La Cee: nuova forza multinazionale per bloccare le azioni israeliane di Renato Proni

La Cee: nuova forza multinazionale per bloccare le azioni israeliane Colombo a Bruxelles sottolinea che solo un intervento immediato è utile La Cee: nuova forza multinazionale per bloccare le azioni israeliane DAL NOSTRO CORRISPONDENTE * BRUXELLES —li progetto di inviate .nuovamente una (orza di pace.multinazionale nel Libano e stalli accolta favorevolmente dal ministri degli Esteri della Cee. Il ministro Emilio Colombo ha dichiarato che ci sono chiare dillicolta per lo spiegamento delle terze Unii il (già nel Libano del Sud) e che e probabile che si dovrà ricostituire la (orza Iranco-italo-amcricuna. Colombo, parlando ceti i giornalisti, ha aggiunto: ■ Questa decisione, per essere utile, deve essere attuata in tempi brevi Se non si'agiscc con prontrizu la situazione jteggiorerù . Secondo altre lonli. non saranno piti inviali nel Libano i bersaglieri ma una unita (si parla di un battaglione) di lagunari odi paracadutisti. li coniiinicalo finale della riunione di coopcrazione condanna • l'azione criminosa. commessa nei campi palestinesi con il massacro di centinaia di civili, ma non fa risalire ad alcun Paese o gruppo di militari la res]>onsabllil& diretta o n.tnrcita dell'eccidio. Colombo ha latto notare che questo linguaggio prudente della Cee e dovuto alla necessita di poter continuare il dialogo e il negoziatoceli Israele. Ben plU dure, sono state le condanne latte dai singoli ministri sul massacro. Nonostante ciò. è chiaro che la pressione dell'Europa è diretta principalmente verso Israele nel solco di una strategia concepita al vertice di Venezia nell'estate del 1980. Lo schieramento del Dieci al fianco della causa araba e palestinese è totale, anche l'Olanda luce di Ironie all'aggressiva puliiica di Begin e di Sharon. Con la dichiarazione di ieri, la Cee resta ancora su posizioni più avanzale rispetto a quelle americane, ma non inconciliabili. Si assiste. In realtà, a un fenomeno inatteso e senza precedenti: e la linea europea che sta emergendo come quella vincente, nell'approccio occidentale al problema mediorientale. Il «Piano Reagan» e la dichiarazione di Fcs lo dimostrano e ambedue sono nuovi fattori positivi per la continuazione della politica europea; Colombo. In sede di riunione, ha fatto questa dichiarazione: -Quanto è successo ha atterrito il mondo. Non ci si aspetta che la Cee abbia alcuna indulgenza nel condannare le responsabilità dirette o in dirette. La dichiarazione deve colpire queste responsabilità non solo per soddisfare lopl- nione pubblica ma anche iter influenzare con efficacia i protagonisti della zona, principalmente Israele- Questo atto non può essere passato sotto silenzio, salvo voler dare acquiescenza a politiche che. o per volontà deliberata o per incapacità dt controllare gli avvenimenti, sono sempre più violente, prepotenti c illegali-.' I ministri, dice poi il comunicato sulla riunione, -sono disposti a dare il loro appoggio, nei limiti delle loro capacità, ad appropriate misure complementari sino all'eventuale spiegamento di forze dell'Unito multinazionali- La Cee deplora l'occupazione di Beirut Ovest da iurte Israeliana, ne sollecita l'evacuazione e chiede anche li ritiro di tutte le truppe straniere dal Libano, La dichiarazione prosegue: •/ ministri salutano la nuova iniziativa del presidente Reagan perché ritengono che essa offra una importante occasione per compiere progressi pacifici nella soluzione del problema palestinese e che rappresemi un passo verso la riconciliazione delle parti. I Dieci lanciano quindi un appello a tutte le parti interessate perché colga no questa occasione-. Renato Proni

Persone citate: Begin, Emilio Colombo