Prètre s'accende con Ravel e un trionfo chiude Stresa di Giorgio Pestelli

Prètre s'accende con Ravel e un trionfo chiude Stresa L'ultimo concerto alle «Settimane» della Scala Prètre s'accende con Ravel e un trionfo chiude Stresa STRESA — Con l'Orchestra del Teatro alla Scqla di Milano e sul podio un Georges Prètre protagonista in grande vena, si sono concluse le Settimane Musicali di Stresa giunte coti alla 2r edizione. Il programma era ttudiato per far fare bella figura all'orchestra, con Till Eulenspiegel e ruffe dal Cavaliere della rosa di Strauss. Tom beau de Couperin e La Valse di Ravel; l'orchestra milanese non ha certo deluto l'atleta, mostrandosi volta a volta precisa e sfumata, compatta e articolata, sempre equilibrata in ogni reparto. Nel Till straliciano i corni volteggiavano fra le scoperte difficoltà con elegante sicurezza, nel Tom beau di Ravel archi e legni avevano trasparenze di estrema raffinatezza: ma la misura più completa della validità del corpo omogeneo si è avuta con La Valse. per bellezza di suono e slancio ritmico. Questa vicenda polarizzata verso la pagina conclusiva ti può ripetere per il direttore, un Prètre ipersensibile e dinamico che vive ogni nota della partitura te lo si vede anche nella mimica, quasi raffigurazione visiva del quadro emotivo della musical. Di Strauss tuttavia si ferma soprattutto alla superficie, ti trattiene qua e là per cogliere fiori e gioielli, ma coti ti produce un frazionamento in frati e respiri fra f più ampi e continui della storia del recente pattato musicale: il -tempestosamente motto- che apre il Cavaliere della rosa ti raccomandava più per la qualità sonora che per la carica d'entusiasmo Per dirigere l quattro brani che lo (fesso Ravel ha tratto dalla tutte pianistica ispirata a Couperin, Prètre ha lasciato in camerino la bacchetta: lui preferisce avere entrambe le mani libere, per seminare, cesellare con le dita, con il movimento del paltò. A volte prende fuoco, a volte ti ferma come una statua fra il turbinare dei tuoni: qualunque cosa faccia, è certo che La Valse è un suo cavallo di battaglia: qui fascino timbrico e impeto ritmico ti fondono milabilmente, cuna grande ovazione gli è stata tributata alla fine, assieme all'orchestra, da parte del pubblico delle Settimane. Giorgio Pestelli

Persone citate: Georges Prètre, Ravel, Strauss, Till Eulenspiegel

Luoghi citati: Milano, Stresa