Decreti: inutile il sì al Senato il governo dovrà ripresentarli

Decreti: inutile il sì al Senato il governo dovrà ripresentarli Non c'è più tempo perché li approvi anche la Camera Decreti: inutile il sì al Senato il governo dovrà ripresentarli DALLA redazione romana ROMA — A latka. tra l'indiflerenza generale, il Senato dovrebbe chiudere oggi, con il voto finale, l'osarne del decreto sull'aumento dell'imposta dei prodotti iietroliferi (benzinai, sulla birra e sulle banane, varalo dal governo lo scorso luglio. Nel provvedimento sono state inserite anche alcune norme stralciate dal decreto alltil rodi pel mi il ere che. bocciato alla Camera, portò alla caduta del primo governo Spadolini. L'assemblea di Palazzo Madama n\ rebbe dovuto approvare il decreto «he deve ancora essere esaminato dalla Camera) già ieri, ma lo slittamento di 24 ore e staio provocalo da un nuovo .inciderne di iiercorsn- |>er la maggioranza. Al momento di passare alla votazione e venuto a mancare il numero legale e cosi la seduta e stata aggior¬ nata al pomeriggio. Ma in questa occasione non è il caso di parlare di nuova fronda contro il governo, perche da giorni si dà ormai per scontala la rlpresentazione dei decreti della scorsa estaie (oltre a quelli sulla benzina ci sono quelli sull'Iva e la previdenza sodale). La loro decadenza è prevista per la fine di settembre. I lavori alla Camera sono sospesi fino a tutta questa settimana per la conferenza interparlamentare. Resterebbero quindi pochissimi giorni a disposizione per discutere provvedimenti delicati e oggetto di molle critiche da parte dell opiwslzlone. Di qui la necessità di una decretazione-bis. In molti senatori c'è perciò la consapevolezza di lavorare a vuoto ed ecco spiegale le molte assenze di questi giorni in aula. Semmal, l'allungarsi dei tempi del dibattilo sui decreti porta a rinviare l'esame del disegno di legge sugli sgravi fiscali per 1*82. Il governo vorrebbe concedere questi sgravi già nella busta paga di novembre, ma difficilmente potrà centrare l'obiettivo se l'Iter degli altri provvedimenti non sarà accelerato. Ieri mattina, prima dell'ennesimo -incidente di percorso.. Iia preso la parola il ministro Formica per replicare agli intervenuti nel dibattito generale. Il titolare delle Finanze ha precisato che l'Introito stimato per il decreto in esame e valutato in 1800 miliardi per 1*82 e 3650 miliardi per 183. Ha poi sottolinealo 1 importanza delle misure anni rodi petrolifere inserite nel provvedimento che. al tempo stesso, salvaguardano l'operatività del settore e offrono un valido contributo nella lotta contro un'evasione di circa 300 miliardi.

Persone citate: Formica, Spadolini

Luoghi citati: Roma