Truffaut e i mostri veri di Freaks nelle lunghe notti della rete tre

Truffaut e i mostri veri di Freaks nelle lunghe notti della rete tre «Ultimo spettacolo» parte stasera e occupa lo spazio tra le 22 e mezzanotte Truffaut e i mostri veri di Freaks nelle lunghe notti della rete tre Si apre stasera sulla relè 3 a.le 22 una rassegna cinema- togratica che porta come insc-va • Ultimo spettacolo* ma che non può definirsi ciclo, e vedremo perché. Si parte Itene, con una curiosità un inedito iper noi) di Truffaut uscito in Francia fra ! 78 e il 79 e mai distribuito v. Italia L'amore fugge con Jean-I*icrrc Léaud e Marie Francc Pisier La curiosità — al di là dei Film alle I» < meri ti del film —consiste nel {fatto che si tratta della ehiu\sura. pare definitiva, del fa¬ moto ciclo di Antoine Donici Si sa che Truffaut ha creato questo personaggio, in parte autobiografico, già ne *Iquattrocento colpi* e l'ha poi seguito negli idilli di ivntenne \con -Antoine e Colette*, nelle relaeioni più consistenti in • Baci rubati*, nell'agitatissima vita matrimoniale in •Domicilio coniugale*, sempre tra ironia e nostalgia, affetto e sarcasmo, e tempre con il nasuto Léaud che qui, divorziato e con un figlio, si imbatte in Colette, suo primo grande amore. Seguono altri pezzi di riliero, fo struggente Alice non abita più qui di Martin Scortese, realizzato nel 74 e presentato con successo a Cannes nel 75 (con un Oscar alla protagonista Kllen Burstyn); il drammatico e tormentato Provldence di A/ain Resnais, dell'anno dopo, ancora con la Burstyn che si affianca all'illustre John Gielgud e a Dirk Bogarde (e di Resnais si vedrà anche Slavlsky il grande truffatore con Belmondot. sfileranno poi Yakuza il gangster giapponese di Sidney Pollack con Robert Mitchum e la sceneggiatura di Paul Schrader, e un film di Renolr. girato in A merica nel '47. che era ormai | ''''™'flb'Ma;J.'" di'.!<,"','a": 1 Diario di una cameriera con Paulctte Goddard Non mancherà una rappresentanza italiana- Dov'è la libertà?, un insolito Rossellinl alle prese con Toro, L'oro di Napoli di De Sica, lu riproposta — dopo un uso massiccio, quasi ossessivo da parte delle private — de La classe operaia va In paradiso di Elio Pctri, e una parentesi digestiva. Nini ITirabusciò di Fondato con !u ' Vitti che si scatena. Ma nella rassegna c'è anche un angolo storico che è a dir poco eccezionale' due lilm americani degli.Anni 30 di Tod Browning che sono due capolavori del cinema dell'orrore Il primo, entrato nella leggenda anche se visto da pochi, si intitola Freaks ozila •Mostri* e si svolge in un circo allucinante dove si esibiscono, in un cupo intrigo di passioni, vendette e morti autentiche creature mostruose, cieche, senza gambe, senza braccia, con le teste deformate, e gemelle siamesi, donne-cannone, nani. La pellicola, giudicata *aberrante*. non è mai stata — in Italia — distribuita nelle sale. Nel secondo film. La bam- boia del diavolo, compaiono invece, grazie a trucchi per l'epoca sensazionali, terrificanti esseri umani in miniatura di cui fin peni ore si serve per foschi delitti Perché •Ultimo spettacolo* non si possa chiamare ciclo è evidente. Non c'è un legame di nessun tipo tra i film, non c'ó un tema centrale, una scuola predominante, un periodo che It accomuni: c'è però un livello su cui tutti i pezzi della rassegna, salvo un paio, possono essere collocati, il livello della qualità. Il motivo dell'intridi iva è indicato del resto nella sigla • Ultimo spettacolo* E' una programmazione dalle 22 a mezzanotte che tende a contrastare l'offensiva del cinema delle privale che in genere si intenstfica a quell'ora, e ad esercitare una concorrenza sul piano della scelta raffinata ma di sicura presa spettacolare. Un'iniziativa positiva che tuttavia ha un limite negli stessi limiti, sempre gravi e assurdi, di diffusione della rete 3. Ugo Ruzzolali

Luoghi citati: Cannes, Francia, Italia, Napoli