La chimica del cervello indaga sulle esperienze mistiche

La chimica del cervello indaga sulle esperienze mistiche La chimica del cervello indaga sulle esperienze mistiche NELLA descrizione dei ntlstiei. a un periodo di depressione, protonda tristezza, dolore fisico e intensa sofferenza psichica, subentra la fase ■dell'esperienza trascendentale e divina-. Questa s'inizia con un senso di sconforto e ansia che porta l'individuo a un graduale distacco dall'ambiente, fino quasi a uno stato di letargia e sonno che si trasforma man mano in -un'estasi luminosa e protonda». San Paolo ha definito questo stato -la pace che trascende la comprensione». San Giovanni della Croce -la fiamma vivente». Santa Teresa -l'estasi». I quaccheri la chiamano »la luce interna». Budda l'ha definita »11 risveglio». Plotino -la spìrito divino». Lao Tse »il Tao assoluto», gliyogi -il samadhi» e gli indù •quella cosa». Uno studente dell'Università di Harvard, intervistato dopo un -viaggio» con l'Lsd l'ha definita -un'estasi splendente, il momento della verità-. Si tratta della medesima esperienza? Dobbiamo riconoscere che i sintomi hanno una straordinaria somiglianza. Alan Watt.son. un teologo comparato, esorto di religioni orientali, ha voluto provare su se stesso lei tetto eleiri.sii per paragonarlo alle varie esperienze mistiche descritte dai santi e dagli asceti. Dopo il secondo tentativo ha commentato: «E* imbarazzante, ma si tratta del medesimo fenomeno». Perl ino coloro che corrono col jogging diverse mi- glia al giorno hanno descritto ui>'.estasi ascendente-. Pur dovendo ammettere che le descrizioni fatte in circo-Man--- e tempi cosi diversi t;*nro sostanzialmente uno sfondo In comune, possiamo però discernere infiniti toni e sfumature che. come nell'orgasmo sessuale, la rendono cosi slmile e al tempo stesso cosi dissimile a seconda della personalità, del luogo e della cultura nell'ambito della quale viene a manifestarsi. Dal punto di vista psicobiologico, un'analisi più attenta del fenomeno 'estasici porta a concludere che si tratta con molta probabilità di manifestazioni cerebrali complesse, ma spiegabili con le nostre presenti cognizio.ii. Per le loro caratteristiche, la scienza riconosce in esse quel tipici meccanismi che disinibiscono, cioè liberano alcune delle funzioni di quella parte del cervello, il lobo limbico. che e più legato a manifestazioni affettive ed emotive. Si producono cosi delle durature scariche sincrone nelle strutture chiamate dell'Ippocampo, una formazione centrale con corteccia propria. Tali meccanismi sono sotto il diretto controllo di particolari sostanze chimiche prodotte e liberate dallo stesso cervello, le amine cosiddette biogene, come la noradrenalina e la serotonina e le cosiddette endorf ine (morfine endogene), sostanze chimicamente simili agli oppiacei. Pur non conoscendo ancora tutti i dettagli di questi meccanismi di «estasi», a una analisi piti profonda non sfugge al neurobiologo una certa somiglianza tra i vari fenomeni di esperienza trascendentale che si possono definire, secondo i mistici -espressione divina» e secondo i biologi l'espressione di -allucinazioni mistiche», come avere -Dio nel cervello». Oli antropologi e gli etnofarmacologi ci aiutano a sostenere questa ipotesi. Gli allucinogeni Sostanze alluclnogene analoghe all'Lsd. alla mescalina, alla psilociblna eccetera vennero un tempo e sono in parte tuttora usate dalle popolazioni centroamerlcane (però anche asiatiche e perfino europee, come i Vichinghi) onde entrare »in diretta comunicazione con la divinità». Tutte producono come effetto, oltre al fenomeno allucinatorio, anche una fase iniziale con alti livelli d'ansia (che talvolta può portare fino al suicidio), di depressione, intenso sconforto e insonnia. Queste sensazioni precedono tutte l'esperienza rivelatrice, -l'estasi luminosa- e finalmente -il contatto con Dio-. Anche l'anfetamina, una droga che può produrre l'espressione più alta deli-ira energetica», causa spesso letargia e depressione. I parametri neurochimlcl e neurofarmacologici, rilevabili sia nei modelli animali sia nell'uomo in seguito alla somministrazione di questi allucinogeni, portano alla costruzione di un .modello di estasi sperimentale». Esso comprende il sorgere di onde cerebrali lente che portano all'esplodere di un fenomeno di tipo epllettiforme con scariche sincrone localizzate nelle strutture, comprendenti l'ippocampo e stabilenti un circuito con il setto, la formazione reticolare e il rafe. E' proprio in questa costellazione di strutture cerebrali che è localizzata la gamma di quelle nostre sensazioni piacevoli che possiamo portare fino all'estasi. Anche negli animali si sono potuti ricreare mediante stimolazioni elettriche profonde degli stati ottimali di apprendimento, memorizzazione e benessere. Dal punto di vista clinico, numerosi studi sulle epilessie cosiddette del lobo temporale ci portano a osservare fenomeni cerebrali corrispondenti a periodi di •disinibizione» seguiti da periodi di eccitazione delle strutture tppocampall. che in taluni casi corrispondono a lesioni del tessuto nervoso in sede temporale. Secondo lo psicobiologo americano Mandell. alcune strutture del lobo temporale, del rafe e dell'ippocampo funzionerebbero da vere • porte» fisiologiche della trascendenza. Una delle più accurate descrizioni dello stato crepuscolare e confusionale che può verificarsi tra periodi di attacchi epilettici di origine temporale, è la descrizione di Dostojevskl nei Demoni: »Vi sono del periodi di circa 5 o 6 secondi nel quali sento la presenza dell'armonia esterna, è un'esperienza chiara, indiscutibile, assoluta: tu percepisci Improvvisamente la completezza della creazione: e una gioia cosi grande che se durasse più di cinque secondi. 