Maggie e Deng vogliono per Hong Kong due poco rassicuranti mostri politici di Vittorio Zucconi

Maggie e Deng vogliono per Hong Kong due poco rassicuranti mostri politici Notti insonni per gli abitanti della colonia dopo i colloqui di Pechino Maggie e Deng vogliono per Hong Kong due poco rassicuranti mostri politici DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Ha la testa di cavallo e le corna di cervo, il corpo del mulo e gli zoccoli della mucca: si chiama -Shituzo-. e un animale rarissimo, che questa mattina ti primo ministro giapponese. Zenko Suzuki, offrirà in regalo a Deng Xiaoping. Suzuki arriva in visita ufficiale in Cina oggi, proprio mentre ne riparte Margaret Thatcher. premier inglese, dopo tre giorni di aspre discussioni sul luturo di Hong Koi.g Ed è un peccato che la -signora di ferronon possa vedere lo -ShttuztV. il mostro a quattro zumile: le avrebbe offerto, torse, un'idea su come risolvere il dilemma del futuro di Hong Kong, città cinese di cultura inglese, piccolo nocciolo coloniale nel trullo enorme della Repubblica Popolare. Pasticcio inconciliabile di animali politici, economici, culturali diversi die Pechino vuole riprendersi. Il destino di sei milioni di persone, alla cui porta preme un miliardo di -fratelli- uguali e diversissimi, rimane più che mai nascosto nella nebbia delle formule diplomatiche e delle segrete intenzioni politiche. I tre giorni di incontri, le due ore e mezzo di colloqui riservai issimi fra Deng Xlaoplng. la -tenlce- risorta delle lotte di potere cinesi, e Marnana Thatcher. la ferrea signora delle Falkland, non hanno prodotto alcuna sentenza. I comunicati ufficiali ci intorniano che -negoziati fra Repubblica Popolare cinese e Grnn Bretagna cominceranno al più presto, ai livelli die sa- ranno ritenuti necessari, per determinare la sorte di quel 90*} del territorio di Hong Kong affittato nel 1898 all'amministrazione britannica fino al 1997. Il 10 per cento che rimane appartiene definitivamente a Londra, ma non avrebbe nessuna possibilità di sopravvivenza, da solo. Residui coloniali ottocenteschi e nuovi nazionalismi ideologici novecenteschi si intrecciano fino a formare questo nodo che né il pragmatismo di Deng e dei suol uomini, né l'energia della ThaItcher possono tacilmente districare. Tutti si siorzano di apparire rassicuranti in modo rosi inlondato da sortire naturalmente l'effetto contrario Zhao Ziyang. primo ministro cinese, ha detto pubblicamente al giornalisti, che -Hong Kong può stare tranquilla: la sua stabilità e prosperità saranno garantite-. Aggiungendo subito: -Resta inteso che la Repubblica Popolare cinese deve riguadagnarne la piena sovranità-. Proprio quel che Hong Kong teme: e intatti la Borsa scende velocemente. -La gente di Hong Kong può avere fiducia — la eco la Thatcher — i negoziati stanno per cominciare •. Ma intanto, a sua insaputa, l'agenzia utìiciale Nuova Cina attacca un piccolo paragrafo al comunicato congiunto: La posizione del governo di Pechino sul ritorno della sovranità al- la Cina i chiara, non equivoca e ben conosciuta da tutti-. La Thatcher riparte furiosa per questa postilla. E la - gente di Hong Kong», calendario alla mano si domanda: ma allora che cosa resta da negoziare? Oli inglesi propongono un territorio ufficialmente riportato sotto la bandiera rossa a stelle gialle della Repubblica Popolare cinese, ma di fatto gestito sotto ogni profilo — giuridico, economico, politico — da Londra per altri 30 anni dopo il 1997. E' 11 mulo con le corna giapponese, appunto. Deng Xiaoplng ha subito respinto quest'idea, proponendo invece la -solenne garanzia- cinese di autonomia politico-economica, una volta rientrala la colonia sotto 11 mantello di Pechino. In sostanza: un'isola supercapitalista, ttorcine di banche, trattici, speculazioni, plusvalore, protetta dal partito comuni sta cinese. Se non è un mostro, come si vede, è un altro. Certo, lo zoo della politica Internazionale ha conosciuto ogni forma di mostruosità giuridiche, ma sugli abitanti della più attiva città asiatica (dopo Tokyo) pesa l'Ipotesi di una rivoluzione non voluta, di un salto socio-politico nel vuoto senza che nessuno di loro l'abbia richiesto né sia stato Interpellato. Forse, os-, servano 1 giornali della città. 11 desiderio di Deng di salvaguardare Hong Kong .com'è» e farne 11 forziere capitalista della Cina comunista, e sincero: ma chi garantisce che anche i suol successori dividano la sua stessa spregiudicatezza politico-economica e non si rivelino al contrario neo-maoisti fanatici? Chi. a Hong Kong, ha figli (o capitali) ali e stero. 11 esorta In questi giorni a non tornare. Vittorio Zucconi l.a Thatcher vista da latine iCnnyTteht N Y Rrtfnr ol Boo*- Ot»~ re Mundi e prr ! Italia -La Sun.j>a-i

Persone citate: Deng Xiaoping, Deng Xiaoplng, Deng Xlaoplng, Margaret Thatcher, Thatcher, Zenko, Zhao Ziyang