Il grido d'allarme lanciato dal nuovo parroco del quartiere

Il grido d'allarme lanciato dal nuovo parroco del quartiere Il grido d'allarme lanciato dal nuovo parroco del quartiere «Scippi, droga e violenza dilagano Questo è il funerale di Trastevere » «La morte colpisce con troppa frequenza e le responsabilità sono di tutti» - La polemica con gli amministra* tori • Un mercato sicuro per gli spacciatori, gli stupefacenti circolano con facilità - Non esiste vita di quartiere ROMA — .Non si può tacere di fronte alla morte e atta violenta che segnano te strade e le piaste di Trastevere. La Comunità ecclesiale chiede ai credenti e agli uomini di buona volontà di unirti per la pace e la rtconctllatione nel quartiere-: questo manifesto, scrino con pennarello rosso e blu. spicca ad ogni angolo di strada sul muri di Trastevere. E' l'invilo a partecipare alla • Messa per la paci/lcatione e la riconciliatione in memoria degli scomparsi e di tutti t bisognosi clic vivono o passano nel nostro quartiere-, che è slata celebrala domenica mattina nella basilica di Santa Maria in Trastevere. L'Iniziativa è partita dal nuovo parroco, don Vincenzo Paglia, con il sostegno del grupi>o di giovani di Comunione e Liberazione che nel quartiere da anni sono particolarmente attivi, con azioni di volontariato, assistenza agli anziani. Iniziative culturali. Il quadro della piccola collettività di cui la basilica si raffigura come il cuore, cosi come è uscito dalle parole del sacerdote, è stato cupo e dolente. -Stiamo assistendo a una guerra — ha detto II sacerdote dal pulpito —. Si può parlare infatti di guerra quando la morte colpisce con tanta frequenta questa piatta e questo quartiere. S le responsabilità sono di tutti. Perché Trastevere viva non basta farne una vetrina di feste serali. Il pittoresco e il festivo non servono, quando si celebra il funerale del nostro quartiere'. La polemica con i pubblici amministratori non è stata espressa in toni troppo sottili, il potere di evocazione delle sue parole è stato profondo. Appena quindici giorni fa è morto Daniele Moscato. ZI anni, scippatore, ucciso da un carabiniere proprio davanti all'ingresso della basilica, dopo che aveva strappato una catenina d'oro a una turista. La sera dell'il luglio IMO. sempre in questa piatta che è isola pedonale, è stata colpita a morte da due vigili urbani Alberta BattistelU, 22 anni, tossicodipendente, mentre viaggiava a bordo di una '500' tutta scassata, lenta- a e o o , i a o mente, a ttg rag, sotto gli occhi di centtnaia di piovani che facevano tardi raggruppati attorno alla fontana che sta al centro. Ma la morte e la violenta che inveleniscono la conviventa del quartiere hanno connotazioni meno sporadiche e più radicate ancora nella quotidianità. La droga qui circola in maniera drammaticamente palese. Le stringile rotolano davanti ai portoni delle case, e la mattina i ragatti le scavalcano quando vanno a scuola. 1 clienti dei bar si vedono sottrarre il cuc■htaino dalle mani, quando a un tossicomane serve per prepararsi la dose. Oli situino tori hanno qui un mercato sicuro, e lavorano ben poco disturbati. 'Il quartiere, la vita di quartiere, la gente che abitualmente bateica qui? No, noi non ne sappiamo niente., dice rassegnalo II maresciallo Fatila, del commissariato di Ps di Trastevere. 81 tratta di un dramma che ha radici ovunque. Ma assume un citello particolarmente devastante in una realtà come questa, da tempo sottoposta a una trasformazione caotica che rivoluziona gli In sedlamenli e l'organizzazione produttiva. La speculazione continua ad espellere I vecchi abitanti dal centro storico. E' un flusso di persone che dal 1921 viene dirottato verso la periferia e il suburbio: tra il 1951 e II 1971 le unita residenti nel centro storico sono passa le da 424000 a 195.000. con una perdila secca di 229.000 abitami. Questo comporta l'abbati dono delle tradizionali attivi t a artigiane, il progressivo invecchiamento della popolazione da temi» residente. Ola nel 1951 la zona da questo punto di vista appariva forte mente differenziala rispello al resto del Comune. Nel '71 si avevano 148 persone con eia superiore ai 60 anni ogni 100 giovani Inferiori ai 14 anni gli anziani diventavano 58 nel quartieri urbani! 35 nei su burbi. Il ricambio, con l'Im missione nel vecchi quartieri di stranieri e persone di altri ceti e diversa estrazione, massiccio e traumatico. Convivono cosi le case perfettamente restaurate, protette da numerosi dispositivi di sicurezza, e i vecchi edilki senza servizi Igienici, scusa riscaldamento, dalle strutture fatiscenti. Ad andarsene sono 1 più giovani, quelli meglio inseriti nel processi del lavoro. La buonuscita media, per riavere libero un appartamento in Trastevere, e di 10-15 milioni. Ma i vecchi sono tenacemente allaccali al loro quartiere, e cosi quanti qui hanno le radici del loro lavoro, da quello lecito ai traditi meno puliti. Sul mercato Immobiliare Ull appartamento occupato in questo quartiere costa meno che altrove, perché si da iter scontala la dillicolta di estirpare i trasteverini dalle loro mura. L'incrocio fra i vecchi e 1 nuovi residenti non e pacifico, e siiesso è avvenuto in maniera traumatizzante: anni fa. quando l'istituto Romano dei Beni Slabili risi rumini un grande complesso di case poiwlari fra piazza San Cosiniato e le iiendici del Olanlcolo. a chi era interessalo al nuovissimi appari urne mi ricavati veniva garantito che nessun nativo di Trastevere o residente in Trastevere mal sarebbe sialo accettalo nel condominio. Liliana Matteo

Persone citate: Daniele Moscato, Liliana Matteo, Vincenzo Paglia