Palermo-New York, asse della mafia

Palermo-New York, asse della mafia Ma oggi i boss americani non chiedono più rinvestitura al padrino dell'isola Palermo-New York, asse della mafia Un accordo fra le due cosche per la rotta siciliana della droga - Negli Stati Uniti Cosa Nostra ha allargato il proprio potere nel mondo della politica oltre che in quello degli affari - Anche la magistratura coinvolta in questi intrecci - L'onorata società, poi, ha quasi un monopolio in alcuni sindacati (soprattutto fra trasportatori e marittimi) - L'inchiesta sui rapporti fra il ministro del Lavoro del governo Reagan e Cosa Nostra DAI NOSTRO COMlSPONOCNTE NEW YORK - La scorsa settimana, un giovane mafioso. Nat Masselli. 31 anni, noto ora rome Ini ormatore ora come dislnlormatore della polizia, e stato ucciso con un colpo d'una P38 al capo, al volante della sua auto, nel Bronx. Nat era il UrIìo di William Masselli, detto ■ Gugliclmino il macellalo., di recente condannalo a selle anni di detenzione |ier rapina. Illustre membro della «laminila» del defunto Vito Genovese. Masselli padre figura quale principale testimone nell'inchiesta in corso a New York sul presunti lettami tra II ministro del Lavoro Raymond Donovan e (onorala sortela. La lesi dell y ni la prestigiosa polizia lederale. e die egli si accingesse a I orni re prove inerìminanti sia per Donovan che prr altri due membri della sua •famiglia-. Philip Buono e Joseph Vrrlezza. detto -Oio l'uncino- Per convincerlo a tacere. Buono e Verlezza gli avrebbero assassinalo il fi gito. Questo del movane mafioso e il secondo cadavere in cui il gran giuri newyorchese inciampa dall'apertura dell'inori ics la sul rapporti tra l'esponente del governo Reagan e Cosa nostra. Il primo fu quello di Fred Purina •postinodelia famiglia Genovese, ritrovato nel bagagliaio di un'automobile a Manhattan Il giugno scorso. Furino si era sottoposto al siero della verila, dopo aver negato di conoscere Donovan e si era scoperto che aveva mentito: qualcuno gli aveva latto itagare cara l'imprudenza. Secondo l'Pbi. che peraltro ufficialmente lo smentisce, i rapporti tra il ministro del Lavoro e la mafia risalgono agli anni in cui egli dirigeva una ditta di costruzione del New Jersey, la Schlavone. arricchitasi con appalti pubblici e privali. Va notato che l'inchiesta, già chiusa per insufficienza di prove a luglio, * stata riaperta in base a nuovi Indizi, nonostante le vigorose proteste d'Innocenza e la minaccia di querele di Donovan. Nel costume americana scandali del genere non sono affatto rari. Da almeno mezzo secolo la mafia ha allargato il proprio potere nel mondo della politica oltre che in quello degli affari. Un noto mafioso. Aladena Pralnanna detto -Giovannino la faina*, autore confesso di 11 omicidi, ha aperto uno squarcio su questi legami occulti in un libro di memorie scritto con Ovid De mari*, uno storico del crimine. Tra gli altri. Fralianno fa il nome del presidente Kennedy in una vicenda quasi romanzesca. Egli afferma che l'attore e cantante Frank Slnatra, a suo parere prestanome di un potente •boss», 8am Oiancana, nei casinò e night clubs di Las Vegas, presento al presidente una bella giovane. Judith Campbell Exner. che ne divenne l'amante. Cera un piccolo particolare: Judith era già la -bambola» di Oiancana stesso. Proprio a Oiancana^ forse pensando di poter ricattare Kennedy, la Cia affidò nel '61 o '62 il compilo di assassinare Fidcl Castro. Sei o sette anni la. quando il Senato a Washington incominciò un'indagine in proposito, il «boss» venne eliminato. E' noto che gli ultimi indizi delle varie inchieste svoltesi sull'uccisione del presidente Kennedy puntano a un complotto della mafia, forse insieme coi cubani. Il fatto che II mistero non sia mal slato svisceralo e. un segno dell'influenza della onorata società. Ciò e dovuto non soltanto allo strumento tradizionale del terrore, ma anche alla sua preminenza finanziaria. Due economisti dell'Uni versila di sialo del Michigan. Cari Simon e Ann Wide, hanno calcolato che il giro d'alfa ri annuo della mafia sia inferiore solo a quello dell'Exxon la multinazionale del petrolio. Col suo fatturato di oltre 135 miliardi di dollari. 