Tra cielo e terra, Teresa di Gesù

Tra cielo e terra, Teresa di Gesù SI CELEBRA IL QUARTO CENTENARIO DELLA MORTE: DOLORE E BEATITUDINE DI UNA SANTA Tra cielo e terra, Teresa di Gesù Fondò molti conventi: dominava tutto, governava il duro regime scalzo, mitigandolo con l'arte di affascinare e consolare - Ma portava un'invisibile croce di martirio e solitudine - Viveva lunghi intervalli di pura estasi, raptus repentini in cui, figura pietrificata, non comunicava più con esseri e tempo umani - «Tutto quel che vedo con gli occhi del corpo mi pare sogno e inganno» - Sapeva di pagare, per il suo privilegio, un tremendo prezzo ERA a Medina del Campo, quando compi cuiquamanove anni, e alla priora di San Jose del Carmen che glielo rammentava, quasi mentalmente rispose: me ne restano altri otto. Mori, sette anni e mezzo dopo, in quel 4 di ottobre 1582 che fu un giorno di prodigi per tutto quel che il raggiare della sua esistenza comprendeva e per le trame invisibili che avviluppano il mondo. Ma Teresa sapeva che gliene restavano sette e mezzo, perche aveva annotato, già nel 1569. in un (oglietto che tenne sempre su di se e che é stato conservato, in (orma cifrata, il giorno, il mese e l'anno della sua morte. Per i profani, questo memento mori contiene un errore, ma la risposta alla priora di Medina, riportata dal biografo Francisco de Ribera. prova che Teresa aveva voluto segnarsi in aenigmate li tempo della morte: attesa, desiderala, addirittura spiata con spasimo nel suo venire. Che cosa l'angosciava? Doversi fingere viva, sentendo che la verità e il compimento sono in quel che i vivi chiamano morte. E ora. al centenario... Immagino le pance scoppiate delle cassette postali di Avita, con tanti pellegrini che sm rt oli nano, il Papa che arriva dal cielo, le indigestioni per quei dolci immangiabili, le vemas de Santa Teresa'. Un pellegrinaggio teresiano si fa meglio in una stanza solitaria, leggendone qualcosa, nel suo casigliano unico, ricordando una sua parola calderonlana: -Tutto quel che vedo con gli occhi del corpo mi pare sogno e inganno*. Vediamola con occhi meno ingannevoli, se non 11 copre la cera. Quel che dicevo di Santa Caterina da Siena nel suo sesto centenario, un paio d'anni fa. sono obbligato a ripeterlo per li quarto di Santa Teresa di Gesù: un'assenza, una lontananza, una luminosa Inattualità. L'hanno anche laureata dottora della Chiesa: detto di lei. che non sabta latrai, che non dottoreggiava, non so che cosa significhi. Dicono che nelle centinaia di Carme li Scalzi femminili sparsi nel mondo (dove saranno monache ricalzate, perche chi reggerebbe ancora al regime duro della descalcez te reslana?) Teresa è presente: è credibile? Neppure in San Jose o alla Encarnaciòn di Avila credo lo sia. eccetto chi» per i residui psichici tenacemente attaccati al luoghi e agli oggetti appartenuti, una presenza piuttosto minore e insoddisfacente, sebbene bastevole a umettarne le reliquie (le carte, onorate dalla sua sublime scrittura) di eroicità paziente e struggente. ■ Come presenza pneumatica individuale Teresa é impensabilissima in qualsiasi piega del mondo. C'era la sua ineffabile presenza spirituale finché fu visibile, e non fu smembrato dal fanatismo e dal lucro, il suo corpo (atto per l'amore assoluto, che agonizzò come 11 sole, di una metrorragla sterminata, continuata dopo la morte, senza tuttavia renderne esangui i tratti di tramonto acceso, ma 11 suo Pneuma separato durò poco o nessun tempo, perche Teresa non era ptU. quando spari alla vista di quegli estremi testimoni, le sue privilegiate infermiere, che un frammento della luminosità divina: un raggio che si era purgato, che aveva operato nel mondo come segno, e che la Luce Infinita ricuperava: in termini più tereslani. volò subilo all'abbraccio dell'Amato, che e molto più che morire, e fu veramente di Gesù, appartenenza dissolvente che esclude qualsiasi ulteriore sostare e volitare dentro le eclissi in cui aveva scavato tante buche da talpa orante alle sue Scalze (edeli. T l li dll l Tereta incontra gli angeli (dalle stampe sulla sua vita, eseguite a Anversa nel 1613) Teresa di Gesù in un ritratto dell'epoca consenato a Avila

Persone citate: Avila, Della Morte, Mori

Luoghi citati: Anversa, Medina, Siena