il cielo di settembre ricorda ancora un dramma cosmico

il cielo di settembre ricorda ancora un dramma cosmico il cielo di settembre ricorda ancora un dramma cosmico IN settembre, mentre a Est si levano le costellazióni d'autunno, la volta del cielo serale e ancora dominala dal grande triangolo estivo che ha nel vertici Vega (costellazione della Lira). Deneb (Cigno) e Altalr (Aquila). In questi giorni l'Aquila passa al meridiano, verso Sud. poco dopo l'imbrunire. E* una costellazione estesa, interessante e ricca di curiosità celesti. Giustamente già Camillo Flammarion le dedicò ampio spazio nel seguito della sua 'Astronomia popolare» e più potrebbe concedergliene oggi dopo che questa regione del cielo d'estate è stata testimone di un grandioso dramma stellare: l'esplosione della Novi Aquilae nel 1918. Ma procediamo con ordine. La stella più brillante dell'Aquila e Altalr. Occupa il dodWesmo posto per splendore In tutto il ciclo, si trova a 16 anni-luce da noi e con il suo colori- bianco-azzurro ricorda immediatamente Sino, stella che infatti appartiene alla sua categoria. Altalr. che si allontana da noi a 25 km secondo, ruota su se stessa rapidissima: la un giro completo in 6 ore e mezzo, il che la ritenere che la sua forma sia rlissoidale. fortemente schiacciata ai poli. Interessante è poi la stella Età Aquilae. una variabile che appartiene alla classe delle Cefeldl. Queste sono stelle pulsanti, che diventano più luminose quando si espandono e impallidiscono quando si contraggono. Più 11 periodo di variazione e lungo, maggiore e la luminosità assoluta. Orarie a questo rapporto, le Cefeldl sono preziose Indicatrici di distanza: basta confrontare la loro luminosità apparente con quella Intrinseca. Età Aquilae oscilla tra la magnitudine 3.7 e 4.5 in sette giorni e 4 ore. Raggiunge 11 massimo in due giorni e negli altri cinque, più lentamente, ritorna al minimo, facendo una sosta di 9 ore all'Inizio del quarto giorno del ciclo. E' una supergigante, come tutte le Cefeldl. e brilla come 2800 Soli quando e al minimo, come 4 mila quando e al massimo. La sua distanza e intorno a 1300 anni-luce. Una strana stella e anche sigma Aquilae. una doppia lievemente variabile perche le due componenti «I eclissano ogni due giorni. La sua singolarità sta nel fatto che le due stelle, entrambe giganti azzurre, sono vicinis¬ sime: si trovano ad appena dieci milioni di km l'una dall'altra, un decimo della distanza tra il Sole e Mercurio. Ma ancora più strana è la «stella di Van Blesbroeck*. una nana rossa celebre per avere una compagna che è tra le stelle più deboli che si conoscano: la sua luminosità e soltanto un seicentomillesimo di quella del Sole. Se fosse al posto della Luna, a stento riuscirebbe a Illuminare la Terra. Una citazione merita anche la variabile R Aquilae, una gigante rossa pulsante che oscilla tra la magnitudine 6 (al limite della visibilità a occhio nudo) e la magnitudine 10.5. E veniamo alla Nova Aquilae. Apparve l'S giugno 1916 e divenne la nova più brillante degli ultimi tre secoli. Per primi l'avvistarono, quando aveva già raggiunto la prima magnitudine, l'astronomo professionista Barnard e 11 dilettante Peltler. La sua luminosità aumentò fino a superare la magnitudine —1 : per una notte fu la più splendente stella del cielo boreale dopo Sirio. Il 3 giugno era ancora di undicesima magnitudine. Alla fine del mese era già ridlsccsa alla quarta. Una nota e una stella che esplode In seguito al crollo del suol strati superiori e nel collasso emette un accecante lampo di luce. Nell'acme, la Nova Aquilae e diventata mezzo milione di volte più brillante del Sole. Attualmente e appena 11 doppio ed e regredita alla dodicesima magnitudine. Intorno a se ha lanciato • gusci - di Idrogeno caldissimo, che si espandevano. Inizialmente, a velocità tra l 1600 e l 2200 chilometri al secondo. La distanza della .N'ora Aquilae'' Circa 1200 anni-luce. Ciò slgniltca che la sua esplosione, osservata nel 1916. e In realta avvenuta nell'ottavo secolo, prima di Carlo Magno. Piero Bianucci .. ■ X VA( T t A :; ■' ' • • S ■ -.. ",-f ; .'•■*'; - .. . Arl.ttJ ' . • ' ■/ . . .■'*•■; ,'e ■-;■?■.;. ;*•' ' : ' • -■*•. '' •'• ' / • . ■ ■'- y»"-v'. •.-':■ ■■ i.■'■ t '■■•! v » •;■ ■ .• • ;..•... . . ' v-' x .AOUtiA. . . •;■ ' . • «*-:-tr::',; • . . Ij» costellazione dell'Aquila d proietta sulla Via Lattea

Persone citate: Barnard, Camillo Flammarion, Piero Bianucci, Sino, Van Blesbroeck, Vega

Luoghi citati: Altalr, Aquila, L'aquila