Una scuola di danza: e così ballare diventa un valzer di molti miliardi

Una scuola di danza: e così ballare diventa un valzer di molti miliardi Col boom degli spettacoli si moltiplicano in Italia i centri didattici, ma con quali risultati? Una scuola di danza: e così ballare diventa un valzer di molti miliardi MILANO — Al -boom- dello spettacolo di danza, ciamorosamrnfe reri/lcafosi quest'estate, corr.nponde l'insorgere di una incredibile proliferazione di scuole di ballo in ogni regione italiana, coinvolgendo addirittura località minori e mimiche che nessuno ha ancora raggiunto con proposte teatrali eche sono ugualmente contagiate dalla televisione o da altri .massmedia-. Affrontare il problema dell'insegnamento è come addentrarci sema una guida sicura in una insidiosa giungla Dal 1974 una re ritenta della Corte Costituzionale ha liberalizzato l'insegnamento, sema limiti di titoli o di diplomi La decisione ha praticamente esautorato l'Accademia Nazionale di Dama di Koma. fino ad allora la sola autorizzila a concedere abilitazioni all'insegnamento. Che vengono peraltro ancora distribuite, ma con dubbio valore legale e pratico Naturalmente ne hannu approfittato in molti, poiché la scuola di danza e diventata da qualche anno un autentico -business, e la moltiplicazione di insegnanti ha raggiunto cifre inaudite S'on esiste un censimento in proposito, appunto perché non esistono autorizzazioni legali, ma si parla di alcune migliaia di scui>le.con un giro di af lari di pareli, hi miliardi Per arginare parzialmente questa insorgenza selvaggia era sorta l'Associazione Nazionale Insegnanti di Danza, presieduta da un nome illustre dapprima come artista e poi come didatta. Bianca Gaìlizia La Gallina, chef l'amabile e uttua decaria delle insegnanti, non vuole entrare nelle spinose polemiche che hanno contrapposto m questi giorni l'Accademia ad una nuota Associazione Liberi Insegnanti che non intende sottoporsi ad alcuna verifica da parte della istituzione romana diretta da Giuliana fenzi •L'Insegnamento—afferma la Gallizia — e libero, ma e anche arduo e delicato poiché coinvolge il rischio di lar crescere bambini con mallorma/Knii e diletti tisici. Bisogna evitare presunzioni di scienza e improvvisazioni elio possono risultare deleteri. Non c'è niente di male che chi sa lo dimostri e iiersonalna come Liliana Cosi e Paolo Bortoluz/.i lo hanno latto senza umiliarsi.. Nella proliferazione di scuole c scuolette restano poche scuole professionali, come quella della Scala retta con tenacia c passione da Anna Maria l'i uhi Ce ne parla lo stesso sovrintendente della Scala, liadmi. che riconosce la necessità di potenziarla e di differenziarla dalle troppe operazioni commerciali diesi spacciano per istituzioni didattiche. • Im severità selettiva e la nostra caraneristica — dice liadmi — ed e talmente lorte che quest'anno per la prima volta abbiamo dovuto riaprire i termini del concorso, polche sono stati selezionati sollanti dodici candidali idonei sulla media di veli- li - venticinque abituale». F per significare quanto sia stutu dura la selezione Insterà pensare che normalmente si presentano agli esumi di ammissione alla scuola della Scala parecchie centinaia di aspiranti liadmi ha una sua idea m proposito. Vorrebbe istituire dei corsi di avvilimento alla dama nelle scuole elementari di Milano da affidare appunto a ballerini della Scala che si seu limo particolarmente portati irr.vo l'insegnamelito c. a loro volta, acquisirebbero un'esperienza didattica da fare fruttare non appena ritirati dulia militanza artistica. Uadini conferma la sua fiducia verso gli insegnanti della Scala e ne riconosce pure la dedizione rispetto al mercantilismo di altri che non hanno responsabilità e conseguono fin-ilmente maggiori guadagni Aggiunge tuttavia che occorrerebbe allargare lo stali didattico e istituire -stages- ita alto livello integrativi dell', n segna mento normale. Anche il problema degli editici per l'insegnamento <'■ una spina nel lutino della scuola della Scala, la più antica d'Italia con quella del San l'urlo di Aéi/Hi/i che lu prende di un anno tsono state fondate rispettivamente nel 1813 e nel 1812). Oro fa scuola e stretta in pm Ite aule, ma che hanno il vantaggio di essere adiacenti al teatro e un trasloco potrebbe essere nega Inni agli effetti del collegamento con il pulcosceiiiiu di cui i giovani allievi, debbono imparure a respirare l'aria fin dalla più tenera età. . Insomma, nella confusione generale delle lingue scolastiche nella danza, la Siala cerca di mantenere la sua immagine tradizionale die nella storia ha visto insegnanti come Ulasìs e Cecclietti e una innumerevole schiera di allieve che hanno popolato tutto il mondo del bulletta nell'Ottocento e, ai nostri tempi, ha ancora espressa personalità come C'irla Fracci. Liliana Cosi Luciana Savignano c Amedeo Amodio Luigi Kos si l I ili.in .i ( osi. est iiipio postillo di ballerò).i-in .vuniiiile

Persone citate: Amedeo Amodio Luigi, Anna Maria, Fracci, Gallizia, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Paolo Bortoluz, Siala

Luoghi citati: Italia, Milano