Signori e armate del Libano di Paolo Patrono

Signori e armate del Libano Anni di conflitti interni hanno approfondito sempre più il fossato tra i gruppi religiosi e politici del Paese Signori e armate del Libano Cattolici, greco-ortodossi, armeni, ebrei, musulmani sunniti, sciiti e drusi - Ogni comunità si è arroccata nella propria identità creandosi in molti casi una milizia -1 raggruppamenti della sinistra islamica e le fazioni cristiane, sulle quali primeggia la Falange, fondata nel *36 dal padre dei presidente assassinato - Il «Libano libero» del maggiore Haddad, l'uomo di Israele DM. NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — . Voglio la rtuniflcazione dei cuori e del mio Paese, aveva proclamato Bechir Oemayel alla fine di agosto, nel giorno della sua elezione a presidente del Libano. Neppure un mese dopo. 1 fatti hanno tragicamente dimostrato che le speranze del giovane Oemayel avevano sottovalutato (con leggerezza forse voluta) le divisioni, i lutti, le tragedie che in questi anni hanno scandito la vita del Libano e approfondito ancor più le rivalità In questo Paese. La divisione, infatti, non e soltanto fra cristiani e musulmani dal punto di vista confessionale, o se si vuole tra iilopalestlnesi. filosirtani. fllolsraellanl o filolibanesi toutcourt sotto il profilo politico. Altri steccati si erigono a frammentare ulteriormente questo popolo variegato. Fra 1 cristiani ci sono maroniti, cattolici, greco-cattolici e greco-ortodossi, armeni cattolici, ortodossi e anche protestanti. Tra 1 musulmani si distinguono sunniti, sciiti, drusl. E c'è anche una minoranza ebraica. Secoli di vita tumultuosa hanno insegnato a ogni comunità ad arroccarsi entro la propria identità, anche confessionale, facendosene scudo, a dotarsi In questa ultima decina d'anni più bellicosi e violenti di proprie milizie per difendere la propria eslsten za. I partiti tradizionali si sono disfatti cosi nel magma della guerra civile e sono sorti i «signori della guerra-. Be eh Ir Oemayel era uno di que sti. Odiato dagli avversari musulmani che gli giuravano la morte. Oemayel era Inviso anche a tanti presunti «allea tu della destra libanese, tra i cristiani cosiddetti «moderati.. Perché tanti odll? Perché tanto accanimento contro Bechir Oemayel? La risiiosta si trova nella stessa divisione delle forze libanesi, acuita da anni di guerra civile, da innumerevoli episodi di crudeltà, da stragi e attentati. Prima di essere . eletto presidente. sheikh Bechir era intatti stato anzitutto 11 capo delle .Kataeb--, Falangi libanesi fondate nell'anteguerra, nel 1936. da suo padre Pierre. E le Falangi sono diventate la principale forza politica e militare della destra, dopo aver combattuto con le armi gli altri gruppi della comunità cristiana Per tentar di capire quindi la radice dell'ultima strage che è costata la vita a Bechir Oemayel occorre tracciare sommariamente la mappa dei principali movimenti che In questi ultimi anni hanno giocalo un qualche ruolo nella storia libanese. A sinistra, dunque, e oggi vinto dall'invasione israeliana e dalla partenza del palestinesi da Beirut, c'è il «Movimento nazionale», un raggruppamento fondato nel 1976 fra I diversi partiti «progressisti* a dominante musulmana che hanno avuto per denominatore comune fino alla conclusione della campagna di Sharon un sostegno incondizionato, anche militare, delle organizzazioni palestinesi. Del «Movimento nazionale' fa parte 11 partito socialista progressista, creato nel '49 dal leader druso Kalal Jumblatl (Il cui figlio Walld oggi é leader del «Movimento nazionale.); comprende poi il partilo comunista libanese di Oeorges Maoui. 