Marclnkus. ma il prelato ha da tempo fatto I sapere che non ha Intenzione : di onorarle in quanto sciolto : dall'obbligo da una lettera seIgreta di Calvi scritta conteIstualmente o subito dopo quelle ài patronage. m.f.

Luoghi citati: Ginevra, Lima, Lugano, Managua, Milano, Montecarlo, Nassau