Begin cede alle proteste di Bernardo Valli

Begin cede alle proteste Begin cede alle proteste (Segue dalla 1* pagina) qualsiasi domanda e di mandare in tribunale (col rischio di una pena di sette anni) chi fa testimonianze false. La commissione suggerita da Bef,in non avs-ebbe infatti quelle prerogative, previste dalla legge del '68. Egli avrebbe fatto la proposta e l'avrebbe subito resa pubblica per evitare le dimissioni di altri ministri e per smorzare la grande manifestazione organizzata dall'opposizione, per questa sera, a Tel Aviv. Perché protestare dal momento che lo stesso primo ministro, pur avendo sconfino 1 laboristi In Parlamento, ha accettalo di far luce sulla strage? Uomini politici e giuristi non si lasciano ingannare, chiedono al presidente dell'Alta Corte di non prestarsi al gioco' di Begln, di rifiutare l'Incarico. Al tempo stesso 11 ministro dimissionarlo Beriiiaii chiede la formazione di un governo di unità nazionale, dal quale dovrebbe essere escluso il generale Sharon. Al suo posto, alla Difesa, dovreb¬ be essere messo Ezcr Weizman. che già ricopri l'incarico •con maggior senso di responsabilità.. Atto terso. Mentre la polemica infuria, nel primo pomeriggio Yitzhak Kahan non accoglie la domanda di Begln. Fa notare educatamente che non può prendere, almeno per il momento, in considerazione roderla perche egli sta esaminando le richieste di due giuristi che hanno invitato formalmente l'Alta Corte ad aprire un'inchiesta sul massacro di Salini e Chat via. Prima di espletare quelle pratiche, sub indice, il presidente Kahan non può quindi accettare la proposta del primo ministro. Per quest'ultimo é uno schiaffo. Martedì, dopo la giornata di meditazione dello Yom Kippur, la più importanti' lesta ebraica, che ricorre lunedi prossimo, il governo si riunirà di nuovo. Del «quarto allo* è protagonista Ariel Sharon. Convocato In Parlamento, nei giorni scorsi, dalla commissione Esteri e Difesa, il generale non aveva neppure risposto all'invito. Non desiderava parlare del massacro di Sabra e Chat via. Nel frattempo aveva replicato alle requisitorie dell'opposizione, accusando a sua volta 1 laboristi. Aveva esclamato in Parlamento, mercoledì scorso: «Dov'erano gli ufficiali israeliani durante il massacro di Tal ef Zatar?.. Egli si riferiva a un'altra carneficina, compiuta dal falangisti cristiani nel 1976, nel campo palestinese di Beirut. Primo ministro dell'epoca. Yitzhak Rabin ha reagito dando del .bugiardo- a Sharon e negando che in quell'occasione vi fossero dei militari israeliani a Tal el Zatar. Ieri Sharon ha insistito nell'accusa e ha chiesto che venga aperta un'Inchiesta non solo su Sabra e Chatyla, ma anche su Tal el Zatar. Egli e infine comparso davanti alla commissione Esteri e Difesa, alla Keneseth, ma la sua deposizione ha provocato un pandemonio. I laboristi hanno abbandonato in segno di protesta la seduta. Bernardo Valli

Persone citate: Ariel Sharon, Begin, Sabra, Weizman, Yitzhak Kahan, Yitzhak Rabin, Zatar

Luoghi citati: Beirut, Tel Aviv