La segretaria e la figlia del cape P2 sema memoria davanti alla commissione di Ruggero Conteduca

La segretaria e la figlia del cape P2 sema memoria davanti alla commissione Ammonita da Tina Anselmi la collaboratrice del venerabile maestro La segretaria e la figlia del cape P2 sema memoria davanti alla commissione Caria Venturi Giannini ha ammesso, cambiando versione diverse volte, di avere incortrato il difensore di , Celli prima di essere ascoltata dai parlamentari - La figlia è stata giudicata «chiaramente bugiarda» dai commissari • 1 documenti che aveva con sé quando fu arrestata a Fiumicino servivano per i ricatti del padre ROMA — Più di due ore Maria Grazia Celli, quasi quattro per la segretaria del •venerabile». Carla Venturi Giannini: i due Interrogatori resi ieri dinanzi alla commissione parlamentare non hanno aggiunto però, nonostante l'importanza dei personaggi, nessun contributo nuovo all'Indagine sulla loggia Pi. Ancora una volta ( commissari hanno dovuto assistere, come ha sottolineato qualcuno di loro, al termine della giornata, al penoso spettacolo di improvvisi vuoti di memoria, di mezze ammissioni e. spesso, di reticenze persino sfacciate. •Siamo comprensivi — è sbot¬ tata ad un certo punto dell'audizione la presidente Tina Anselmi —. ma non accettiamo di essere presi in giro». Al centro dell'auleti» di Palazzo San Maculo, seduta sulla sedia del testimoni, c'era in quel momento Carla Venturi Giannini. Trentacinque anni, da sei segretaria di Gelli, la donna, che sino a quel momento non aveva saputo spiegare nemmeno le cose più semplici e meno compromettenti per •!/ commendator Gel ti - (lo ha sempre chiamato cosi, ha spiegato ai commissari), dinanzi ad una precisa domanda del radicale De Cataldo ha Iniziato ad Imbastire una serie di versioni incredibili di uno stesso episodio. •£' vero—le ha chiesto De Cataldo — che prima di venire qui lei si è incontrata con tt dtfensore di Celli appena l'avvocato Di Pietropaolo è tornato da Qtnevra?». -No-, è stata la prima risposta. Poi In successione: .L'ho sentito al telefono... ami sono venuta con lui in macchina da Aretto... no. ad accompagnarmi è stato mio cognato che e anche lui avvocato, mi sono confusa E' stato a questo punto che 1' Anse imi non ce l'ha (atta più e si e abbandonata allo sfogo: •Lei è una testimone reticente e si sta mettendo nei guai — ha aggiunto rivolgendosi alla donna —. Le diamo qualche minuto per riflettere e quando tornerà in aula ci dica la verità-. Non e stato facile, alla fine però Carla Venturi Giannini è riuscita a dare al commissari una versione dell'episodio più verosimile anche se ancora da verificare. Era giunta In auto da Arezzo, ha raccontato, nel pomerìggio di mercoledì. Aveva fatto U viaggio con la figlia di Celli Maria Grazia e con il marito di questa, tornato per l'occasione dal Brasile. Alle 19,30. su consiglio della figlia di Gelli si era rivolta all'avvocato ArlcO. Questi gli aveva suggerito di telefonare all'avvocato Di Pietropaolo che era di ritorno da Ginevra. Verso le undici di sera, finalmente era riuscita a mettersi in contatto con 11 difensore di Geni. 81 erano dati appuntamento per Ieri mattina. L'incontro, ha specificato, è durato però solo pochi minuti. Lei aveva chiesto notizie del •commendatore». Il legale l'aveva rassicurata dicendole di stare tranquilla e di rispondere alle domande del parla mentali. Perche allora ha cercato di nascondere la verità anche dinanzi all'evidenza? Più di un commissario sembra convinto che la donna sia stata minacciata o perlomeno Invitata a non dire quello che sa. • il gelltsmo—ha commentato 11 senatore democristiano Palare*) — funziona ancora». Carla Venturi Giannini, che per anni ha scritto le lettere di Gelli e ha raccolto le sue telefonate non e stata In grado di fare nessun nome Importante. Ha ribadito che il suo datore di lavoro frequentava e teneva contatti con politici, militari e finanzieri, ma ha spiegato che lei non aveva mal incontrato nessuno, né li aveva mal sentiti al telefono. Anche* Maria Orazla Golii, la figlia venticinquenne dell'ex-capo della P2. arrestata nel luglio dello scorso anno all'aeroporto di Fiumicino e rimessa In liberta provvisoria dopo un mese e dopo 11 pagamento di cento milioni di cauzione, non ha fatto una figura diversa. ..Scostumata assai. l'ha giudicata l'onorovc » democristiano Bernardo D'Arezzo. 'Chiaramente bugiarda» è stato il giudizio degli altri commissari. Maria Orazla Gelli era stata chiamata a spiegare l'episodio di Fiumicino e del documenti che 1 finanzieri trovarono cuciti nella fodera della sua borsa da viaggio. Che si trattasse di mezzi di ricatto e che Oelll avesse previsto che sicuramente sarebbero caduti nelle mani degli Inquirenti, nessuno ormai sembra dubitarle più. Dalla figlia di Oelll i commissari volevano conoscere altri particolari, I risul¬ tati però sono stati scarsi. Alla viglila della sua partenza per l'Italia, ha spiegato la donna, le telefonò 11 padre a Rio De Janeiro pregandola di portare a Roma alcune buste, cinque In tutto. « Venne a portarmele a casa un brasiliano sui quarantanni, di cui non ricordo nome. Da Rio andai a Nizza perché non c'era un volo diretto per l'Italia. In Francia comprai altre buste in cui nascosi quelle originali, intettando le nuove a nomi di comodo. Ma a Fiumicino quando presentai al finanzieri la valigia aperta, come faccio solitamente, (ut scoperta e arrestata». Nelle buste. Insieme con altri documenti furono trovati U famoso «piano democratico di rinascita-, alcune relazioni • top secret» sulla Romania e, su Cuba ed una lettera anonima con l'indicazione del numeri di conto svizzeri dt alcuni magistrati Impegnati nelle indagini sulla P2. DI qui l'accusa a Maria Orazla Gelli di spionaggio e calunnia, che ancora pende su di lei. Ruggero Conteduca Roma. U segretaria di Udo Geli, Caria Venturi Giannini, poco prima d'essere interrogata dalla commissione P2 (Tel.)