11 «Partilo siriano nazionale sociale*, che dal '69 si é unito alla sinistra f llopalestlnese, la formazione 11 tonasse rlana del Morabìt-n. Influente specie negli anni 75-76. all'Inizio della guerra civile. Ancora su questo versante, si deve ricordare anche il •Raggruppamento Islamico» dell'ex primo ministro Saeb Salam, che mira a un riequlll- brio fra le due comunità e al rafforzamento del ruolo del premier, e rifiuta l'ipotesi di una pace separata con Israele. Salam si trovava perciò in nello contrasto con Oemayel. al pari di altri due importanti personaggi: il leader musulmano sunniti! di Tripoli. Rachidi Karamé, e l'ex capo dello Stato Solelman Frangie. che per protesta, dopo l'elezione di Bechir alla Presidenza, avevano proclamato il Nord del Ubano «territorio liberato». Anche a Sud c'è un -Libano Ubero», ma è di matrice opposta. Ne è a capo il maggiore Saad Haddad. «fantoccio, utile a Israele come forza-cu scinetto prima dell'Invasione di Sharon. E lo potrebbe esse' re ancora domani, nell'even tualltà di una spartizione del Libano in zone di influenza fra Gerusalemme e Damasco. Ma questa per oggi resta un'Ipotesi di fantapolitica. Il maggiore Haddad regna su una frangia di territorio dal Mediterraneo al Monte Hermon. ampliatasi dopo l'attacco Israeliano. Per quanto capo del -Libero Libano». Haddad non ha alcuna reale influenza sulla vita politica a Beirut. Lo schieramento della destra re sta polarizzato quindi attorno alla «Falange» della stirpe Oemayel, che però, prima di Imporsi ha dovuto eliminare e poi conglobare altre forze •moderate». Della sete di potere del Oemayel hanno fatto le spese, ad esempio, due f or inazioni oggi ridotte a un ruo lo marginale o di semplice appoggio: il «Blocco nazionale» e 11 «Partito nazionale liberale». Il primo è una coalizione stretta attorno alla ligura di Raymond Eddé. deputato maronita che vive in esilio a Parigi e al quale oggi guardano di nuovo alcuni ambienti libanesi come a un possibile •ricorso». Il .Partilo nazionale liberale» dell'ex presidente Cannile Chamoun. Invece, è stato creato nel 1958. ma gra dualmente ha perso importanza e Influenza a esclusivo vantaggiodella «Falange». Indicativo della spregiudicatezza e dell'ambizione della dinastia del Oemayel è U modo In cui è stato risolto il .problema, della milizia di Camllle Chamoun e del sostenitori dell'ex presidente Solelman Frangie: le «Falangi, muovono all'attacco nel giugno del 78 e nel luglio dell'80 contro gli uni e gli altri, con una repressione sanguinosa, con un massacro al quale non sfuggono donne e bambini. E' la stessa legge della violenza che Bechir Oemayel deve subire a sua volta, quando dopo una serte di attentati mancati, l'esplosione di una bomba sulla sua macchina gli uccide la figlia, nel '79. A quell'epoca, il giovane Oemayel. che ha smesso la toga d'avv ; calo per la divisa di combattente, ha praticamente compiuto la sua opera. Dal luglio del '78 è 11 capo del Kataeb. le Falangi del padre che salgono da seimila a ventimila uomini, che costituiscono uno «Stato nello Stato*. Impiantando nel «ridotto* della comunità cristiana scuole e ospedali, Inserendo Ingegneri, giuristi. Insegnanti, sociologi ed economisti nel posti-chiave dell'amministrazione. La .milizia di papà*, come dice Bechir, è diventato esercito bene strutturato, sorretto dal servizio militare obbligatorio nel territorio da lui controllato. SI oppone con la forza al palestinesi, al musulmani, ai siriani e dopo aver •pacificato, a modo suo anche la comunità cristiana di Beirut può -regnare, su un territorio di mille chilometri quadrati. E' il suo trampolino di lancio per la corsa alla presidenza, resa possibile dall'invasione Israeliana. Paolo Patrono