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Pochi anestesisti e non c'è la Tac Preoccupazione all'ospedale infantile Pochi anestesisti e non c'è la Tac Il direttore sanitario: «Per alcuni esami siamo costretti a ricorrere a cliniche private L'ospedale Infantile Regina Margherita che. quotidianamente, accoglie bambini traumatizzali da tutto il Piemonte, non e in grado di far fronte a tutte le esigenze: il reparto radiologico e a mezzo servizio, non c'è l'attrezzatura i*r la Tac. 11 numero degli anestesisti e insufficiente. Queste le principali deficienze. • Se un bimbo ferito arma aì pronto soccorso dopo le 19 — dice un medico — non é più posslbtle fargli una lastra, si deve aspettare la mattina seguente. Soltanto se si tratta di un caso gravissimo si può ricorrere a un tecnico o a un medico radiologo, che sono reperibili- . L'ospedale Infantile non possiede la Tac (tomografia assiale computerizzata): si de ve. peri amo. ricorrere ad ' altri ospedali, che richiedono la presenza di un anestesista del Regina Margherita. Itquale deve accompagnare e seguire 11 paziente La situazione attuale — precisa 11 direttore sanitario, dott. Tapparo — non permette il distacco di personale. Siamo i cosi costretti a mandare I ' bambini a fare la Tac nelle, cliniche private, che non hanno tale pretesa. Sei primi otto mesi di quest'anno. 640 Tac sono costate US milioni di pubblico denaro. Al sabato e alla domenica, però. '■ cllniche private non semp.z sono disponibili, di conseguenza un anestesista deve lasciare il suo posto al Centro di riant- inazione per accompagnare i pazienti al Centro traumato-1 logico o alle Mot inette . A questo punto Interviene 11 prol. Zuccaro. primario della rianimazione: • Con tre aiuti e sei assistenti non si possono fare miracoli. Servono 5 anestesisti in più per coprire le guardie e la chirurgia d"ur- gema. Come ospedale non sia moancora inseriti in alcun di partimento di emergenza, anene le attrezzature esistenti sono logore e dovrebbero esse re sostituite Non si può con- tare soltanto e sempre sulla buona volontà del personale