175 mila miliardi di lire. Cosa nostra è la seconda corporation americana. Per il 40-45%. esso proviene dallo smercio della droga, per il resto dal controllo del -gainblìng». il gioco d'azzardo, in tulle le sue forme da quello della prostituzione, dalla ricettatone e vendita di materiali rubati e dalle frodi. L'intreccio tra i mafiosi e la politica e più fitto al livello delle autorità statali — come dire delle Regioni in Italia. A New Orleans si è accertato clic il locale -|»ezzo da novanta». Carlos Marcello, di 71 anni. sti|icndiava. assieme ad al¬ comgvscdIId cuni allri. il commissario alle opere pubbliche Charles Roemer c il «lobbista- di Washington. Irving Davidson. Sui viaggi di Carlos Marcello, a suo lempo coinvolto nell'inchiesta sulla morte di Kennedy, lo storico Michele PaniaIcone fa notare che si trovava In Sicilia due giorni prima della morte di Enrico Malici. il cui aereo precipitò presso Milano al termine di un viaggio da Gela. Questi intrecci investono anche la magistratura. Nello stato di Riiode Island. uno dei migliori amici del -pezzo da novanta» Raymond Patriarca era il presi dente della locale corte suprema e della locale camera del deputati. Joseph Bevilacqua. che lo fece difendere dal figlio, avvocato e in una circostanza ne ottenne la scarcerazione anticipala. Secondo l'Fbl. l'onorala società ha quasi un monopollo In alcuni sindacati, innanzitutto quello dei trasportatori e quello del marittimi. Ancora Fratianno. nel suo libro intitolalo L'ultimo mafioso, svela che il segretario della federazione di Cleveland. Jack le Presser. scelto dal presidente Reagan come consulente per I problemi del lavoro nel periodo preelettorale, è al soldo del • boss • della città, James LI cavoli, detto neretto. A New York. l'Fbl « riuscita a fare imprigionare Mlchales Clemente e Tino Fiumara, due •capitani, della famiglia Genovese-sempre quella-per estorsione di oltre 1 miliardo di dollari alla direzione dei marittimi. L'episodio più clamoroso riguarda la scomparsa del segretario nazionale del trasportalo ri. il famigerato Jimmy Hoffa. nel "75. Un -soldato» come Fratianno, Charles Alien, ha rivelalo che Hoffa fu ucciso su ordine del suo successore. Franz Fitzsimmons. che aveva scoperto una sua congiura ai propri danni. Filzsimmons e deceduto di cancro due anni fa. Hoffa fu un grande elettore del presidente Nlxon. che appunto nel '75 lo grazia dopo che era stalo incarceralo per frode ed evasione fiscale. Menlre il controllo del gioco d'azzardo negli Stati Uniti e una faccenda •domestica-, lo smercio della droga lega a filo doppio la mafia americana a quella siciliana. Le contese sul -gambllng-, che avevano dato luogo a guerre fratricide, sono state risolte un anno e mezzo fa con un vertice della commissione nazionale dell'onorata società a Chicago. La commissione è composta dalle famiglie newyorchesi — Oambino. Bonanno. Colombo. Genovese e Lucchese —. da due delle famiglie di Chicago. Accanto e Aiuppa, dalla famiglia di Detroit. Zerrelli, e da quella di Buffalo nello Stato di New York. Maggadlno. Il vertice ha deciso che il Ne vada con Las Vegas diventi territorio esclusivo di Chicago, menlre il New Jersey con Atlantic City, l'astro nascente del settore, rimane riserva newyorchese. A un vertice analogo, su cui mancano però particolari, al è raggiunto sempre l'anno scorso un accordo sulla -Siclltan connection... la rotta siciliana della droga, subentrata sette od otto anni fa alla •French connection», resa celebre da un film premiato con l'Oscar. -Il braccio violento della legge ». E' su questo accordo che le autorità di Washington e di Roma dovrebbero svolgere indagini congiunte, per spezzare la rete Internazionale della mafia. Storicamente, l'asse tra New York e Palermo non si è mal rotto. Ma mentre una volta erano 1 pezzi da novanta americani a cercare rinvestitura in Sicilia — si pensi al pellegrinaggi di Lucky Luciano e di Vito Genovese da don Calogero Vizzi ni — adesso accade il contrario. Come ha dimostrato la vicenda di Michele Slndona. oggi e New York che tira le fila. I capi, d'altronde, hanno aglio sempre abbastanza allo scoperto. Persino Carmine Oalante, l'ultimo capo dei capi, subentralo con la forza al saggio Carlo Oamblno. morto serenamente nel "76. giustificava In parte la sua attività con la • Marna mia importine company». Galante, troppo rozzo e violento per l'Immagine moderna della mafia, è finito male: lo hanno crivellato di colpi in un ristorante di New York due anni fa. e la curia newyorchese ha rifiutato di tenere le esequie in chiesa, costringendo i familiari a seppellirlo In terreno sconsacrato. Il comando appartiene adesso alla famiglia Oamblno. che ha praticamente rilevato anche quelle Lucchese e Colombo, e sia cercando un altro -saggio» capace di tenere a bada Roma e Washin- g*0" Ennio Carello l4jcky Iridano (a sinistra) e «Don» Calogero Vi//ini. due Ira i più grandi boss della mafia siciliana. Mentre una volta erano i «pezzi da novanta» americani a cercate l'investitura in Sicilia, oggi accade il contrario. Sono i grandi capi di Ne» York che tirano le fila di tutta rorgani/za/ione