Patrizia fu gettata viva nella roggia con le mani legate dietro la schiena

Patrizia fu gettata viva nella roggia con le mani legate dietro la schiena Le conclusioni dei nuovi periti sulla morte della sedicenne nel luglio '81 ad Orbassano Patrizia fu gettata viva nella roggia con le mani legate dietro la schiena I professori Franchini e De Bernardi hanno escluso la tesi del suicidio • Forse la ragazza fu soffocata prima di finire in acqua, probabilmente legata a un masso - Ravazzani, accusato del delitto, picchiato in carcere Un altro passo verso la verità nell'Inchiesta sulla morte di Patrizia Esposto, la sedi' cenne scomparsa di casa 11 3 luglio dell'Sl e ritrovata cadavere In una roggia a Orbassano Il 18 luglio successivo. I periti Aldo Franchini dell'Università di Oenova e Aldo De Bernardi dell'Università di Sassari hanno depositato le loro conclusioni dopo l'Incarico avuto dal magistrato Ogge per chiarire 1 dubbi sulla causa della morte di Patrizia. Per 1 due medici legali la tesi del suicidio è un po' troppo azzardata: «Con l( cadavere tn quelle condizioni — dicono —. dopo due settimane passate nell'acqua, era molto difficile apprezzare la presenza di lesioni che invece i precedenti periti hanno escluso con troppa sicurezza: L'ipotesi di una asfissia da annegamento non esclude affatto una causa meccanica provocata ad esemplo da un soffocamento avvenuto prima che la ragazza finisse nelle acque della roggia. C'è un particolare che per Franchini e De Bernardi è fondamentale. Riesumando 11 cadavere di Patrizia a distanza di un anno, t due medici legali hanno riscontrato Infll trazioni ematiche (di sangue) sul resti del povero corpo del la sedicenne. Quelle lniilatra zionl sottocutanee sono state prodotte su un corpo ancora in vita. Da qui un'Importante conclusione: quando Patrizia e finita nelle acque delia rog già non era ancora morta. La posizione di Roberto Ra vazzanl. che ha confessato senza perù fornire una spiegazione convincente sui dellt to. risulta aggravata da questa circostanza. Pattizia, seppure svenuta, traumatizzata, poteva ancora salvarsi. Roberto Ravazzani le legò invece 1 polsi dietro la schiena gettandola nella roggia. Il lavoro del periti ha esaminato altre due questioni fondamentali per risolvere questo giallo. Secondo I primi periti Patrizia avrebbe potuto facilmente legarsi le mani, dietro la schiena con la cordicella del bermuda (che Ravazzani le aveva tolto nel corso dell'approccio amoroso). De Bernardi e Franchini hanno scoperto che 11 primo nodo è sul polso destro, gli altri tre sul polso sinistro. Esattamente 11 contrarlo di quello che fa una persona non mancina come Patrizia. L'Ipotesi del suicidio perde uno del suol pilastri fondamentali. L'ultimo capitolo della perizia affronta un altro spinoso problema. Dagli esperimenti giudiziari ordinati da Oggè è emerso che un corpo caduto nella roggia nel punto Indicato da Ravazzani Impiega poche ore ad arrivare alla diga contro cui e stato ritrovato, il cadavere lu Invece scoperto due settimane più tardi. Anche se fosse rimasto impiglia- to In qualche ostacola questo spazio di tempo è sempre troppo ampio. Dunque Patrizia potrebbe essere stata assicurata a un masso, che è stato effettivamente ritrovato dal sommozzatori con le corde strappate Intorno. Manca ormai soltanto un tassello per completare l'ope¬ ra del giudice: le conclusioni sulla perizia psichiatrica di Ravazzani. Il giovane, che dopo la confessione era detenuto nel carcere di Fossano. è stato trasferito In quello di Alessandria. Oli hanno teso un'Imboscata durante l'ora d'aria e l'hanno selvaggiamente pie- cniato. come contermano I suol legali, avvocati Misi e Zancan. Un'altra riprova di come vadano le cose nelle nostre carceri. Nessuno sfugge alla legge della violenza e per Ravazzant colpevole di un odioso delitto, è scattata la ritorsione. Claudio Cer asuolo i Roberto Ravazzani

Luoghi citati: Alessandria, Fossano