Suzuki e Deng promettono mille anni d'amicizia tra il Giappone e la Cina di Vittorio Zucconi

Suzuki e Deng promettono mille anni d'amicizia tra il Giappone e la Cina Conclusa la visita ufficiale del premier nipponico a Pechino Suzuki e Deng promettono mille anni d'amicizia tra il Giappone e la Cina DAL NOSTRO CORRISPONDENTI TOKYO — Il più ricco e 11 più grande fra 1 popoli d'Asia, la maggiore potenza comunista e la maggiore forza capitalista del continente si sono solennemente promessi. Ieri a Pechino. « mille anni di amicizia'. «Questo è il grande progetto della storta asiatica — ha detto il primo ministro giapponese Suzuki dopo avere parlato con Deng Xlaoblng — un millennio dt amicizia fra Cina e Giappone ». Anche per l'Asia, la terra del grandi numeri, delle infinite distanze, dei tempi lunghissimi. Il progetto suona molto enfatico. Ma dietro l'esagerazione retorica c'è un'ipotesi molto serta e determinante per ti futuro della politica Internazionale: l'alleanza fra 1 mille milioni di cinesi e 1 mille miliardi (di dollari) del prodotto nazionale lordo giapponese. Per ora. tuttavia. 11 «grande progetto* Pechino-Tokyo si misura col metro più umano | rdel decenni. La visita di Suzu M (conclusa Ieri nella parte! ufficiale e aperta ormai solo ! alle gite turistiche) ha cele-! brato Infatti 1 primi dieci anni : di vita della normalizzazione I sino-giapponese, firmata U 29 ' settembre del 1972. Una nor- j mallzzazione che. mentre1 aveva chiuso il conto tremen-1 do della guerra, calda e f red-1 da. aveva suscitato speranze ancora non del tutto materia- ' lizzate. Per accelerare 1 tempi del' •millennio», cinesi e giapponesi si sono sforzati di calma- j re le rispettive, ancora fortisslme. paure. Prima Zhao ZI-1 yang. poi Hu Yaobang e final- : mente 11 grande vecchio della ! Città protblta. Deng xiaobtng. hanno smentito 1 timori di un ritorno della Cina all'ai- ( leanza con l'Urss. in termini ; molto secchi, e da parte di Deng persino sprezzanti. ! -Riuscite a Immaginarvi | un'Urss che abbandona la sua politica egemonista, le sue1 aspirazioni dt dominio mondiale:'- si é chiesto Deng: ; -Eppure, solo se Mosca riti-I russe completamente le sue' truppe dall'Afghanistan e facesse ritirare i vietnamiti dal la Cambogia normalizzazione dei rapporti' fra noi e loro sarebbe possi- j bile.. Pechino non ha negato che u4caasgBStrecd^"autentica \ mnI dI s1 csiano prossimi nuovi contatti 10diplomatici con Mosca. Inter- nrotti da due anni, ma li ha fa- ' gsclatl In ripetute asslcurazlo- ; d Ira. addirittura minimizzando-1 In ! 11 a dimensioni quasi risibili. Il ! d , vice ministro degli esteri so- ; d | vletlco Illchev, ha spiegato !s 'Den<< a Suzuki, verrà a Pechl- b1 n ,n ottobre come ospite . g\ «privato, dell'ambasciatore • M! russo, e solo In margine a questo viaggio, anco, a tutto «Interno- all'Urss. potrà avere colloqui con noi. : E' una scommessa difficile. j forse ^realistica, ma rtequlll- • brare la posizione lnternazlo- ! naie del Paese pur tenendo a distanza l'.orso» russo e Insieme conservare la fiducia del capitale internazionale. ] americano, europeo, e soprattutto Olapponese, é un'operazione vitale per la crescita della Repubblica popolare e ti successo delle .modernizzazioni-. Suzuki, infatti, mentre ha promesso a Deng che «il Giappone non risparmlerà gli sforzi per contribuire allo sviluppo della Cina- ha subito | precisato, parlando a nome del grandi Interessi Industriali nipponici' -Solo se la Repubblica popolare renderà il clima interno più propizio agli investimenti esteri, il fu¬ tumPocp! 't! dde riri• sIturo dell'economia nazionale] ri• diverrà veramente brillante-. J I capitali giapponesi non si sentono quindi ancora del , lutto rassicurati dal -prag1 mailsmo. della nuova ciinI genza cinese e certo un brusco rlavvlclnamento all'Urss ; sarebbe visto come un sinto- Lnstobse-smo della non completa -af 11- j gdabllltà- del cinesi. Sono in dgioco miliardi, come i 600 (di j dlire) che 47 società private 'pnipponiche stanno per ag-1 —giungere ad altri già versati rtdi nel progetto di sfruttamento petrolifero congiunto della ! baia di Bo-Hal. O come 1 capl; tali necessari all'Impianto si| derurgico da 3 milioni di ton'nellate. costruito In collabo- dlanh razione con la Nlppon Steel, a un costo approssimativo di 4500 miliardi di lire. Né sono solo le gigantesche corporation giapponesi ad avere le loro riserve sul .mille anni di amicizia- Anche peng ha fatto notare a Suzu- ki che In Giappone affiorano .brividi militaristi, molto inquietanti, contro 1 quali un rlavvlclnamento al: Urss sarebbe una polizza d'assicuraztone. Sono • brividi- visibili oggettivamente nel riarmo nipponico deciso dal governo e. soggettivamente, nella vicenda del libri di testo .purgati* dagli episodi più condannabili della seconda guerra mondiale e dalle responsabilità giapponesi. Tokyo ha risposto ripetendo 11 proprio >pentlmemo> per quanto fatto in quegli anni, e la scelta pacifica ormai Irreversibile. Ma che cosa può garantire davvero 11 futuro, se questo deve essere scritto In millenni? Vittorio Zucconi

Persone citate: Deng Xlaoblng, Hu Yaobang