Soccorsi, volontari, tutto ok unico assente, il terremoto di Bruno Ghibaudi

Soccorsi, volontari, tutto ok unico assente, il terremoto «Catastrofe simulata» nella zona dell'Aspromonte Soccorsi, volontari, tutto ok unico assente, il terremoto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ASPROMONTE — L'allarme scatta alle 4.30 del 14 settembre. Due telefonate agli uffici della Protezione civile di Reggio Calabria e di Catanzaro informano che pochi minuti prima un terremoto di media Intensità (fra re e il 9 grado della scala Mercalli. si saprà più tardi) ha scosso le due province, causando gravi danni, morti e feriti. E' l'Inizio di «Aspromonte 1». l'esercitazione che ha lo scopo di collaudare e di migliorare l'Intervento delle forze di soccorso In occasione di una grave calamità naturale, In questo caso un terremoto. L'operazione, durata tre giorni, e stata predisposta dallo stato maggiore dell'esercito e dal ministero della Protezione civile. ■■/ stsmi del Friuli e dell'Irptnia hanno dimostrato che solo un intervento organtzzqto e ben coordinato pub fornire risultati — spiega 11 ministro Zamberlettl a bordo del DC-9 militare che ci sta portando a Reggio Calabria —. In precedenza, le carie forze di soccorso intervenivano perlopiù in forma autonoma, con metodi operativi particolari, collaudati in csercltasioni' compiute singolarmente. Abbiamo ritenuto opportuno modificare metodologie e filosofia dlntervento. Le esercì taeioni di questa nuova fase hanno Infatti lo scopo di attivare contemporaneamente tutte le componenti dell'intero sistema di soccorso e di verificarne la funzionalità. Si tratta cioè di sperimentare in pratica come fune tona ti sistema nervoso della Protettone ch'ite nel nostro Paese-. Alla sala operativa della prefettura di Reggio ci forniscono I primi dati. A meno di un'ora dall'allarme, la sala operativa ere già In piena attività e. in collegamento con 11 comando dell'esercito a Napoli, aveva già attuato tutti 1 primi adempimenti previsti. Nel giro di 75 minuti, tutti i Comuni Interessati al sismo avevano già comunicato la loro situazione, mentre dall'Istituto geoflslco nazionale erano arrivate le prime indicazioni sulle caratteristiche del sismo. 81 è cosi saputo che l'area Investita aveva una superficie di 600 kmq. comprendeva 73 Comuni e ospitava 183 mila abitanti. L'epicentro era stato localizzato nell'area di Antonimlna. Clminà e Piati, che risultavano totalmente distrutti. Un primo accertamento segnalava 128 morti e 492 feriti. Sei ore dopo l'allarme, tutte le forze della Protezione civile delle due province operavano a pieno ritmo. «La gente deve capire che In caio di terremoto non può limitarsi ad apettare gli aiuti dall'esterno, militari o civili che stano — spiega in sala operativa 11 prefetto di Reggio Mazzltelll —. Per le prime 72 ore devono fare da soli. Del resto nessuno meglio di loro conosce strade, luoghi, situazioni, risorse, servizi-. Quella del terremoto e un'eventualità tutt'cltro che remota e improbabile per questa zona, già colpita In passato da numerose scosse. Per le squadre di militari, di vigili del fuoco e di volontari, che stanno operando nel centri abitati, l'esercitazione prevede una serie nutrita di situazioni da affrontare: un trave ha bloccato le gambe di una donna prossima a partorire, in una cantina con 3 superstiti sta filtrando un grosso flotto d'acqua da tubazioni rotte, in una stalla sono rimasti Imprigionati alcuni bovini, e cosi via. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Mercalli

Luoghi citati: Catanzaro, Friuli, Napoli, Reggio, Reggio Calabria, Reggio Mazzltelll