L'opinione pubblica Usa chiede le dimissioni di Begin e Sharon

L'opinione pubblica Usa chiede le dimissioni di Begin e Sharon Domattina conferenza del presidente sui «difficili» rapporti con Israele L'opinione pubblica Usa chiede le dimissioni di Begin e Sharon DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — In un clima reso sempre più leso dalle accuse di complicità al governo Bcgiti nel massacro del palestinesi a Beirut, il presidente Reagan lerrft questa sera (domattina in lumai una conlerenza stampa teletrasmessa in diretta in tutti gli Stali Uniti. Il presidente si sottoporrà alle domande del giornali si 1 sul sentirmi punti : Il La dichiarazione ullietosa del ai|iartimenlo di Staio che le vittime dell'eccidio sono state circa 600. ossia il doppio di quanto da esso calcolato la scorsa settimana. 2i Un'intervista del generale Ornri. il comandante delle titillile israeliane in Libano, che smentisce non solo la responsabilità ma anche la conoscenza della strage Uno a sabato. 3t L'annuncio che 1200 marines. 400 piU del previsto, assumeranno il presidio dell'aeroporti) di Beirut domani o al piU lardi dopodomani. 4) La richiesta quasi unanime del mezzi d'tnlormazionc di massa Usa delle dimissioni di Brt:m e Sliuron. Lu precisazione del diiwrtimento di Stalo che le vittime sarebbero 600 e gli, la dopo che 11 direttore degli affari mediorientali Vclloles aveva dichiaralo alla televisione che i lapponi tra Sfati Uniti e Israele -si sono fatti difficili.. Veliotes ha evitato di rivolgere accuse agli israeliani ma ha svelato che essi hanno arrestalo un numero imprecisato di uomini a Beirut, sospettati di essere guerriglieri palestinesi, e li hanno deportali in alcuni campi di prigionia nel Libano Meridionale. Le due notizie, sul numero dei morti e le deportazioni, hanno acuito le proteste dei mass media nel confronti di Tel Aviv. Esemplare è stalo un articolo di Anthony Lewis sul New York Times che ha definito le dimissioni di Begin e Sliaron .non meno necessarie per la salvezza del Israele di quanto lo furono quella di Chamberlain a favore di Churchill per la salvezza dell'Inghilterra attintelo della seconda guerra mondiale.. L'intervista del generale Drori. concessa al New York Times. « stata la prima dallo scoppio delle polemiche sulla compiila di Israele nell'eccidio. Il generale ha detto di non avere avuto -informazioni specifiche, su quanto succedeva ai palestinesi sino a sabato, dopo II ritiro dei falangisti dai campi dei profughi. • Venerdì mattina 17 settembre mi incontrai col generale Yaron. che aveva il controllo di Beirut Ovest, presso Chat uìa. Yaron mi disse che si sentiva a disagio per la presenza della falange nei campi ma non seppe precisarmi se era accaduto qualche cosa di grave-. Ha proseguito Drori: .Nel pomeriggio Cincontram7no con gli alti comandi del falangisti. Rivolgemmo loro numerose domande ma nessuno ci diede informazioni esatte.. Sospettando della loro reticenza, i due generali israeliani ordinarono la fine immediata delle operazioni e lo sgombero per la mattina successiva. Ha scritto il Nnew York Times che la strage continuò fino all'alba di sabato. L'insistenza degli Stati Uniti perche Israele si ritiri non solo da Beirut ma anche dalla sua periferia, deriva forse dal suo desiderio di non essere accomunati nella ricerca' delle responsabilità II dipartimento di Stato ha ieri sottolineato che l'obiettivo americano è il presidio dell'aeroporto in cui, ha detto il portavoce Hughes, •potrebbero restare tutt'al più. civili israeliani.. OH Stati UniU vogliono riattivare I voli di linea e stabilire un precedente per 11 ritiro di ' "lite le forze straniere del Libano, quelle siriane e palestinesi comprese. Domenica, in un'intervista alla televisione, il ministro della Difesa Wcinbergcr ha indicato che tale ritiro dovrebbe avvenire prima di Natale. In un'altra Intervista il presidente libanese Oemayel ha espresso lo stesso auspicio Secondo i due uomini, le operazioni di sgombero potrebbero essere ultimate In una settimana, una volta raggiun io un accordo. Oemayel ha fatto capire che a quel punto egli favorirebbe la firma di un trattato di pace con Israele. e. c.

Persone citate: Anthony Lewis, Begin, Chamberlain, Churchill, Drori, Hughes, Yaron