Un balletto di «vecchie zie»

Un balletto di «vecchie zie» Gli ex bianconeri di Danimarca riabbracciano Boniperti, Mari e Manente Un balletto di «vecchie zie» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE COPENAOHEN — Quella di ieri e stata, a Copenaghen, una giornata di care, importanti vecchie eie del caldo e dintorni, più che vigilia di Hvldovre-Juventus di Coppa campioni. E' possibile che questa sera, ore 19. si viva II cosiddetto pathos sportivo, l'emotione dello scontro. Ma il balletto di vecchie eie potrebbe tranquillamente continuare, visto che confronto tecnico non esiste, non sembra possibile: i bookmakers della città danno la vittoria del Hvidovre a ventidue e non trovano nessuno che et scommetta una corona. Vecchie eie questi antichi calciatori danesi che hanno ricevuto gli antichi calciatori italiani con i quali spartirono, nella Juventus, glorie peraltro ancora fresche nella memoria. Ieri finalmente c'è stata la foto di gruppo davvero con (vecchia) Signora: John Hansen. Karl Hansen. Praest. Bronee e .Vado Astoni, italiano, ma qui da trentanni, insieme con Boniperti. Mari e Manente. La Juventus di fine Anni Quaranta, primi anni Cinquanta. E Bissotto? Fa l'allenatore bianconero in secon¬ da, è qui con tanto lavoro, non ha partecipato al praneo che era anche della sua nostalgia, tornato dal campo è andato a dormire. I giornali danesi intervistano, fotografano, pubblicano. Gli -ex» bianconeri di Danimarca sono tutti sui o sopra l sessanta: John Hansen ha un'agensia di pubblicità. Karl Hansen è ancora maestro di scuola. Praest lavora nel commercio della birra. Bronée è In pensione. Astorri allena da trent'anni. adesso ha una squara di C In un quartiere di ricconi. Mari vende a Cremona remici americane. Manente tiene un negozio di articoli sportivi a Udine. Boniperti va a Torino in un ufficio dove ogni tanto apre un cassetto e trova Platini. Appiccicato alla Juventus, per fare da interprete confidente, mammasantissima, è soprattutto John Hansen. Boniperti lascia tutti gli spasi a Trapattonl, tanto più che c'è un po'di maretta da campionato, e discute con Giuliano di biglietti omaggio, pochi. La partita attira la colonia italiana locale, nonché Importanti italiani dalla Svesta. Poi ci sono i soliti super-tifosi ricconi e migratori, ormai perfetti nel ruolo di suppellettili che i giocatori guardano e sistemano in aereo, in albergo e allo stadio, per sentirsi meni soli. In cambio, i giocatori a costoro danno dei biglietti e danno del tu. Tra le vecchie eie di ieri anche la non più giovanissima attrice Susse Wold. la Sophla Loren di Danimarca, attualmente impegnata in un teatro di Copenaghen per •Conferemo al vertice: commedia inglese di un certo McDonald, in scena lei come Claretto Pe tacci e un taf fra come Eva Broun, a scambiarsi pettegoleeei sugli amanti Mussolini e Hitler, si ride, un successo. Susse Wold si era vestita con maglia bianconera numero undici e grosso «fooo» della Robe di Kappa. volevano fotografarla per pubblicità con Cabrinf. il ferrino ha sprintato verso la tranquillità contrattuale e familiare, non sen'è fatto niente. Questo è accaduto al mattino, durante la seduta bianconera di allenamento al campo del Hvidovre. un gran bel freddo, molti rogassi curiosi e pero educati, capelli color pannocchia e corpi lunghi non ancora gonfiati dalla birra Nel pomeriggio è spuntato il sole, bello caldo, e c'è stato l'incontro di Trapattonl con la stampa danese. Vini francesi e cioccolatini offerti dalla ditta che sponsoriesa questo Hvidovre e che darà 17 milioni in caso di vittoria tl7in tutto, non per giocatore; e il premio individuale del club, sempre per la vittoria, è di 700 mila lire). Molto intervistato il portiere Madsen. 31 anni, ballerino professionista, sposato a una campionessa danese di ballo moderno. Ha elogiato Zoff e ha pronosticato lo tema zero John Hansen ha tradotto, smussando ogni asperità. I calciatori danesi di Danimarca crescono nel culto del grande John che trentaquattro anni fa st trasferì a Torino per 111.111 corone, una cifra di tutti uno rimasta un classico dell'alta finanza danese, fissata negli annali del calcio e dell'economia di questa nazione assistendole e giusta, dove è difficilissimo essere poveri, ma è abbastanza difficile essere ricchi. Giampaolo Orrnezzano

Luoghi citati: Copenaghen, Cremona, Danimarca, Torino, Udine