Sbloccati contratti per molti miliardi
Sbloccati contratti per molti miliardi Le aziende italiane in Algeria Sbloccati contratti per molti miliardi ROMA — L'accordo per la fornitura all'Italia del gas algerino sbloccherà i contratti che numerose ditte italiane hanno stipulalo con il governo di Algeri per forniture, e per la realizzazione di grandi opere e impianti. Le Imprese edili aderenti all'Acne al 31 dicembre 1981 avevano «In sofferenza» commesse per 7 porti (tutti della Mandelli) per un valore di 35 miliardi di lire, per un grosso accordo ferroviario della Conciar In associazione con l'Italstrade (393 miliardi), per due dighe (225 miliardi), por un oleodotto (121 miliardi), per un gasdotto, della Impresti (50 miliardi), per diverse case prefabbricate della Bieche e della Siced (69 miliardi), per alcuni magazzini per lo stoccaggio di cereali (137 miliardi), per un complesso industriale della Salint-CisaCmc (32 miliardi), per 3 .stabilimenti lessili tulli della Icomsa (77 miliardi), per un Impianto industriale (17,5 miliardi). A queste vanno agglunle le altre commesse relative al 1982 che, seppure in mancanza di dati ufficiali, dovrebbero però raggiungere li valore di circa 190-200 miliardi di lire. Un altro notevole volume di affari dovrebbe scongelarsi anche per la Fiat. Eccone alcuni: 25 milioni di dollari per contratti già firmati nel 1981 che prevedono la fornitura di 175 macchine per movimento terra e di 400 trattori, merce che non è ancora slata ritirata. Circa 400-500 milioni di dollari per le principali gare del 1982 e riguardanti l'Iveco (Veicoli Industriali), automobili e macchine per movimento terra. Altre decine di milioni di dollari che la Fiat deve incassare sono relativi a pagamenti In sofferenza per forniture di ricambi per auto, camion, e macchine movimento terra. SI aprono inoltre con l'accordo sul gas, nuove possibilità per la Fiat di avviare iniziati- ve di collaborazione per la costruzione di uno stabilimento per la produzione di autobus, veicoli industriali e anche nel campo dell'ingegneria civile. ROMA — La «Milano Centrale» ha chiuso il primo se mestre del 1983 con un attivo di un miliardo 590 milioni di lire. E' questo uno del dati emersi nel corso della riunione del consiglio di amministrazione della società.
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