Specchio del tempi

Specchio del tempi Specchio del tempi Addio Riviera bella, i pensionati van via - L'ultimo capitolo della sua storia è l'abbandono - Prima di guidare guardiamoci negli occhi Torino come New York • Come far finire un'inutile cattiveria Un gruppo di lettori ci scrive: -Slamo n gruppo di anziani che da un po' di anni ci rechiamo nei quattro, cinque mesi Invernali a BorghettoS. Spirito (Savona)per motivi di salute. •Andandoci, appunto, per motivi di -«iute, abbiamo bisogno di esistenza medica e. da quest'anno, non avendo la j residenza a Borghetto. siamo costretti a pagare le visite mediche -Siamo pensionati quasi tutti al minimo di pensione, quindi saremo obbligati a rinunciare con mollo rincrescimento al soggiorno: tra affitto sempre in aumento e visite mediche non ce la facciamo più. Vogliamo rendere pubblica la nostra protesta: non c'é un modo per eliminare, almeno per chi é pensionalo al minimo, questo inconveniente', seguono le Urine Quat t ro lettori ci scrivono: • Di ritorno dalla Val di Suso ci siamo fermati, spinti dalla curiosità, al Forte di Extlles per visitarlo. Pensavamo di dovere pagare un biglietto d'ingresso, di incontrare dei custodi, ma niente di tutto ciò: al contrario, é stata grande la nostra meraviglia nel vedere un simile e meraviglioso complesso interamente abbandonato alle intemperie. all'Incuria e, quel ch'i peggio, al vandalismo di cerfi riattatoti. Scritte sui muri, porte e finestre divette, vetri rotti, strutture pericolanti erano la parte più evidente di un abbandono che probabilmente dura da sempre. -Sarebbe auspicabile che la Regione Piemonte, o chi per essa, interveniste prontamente con opere di restauro per restituire al visitatori un complesso che i sicuramente tanto ricco di anni quanto di storia: nel frattempo si potrebbe provvedere, con urgenza, a coprire con una robusta inferriata II pozzo che st trova in fondo al cortile, senza parapetto e quasi nascosto dalle erbe che vi crescono Intorno, per evitare che qualche bambino vi cada dentro rinnovando la mal dimenticata tragedia di Vermiclno-. seguono le firme Un lettore ci scrive: -Danni più o meno gravi agli occhi possono riportare coloro che usano lenti a contatto qualora. In caso di Incidenti, subiscano una protratta perdita di conoscenza, sen¬ ta che nettuno provveda tempestivamente a liberarli dalle lenti medesime. -Di qui la necessità, per chi porta lenti a contatto, di munirsi di apposito visibile distintivo o contrassegno, di tipo unico e, quindi, facilmente riconoscibile dalla generalità del cittadini. -Stupisce, quindi, che sincro da parte delle autorità sanitarie od anche per responsabile iniziativa privata non ti tia provveduto a studiare ed a ritolvere un problema di coti grande importanza-. Segue la firma Un lettore ci scrive da New York: -Di passaggio, per la prima volta, nella vostra città, ho notato che essa ha molti punti di similitudine con la mia New York, speclulmente per la configurazione stradale. MI stupisco, però, che ad essa non vi slate Ispirati per regolare la circolazione stradale, evitando di fare quegli errori che noi abbiamo già fatto e che ora state facendo. -Innanzi tutto pare che ignoriate completamente la regola principale: l'intensità del traffico i inversamente proporzionale alla velocità dei veicoli; infatti sembra che st tenda ad ostacolare la circolazione più che ad accelerarla: nel vostri magnifici corti i raro non fermarsi ad ogni semaforo (molti mutili/; perché non fate come da noi dando la contemporaneità allo «fesso colore per tutta la lunghetta della ttrada? • Coti facendo, oltretutto, i veicoli partiti da un semaforo non ti Inciampano in quelli fermi al successivo e si evita l'anarchia stradale perché ho vitto che al Urto o quarto semaforo rotto successivo molti passano ugualmente e questo è brutto perché ti crea l'abitudine e di anarchia ce n'i già tanta. D'altra parte non i con t divieti e le limitazioni che ti risolvono questi problemi. Piuttosto quando peniate di costruire un metrò? • Orarie per l'ospitalità e scusate la franchezza. A. E. Mans del Traivllnq Center di New York Un lettore et scrive da 8parone: • Vorrei rispondere alla lettera apparsa sulla Stampa di venerdì 10 settembre 82. Nella lettera una lettrice afferma che lungo II raccordo rtrto La Barca e Sassi vedeva un cagnolino marrone sperduto, però proseguiva il suo viaggio indifferente. A distanza di un mese, ripassando di là. rivedeva sempre il cagnolino triste e abbandonato. -Ora io mi chiedo: 'Tra il padrone che l'ha abbandonato e la signora che scrive, che differenza c'é?" • Vorrei puntualizzare, nel periodo 1-2 agosto andando a Torino dopo Mappano. anch'io mi sono Imbattuto in un cagnolino abbandonato sul ciglio della strada: quel cagnolino senza esitazione è stato raccolto da me. pur avendo io un ultrocane in casa, rifocillato, lavato, curato poi gli ho trovato anche un nuovo padrone-. Segue la llrma

Luoghi citati: Borghetto, New York, Piemonte, Savona, Torino