Una scienza del tema di italiano

Una scienza del tema di italiano La didattica della società industriale avanzata Una scienza del tema di italiano Ben venga la riforma della media superiore se nei programmi si terrà conto che si va verso il 2000 UNO studioso di fisica, molto impegnato anche nei problemi didattici, Carlo Bernardini, ha affermalo una volta che 1 programmi di insegnamento delle Scienze nelle scuole medie superiori italiane sono fermi (se mal non ricordo) al 1898. Beati questi programmi, verrebbe fatto di dire a chi si occupa di linguaggio e di educazione linguistica. Per datare i programmi della fisica basta un'anagrafe che arrivi un po' dietro nel tempo, ma per 1 programmi di educazione linguistica mediosuperiore, per quel tanto che esistono e hanno una consistenza unitaria, ci vogliono l'archeologo, il paletnologo, il carbonio 14. Delle due lingue clasriche. là dove si insegnano, studiamo la grammatica con procedimenti e termini databili tra il IV e 111 secolo avanti Cristo, rinverditi tra Quattro e Seicento. Ma lo facciamo senza la total immersion nei testi greci e latini, ovvia nelle scuole di Atene e Roma, usuale in quelle umanistiche, gesuitiche, del portorealisti del Seicento. Sull Insegnamento delle lingue straniere, bisognerebbe calare un velo pietoso. Chi ha provato a sollevarlo, come provò qualche anno fa 11 linguista americano Robert Hall Jr.. ha scoperto che per 1 cittadini italiani di classe colla é sensata, anzi e ovvia la seguente frase, mal comprensibile nel resto del pianeta che abitiamo: -L'Inglese? (Oppure: Il francese?). No. l'inglese (il francese) non lo so«. Pausa. Sorriso esplicativo: -L'ho studiato a scuola». Ma il peggio non sta qui. Bene o male. In casi rari ed eccezionali bene, nella grande generalità male, .le lingue classiche e una lingua straniera in qualche modo sono oggetto di studio, talvolta di insegnamento e perfino di apprendimento. Il peggio sia altrove. Avete mal visto vecchie carte dell'Africa, col contorno abbastanza preciso delle coste, e un gran bianco al centro? Nelle più vecchie, il bianco recava spesso scritte del tipo: .Hicsunt leoncs-. Anche nella scuola italiana c'é un •■Ilio sunt leoncs-, un'area inesplorala: ed è l'insegnamento dell'italiano, l'educazione a saper usare e capire in modo responsabile, in modo degno d'una cultura mediosu|>crlore. la nostra lingua Certo una materia chiamata italiano é una materia pilastro nella media superiore. Ma come é fatto questo pilastro? Esso é f aito essenzialmente di studio della storia letteraria Italiana da Mlco da Siena, ad Alberto Arbaslno. passando per Dante e Montale. E non e detto tutto, se non si aggiunge che questo studio non é già fondato su larghe letture del testi, dal .suono soave e pietoso» di Mlco giù giù fino al gran Meriggiare montallano. alle cartoline di Sanguinea al divertenti (e .sposso assai seri) .pasticci» di Arbasino. No. lo studio é fondalo sulla lettura di ciò che 1 manuali dicono di costoro. Dunque, non già educazione alla comprensione di testi letterari: ma educazione a saper discutere se quello di Foscolo era un classicismo romantico o un romanticismo classico. Se e quando lutto va bene. L'altra componente essenziale di ciò che chiamiamo «italiano- é il celebre tema. Data una semenza di autore più o meno Illustre, commentarla, amplificarla, non si sa per che. per chi. se non |>er cercare di compiacere in qualche modo chi dovrà «correggere- (ma in funzione di clic?) lo .svolgimento-. Sul carattere diseducativo, linguisticamente. Intellettualmente, moralmente diseducativo del teina, sono state scritte pagine e pagine dal maggiori rappresentanti di tutti (insisto sul tutti) gli indirizzi della cultura italiana. Ma li tema sta li. a seminare 1 germi che infettano 11 modo di scrivere di noi colti o presunti tali: mai badare ai propri interlocutori reali: mai scrivere in modo ordinalo, separando dati e opinioni, ipotesi e prove; mal fare affermazioni nette: ma scrivere, scrivere, scrivere, facendo mostra di mollo sapere, con molli di quelli che un professore di Croce, il Rodino, chiamava «1 belli parlari-, ieri tratti dall'aureo Dugenlo. oggi da turpi Ibridazioni fra gerghi orecchiati di manager e psicanalisti, di iliosoli con e senza fondamento e semiologi d'arrembaggio. Instaurare un'educazione letteraria (irrinunciabile) fondala sulla lettura ef¬ fettiva e diretta di testi e sull'analisi e verifica della comprensione di quel .Ulterale- cui padre Dante assegnava 11 primato: restaurare l'Insegnamento delle lingue classiche dà dove si debba fare e faccia) fondalo altresì sulla larga, continua lettura del testi: adeguare l'insegnaincnio delle lingue straniere (indispensabile per ogni diplomato) agli standard usuali oggi nel mondo, e in Italia cosi ben propugnati da pochi valorosi insegnanti, per esemplo dal gruppo del Lend (Lingua e nuova didattica): introdurre esercizi di produzione sia di discorso orale in pubblico sia di testi scritti di estensione variabile, ma determinata volta a volta e sempre per destinatari e fini ben determinati (relazioni su esperienze, studi, visite, ricerche d'ogni materia): abituare a una lettura consapevole, capace di verifica e di critica: introdurre gli elementi essenziali di linguistica storica e scientifica, elaborati negli ultimi duecento anni, che diano il senso della diversità e mutevolezza delle lingue, che Insegnino a intenderne gli aspetti essenziali, che schiudano la via alla teoria dei linguaggi, anche diversi da quello ordinarlo fatto di parole, e raccordino la pratica e lo studio della parola alla pratica e studio del linguaggi di macchina, simbolici, scientifici: ecco un insieme di proposte da discutere per riformare o. meglio, per formare una nuova educazione linguistica adeguata al nostri anni, alle richieste di una società mobile, tecnologicamente avanzata, quale é la nostre. Ben venga la ritorma della media superiore, se ci aiuterà ad aprire una discussione su tali questioni e se sapremo concludere positivamente le discussioni traducendole In programmi e pratiche didattiche degni della scuola media superiore d'un Paese democratico che si avvia al Duemila. Tullio De Mauro

Persone citate: Alberto Arbaslno, Arbasino, Carlo Bernardini, Foscolo, Lingua, Robert Hall Jr, Tullio De Mauro

Luoghi citati: Africa, Atene, Italia, Roma, Siena