Il cuoco da Formula Uno

Il cuoco da Formula Uno Una tenda-ristorante tra i box dei grandi circuiti Il cuoco da Formula Uno Uno chef italiano prepara i pasti ai piloti - Le costolette di vitello ai grani di senape per Tambay e il risotto «Montecarlo team» di Pironi « L'insalata Maranello Tra l box dei grandi circuiti automobilistici, quest'anno è comparso un curiosissimo ristorante-tendone. 1 grandi piloti, abituati a pasti di fortuna, portati al seguito freddi o nei contenitori termici, l'hanno accolto con molto favore. Adesso che la grande baraonda è finita, provo a confessare Augusto Picolli (lo chiamano • lo chef della Formula Uno.) che ha guidato l'impresa. Tra i più interessati — racconta Augusto — c'è stato Tambay. ad esempio; a lui il nostre chef ha dedicato certe costolette di vitello ai grani di senape che potrebbero affascinare anche il pubblico del più sofisticato ristorante di .Milano o New York ti grani di senape rosolati nel burro, poi aggiunte di panna, dado di carne, sale e pepe e infine le costolette già rosolate a parte/. Tambay ne andava pazeo pare, ma non nei plorai di curia, piuttosto in quelli di prove, orari permettendo. Anche Piquet. De Angclis. Giacomelli erano tra i più interessati (per loro rispettivamente involtini di bresaola. farciti con formaggio caprino; maccheroncini alle erbe fini; un'insalata di zucchini crudi, tagliati a fili, macerati nell'aceto, conditi con una sorta di agrodolce. Con Pironi c'è stato uno scambio brillante, nel senso che il corridore francese, prima de! terribile incidente òulito. arrivava sempre ai circuiti col suo maggiordomo-chef personale, che gli preparava riservatamente piattini. \a quanto si diceva, molto ratìf.r.ali Però Pironi ama molto I la cucina italiana, la cucina delle sue origini, e ha gradilo I parecchio qualche specialità j che Picolli gli mandava in privato: come il risaltino -Moni tccarlo team, (con polpa di j granchi, sottilette. Tio Pepe, e | aiVre cose nella preparazione/; j o gli spagetti dedicati in bloci co al clan Renault. ■ L'arrivo di questi pialli ha I latto un certo rumore nctt'ami biente; e può essere intcresI sante parlarne, anche perche ! alcune di queste ricette, nate | dalla necessità di badare alle ! esigenze di uomini votati ai I mostri dell'alta velocità, sul plano della dieta e sul piano del benessere, potrebbero benissimo essere riconosciute come apporti ali evoluzione più moderna dell arte della cucina. Continua dunque Augusto a spiegare che un po' di anni fa Il suo sogno era di diventare come loro, un grande pilota: ma la vista lo tradì. Allora accontentò suo padre diplomandosi ragioniere, ma il suo estro lo chiamava a cercare comunque un campo di sfogo: e questo fu il ristorante, oggi il suo ..Malatesta.. a Milano, frequentato — era inevitabile — anche da gente delle corse Cosi mine l'idea di offrire ai piloti durante le competizioni, soprattuttodurante I giorni di prove (quando c'è maggiore spazio per i richiami della tavola), qualcosa di meglio del malinconico panino. Si sono messi insieme alcuni sponsor per questa impresa (dimenticavo di dire che al ristorantetendo'v non si paga) e così Augusto un bel giornoèpartito con un motor-home. un enorme bus attrezzato in modo da poter cucinare ali interno, mentre su un fianco si apre a tenda, appunto; e si possono così disporre i tavoli al coperto dal sole o dalla pioggia. Al seguito del motor-home c'è anche un camion con le provviste, ma certe cose, certi suoi paté sociali Augusto li porta già pronti, quando può: e anche certe erbe cariche di sapore e aroma, altri ingredienti delicati. Insomma, s'è impegnato al masssimo, gli è venuta fuori una cucina su tnlsura per gli eroi del volante, ma anche adattissima agli intenditori, ai raffinati cultori della tavola Ha continuato a sfornare ricette che forse diventeranno stabili, adesso, nel suo locale. Altri esempi? Naturalmente nel repertorio non poteva mancare uri-insalata Maranello-. dedicata idealmente al grande vecchio, il commendator Ferrari (melanzane sbucciate, tagliate a ventaglio, cosparse di aglio e basilico, cotte in forno con olio di oliva, sale. ì>epe). Ferrari non si è mai visto, non va ai circuiti: ma è arrivato il direttore corse della Ferrari, ling. Forghteri. che ha provato tutto con entusiasmo. Forghieri ha bevuto volentieri lo spumante Ferrari. Del resto — ha tenuto a sottolineare Augusto — al suo ristorante tendone si è bevuto sempre e soltanto vino italiano, specialmente spumanti. L'ing. Chiti, dell'Alfa Romeo, quando frequentava la tenda chiedeva spaghettate al pomodoro e basilico, lui poteva concedersi qualcosa di più dei piloti. Che altro? Tombay ha ap prezzato molto, dopo qualche giornata di prove, anche tortellini e Lambrusco. richiami — vedi caso — modenesi. Ad Arnoux piacciono l gnòcchi, sempre alla modenese Tagliatelle e vino fresco per Mauro Baldi, campione quest'anno della Formula 2. Altri frequentatori di alto livello: Patrese. Alboreto. simpaticissimi, dice Augusto. Tutti e due hanno apprezzato molto un filetto in salsa di erbe fini. Vincenzo Buonassisl p Menù raffinati per i campioni dell'automobilismo di Formula 1

Luoghi citati: Maranello, Milano, Montecarlo, New York