Quella musica dei computer così romantica e suggestiva di Giorgio Pestelli

Quella musica dei computer così romantica e suggestiva Venezia: «Numero e suono» tra scienziati, ingegneri e musicisti Quella musica dei computer così romantica e suggestiva VENEZIA — Un'alluvione di scienziati e Ingegneri del suono è scesa su Venezia: sono I partecipanti alla •International Computer Music Conference 1982., più di cento relatori venuti da ogni parte del mondo, preludio scientifico alla rassegna della Biennale Musica che Mario Messinls ha Intitolato •Numero e Suono». La Computer music ha avuto In questi ultimi decenni un Imponente sviluppo: ma non nel senso della musica elettronica degli Anni Cinquanta, bensì voltando le spalle alla musica come arte per immergersi nella ricerca fisico-acustica, esplorando la natura del suono e le Infinite possibilità del campo. Il titolo Inglese -Computer Music Conference* non è un omaggio alla moda Imperante, ma deriva dal fatto che e questa la prima volta che l'incontro si svolge in Italia; e bisogna aggiungere, a tutto onore della Biennale Musica e del connesso Laboratorio permanente per l'Informatica Musicale della Biennale (Llmb). che questa è anche la prima volta In cui si cerca di stabilire una cerniera fra ingegneri del suono e compositori. Nella Sala grande del Palazzo del Cinema del Lido, sacro al ruggiti dei leoni d'oro, si alternano le .sessioni scientifiche» con le «sessioni di ascolto, in Sala Volpi e 1 veri e propri concerti, in serata, al Conservatorio Benedetto Marcello: un programma da vertigine, che richiede capacit à fuori dal comune di stivaggio informativo e culturale. Nutritissimo 11 gruppo dell'università di Stand! ord. che lori ha riferito sull'attività del locale .Center for Computer Research in Music and Acousttcs' : ma assai rappresentati anche 11 celebre Ircam di Parigi. l'Istituto di Sonologia di Utrecht, l'università australiana di Victoria, il 81m di Roma. l'Istituto per la Medicina ambientale di Downsvlew in Canada. Quando si passa dalle relazioni scientifiche all'ascolto delle composizioni, il paesaggio si splana non poco: aggettivi come «piacevole., «ro¬ mantico., «suggestivo», scacciati dallo strutturalismo Anni Cinquanta rientrano dalla finestra, protetti dall'usbergo della scienza: non altrimenti che con quelle Innocenti semplificazioni sapremmo parlare di brani come Daily ti/c amona the Phrygians di Bill Schottstaedt. dove il nastro | magnetico ricrea la magica 'sonorità del violino, o di stette Arches di Thierry Lancino, una originale Invenzione di •spazio sonoro». La via più battuta, confermata anche da Pierre Boulez e Jean-Claude Risset. e quella di una convergenza fra suoni • fisici» e suoni •musicali», fra la sintesi mediante elaboratore e l'Impiego degli strumenti tradizionali. SI parla anche molto di nuove prospettive (che In tempi di magra musicale come il nostro sono sempre benvenute), a questo proposito, con uno straordinario concorso di pubblico, è avvenuta la presentazione al Conservatorio del sistema 4X da parte del brillantissimo Oluseppe Di Olugno dell'Ircam: una macchina che produce suoni •In tempo reale», mediante tastiera, senza passare attraverso la sintesi su nastro, quasi un simbolo dell'auspicaIta fusione di conoscenza e lnI tuizione. Giorgio Pestelli

Persone citate: Benedetto Marcello, Bill Schottstaedt, Jean-claude Risset, Mario Messinls, Pierre Boulez, Thierry Lancino

Luoghi citati: Canada, Italia, Parigi, Roma, Utrecht, Venezia