1 anima non la potrebbe tollerare e svanirebbe». Anche nell'/diofa. dopo periodi di tristezza, depressione e ansia arrivano per il personaggio periodi di -viva luce e benessere». Anche qui si tratterebbe secondo il neurologo francese Oastaut di episodi prodromali interposti ad attacchi epilettici e sostituenti la più comune cosiddetta aura epilettica. La trascendenza Per tornare al ponte farmacologico che potrebbe facilitare 11 colloquio tra la mente e 11 cervello, come asseriscono i dualisti, ricorderemo che alte dosi di anfetamina, cocaina o di a'iuci- nogenl portano tutte alla medesima sensazione di •trascendenza sovraumana». Tutte influiscono su sistemi e circuiti controllati da mediatori chimici del tipo della serotonina, diminuendone la sintesi cerebrale e aumentandone la liberazione. Questo processo causerebbe una perdila dell'effetto Inibitorio normalmente esercitato dalla stessa serotonina su alcune strutture cerebrali e una •fuga» transitoria di alcuni sistemi tra 1 quali proprio quelle strutture mesollmbiche del lobo temporale. Infatti, il litio, una sostanza usata in terapia psichiatrica, che aumenta la .'intesi della serotonina, è anche in grado di bloccare • l'esperienza trascendentale» Indotta da alte dosi di anfetamina, cocaina o allucinogeni. Nell'uomo, la stimolazione elettrica del lobo temporale è in grado di riprodurre nel soggetti epilettici non solo tutti i fenomeni motori e sensoriali caratteristici dell'attacco, ma anche il comportamento specifico che lo precede. I fenomeni e le percezioni di 'trascendenza» sono collegate nell'uomo alla stimolazione di zone Ippocampalt e del setto. Secondo Mandell l'associazione del fenomeno di •esperienza Interna» e di •Illuminazione» fino all'estasi, che costituirebbe ap¬ punto il corrispondente cerebrale della conversione religiosa, è probabilmente legato a perdite di controllo da parte della funzione dell'Ippocampo. Il fenomeno della meditazione trascendentale parrebbe invece essere correlato al «silenzio» di quelle cellule nervose contenenti serotonina che sono localizzate nel circuito reilcolo-settale. La cultura Questa Ipotesi può essere verificata sperimentalmente mediante l'uso dell'Lsd e della Ketamlna. un anestetico generale. William James nel suo famoso libro • Le varietà di esperienze religiose*, pubblicato nel 1929. e tra i primi a proporre modelli cerebrali di esperienza religiosa, visioni, estasi ed esperienze trascendentali, basandosi su alcune esperienze personali legate all'uso del monossido di azoto, uno dei primi anestetici generali. Tenendo conto della mancanza di modernne cognizioni farmacologiche e neurobiologlche. le sue Ipotesi appaiono davvero sorprendenti. James propone una sede cerebrale per l'esperienza trascendentale, cioè un vero Dio nel cervello». Migliaia di anni di metafisica occidentale si ridurrebbero cosi a un modo nuovo di vedere l'esperienza trascendentale. Uno sta¬ to di coscienza trasformato e filtrato da un meccanismo a sede icmporale-llmbica. che solleverebbe 11 nostro stato cosciente dall'ansia a qualcosa di «divino». Un meccanismo regolato da una scarica di potenti amine biogene, che disinnescano processi affettivi a carattere di estasi religiosa. Per spiegare l'esperienza religiosa di carattere allucinarono altri neurobiologl si rifanno Invece a meccanismi meno complessi. E' esperienza comune degli alpinisti esposti ad altitudini notevoli (sopra 1 5000). di ammalati gravi giunti fin quasi alla morte e infine di santi e papi giunti ad età avanzata. 1 avere avuto visioni a carattere celestiale con apparizioni di figure di santi, della Vergine e di Dio. Tali sensazioni sono descritte come -estremamente piace \ oli». Questi tre gruppi di esperienza psichica dovuti all'altitudine, a stati terminali e a età avanzata (accompagnala da fenomeni sclerotici cerebrali) hanno un fattore comune, il diminuito apporto di ossigeno dal sangue alle cellule nervose Qualunque sia il meccanismo ci troviamo attualmente di fronte a una spiegazione psicobiologlca del fenomeno trascendentale che in vista dell'enorme progresso nel campo farmacologico e neurochimico non può più essere ignorata dalla nostra cultura Ezio Giacobini Schema delle vie di comunicazione per lo scambio dell'informazione fra la corteccia cerebrale e il sistema limbico. responsabile delle emozioni Dodici immagini del divino in Egitto PTAH, il dio di Menfi RA, il sole del mezzogiorno ISIDE, la muglio di Osiride NEFTI. una dea protettrice THOTH, il dio della parola HORUS. il dio del cielo ANUBI. la guida delle anime dei morti SETH, il dio di tutti gli animali HATHOR. la dea del cielo OSIRIDE, il dio dei morti SOBEK. il dio coccodrillo AMON, sole della sera

Persone citate: Alan Watt, Ezio Giacobini, Mandell, Osiride Nefti, Perl, Plotino, William James

Luoghi citati: Egitto, Menfi, San Paolo