La br arrestata davanti a Rebibbia preparava un attentato al direttore di Giuseppe Zaccaria

La br arrestata davanti a Rebibbia preparava un attentato al direttore Marina Sarnelli era responsabile del fronte delle carceri La br arrestata davanti a Rebibbia preparava un attentato al direttore L'azione in programma per la ripresa del processo Moro (20 settembre) - La giovane faceva parte del commando che uccise II capo della Mobile di Napoli, Antonio Ammattirò ROMA — La ripresa del processo Moro (fissata per lunedi 30 settembre) avrebbe dovuto coincidere con un'ennesima, sanguinosa «azione dimostrativa» delle Brigate rosse: probabilmente l'assas- alnlo del direttore del carcereTdi Rebibbia, il dottor Castel lano. o forse anche un attentato contro la lunga colonna di mezzi blindati che fra pochi giorni avrebbe ripreso a condurre I detenuti dal carcere all'aula del Foro Italico. Le conclusioni del carabinieri a ventiquattrore dall'arresto di una giovane donna armata bloccata nei pressi di Reblbbla. sono queste. La ragazza aveva dato un nome falso, ma la sua vera Identità è stata scoperta dopo poche ore: si chiama Marina Sarnelli. ha 22 anni, era ricercata per l'omicidio del capo della Mobile napoletana Antonio Ammaturo. ed è considerata personaggio di spicco del nuovo «fronte delle carceri'. La ragazza si era detto ieri, era stata fermata dal carabinieri in via Raffaele Maletti. a pochi metri dal nuovo complesso circondariale di Reblbbla. Edificio nel quale abitano ala 11 direttore che la vlcedirettrtee del carcere. Solo ieri i carabinieri hanno spiegato come è avvenuta la cattura: gli uomini, che a bordo di una Jeep blindata sorvegliano 11 perimetro del carcere, avevano notato la giovane ferma 11 da alcune ore. Quando l'hanno fermata, la terrorista ha detto di chiamarsi Giuseppina De Lucia: al carabinieri ha fornito però, in un momento di indecisione, la sua vera data di nascita: 21 aprile 1960. •Sono parente di un detenuto* ha detto, aggiungendo di essere In attesa del colloquio. Ma mentre via radio si stava cercando di controllare la aua Identità, la ragazza ha estratto dalla borsetta una pistola 38 special. E' stato uno del militari, vibrandole un colpo su! braccio, a impedirle di sparare. Subito dopo la cattura, il trasferimento prima al carcere e poi In una caserma, e una sconcertante scoperta: la presunta terrorista aveva 11 braccio destro protetto da una protesi. La prima traccia è stata proprio questa: la seconda, e emersa, sorprendentemente, da una copia del settimanale Panorama che la donna aveva con sé. In un servizio sul terrorismo compariva proprio una foto di Marina Sarnelli. terrorista napoletana da tempo ricercata, e costretta a portare una protesi rieducatlva dopo le fratture subite in un Incidente stradale. Identificata, la ragazza si è limitata a ribattere: -Sono prigioniera politica: Su quello che si apprestava a fare dinanzi al carcere di Reblbbla sono dunque possibili, finora, soltanto ipotesi. Ma nella borsetta, a quanto si e saputo, tra l'altro eTìa ragazza aveva un blocchet a a to d'appunti dal quale probabilmente è stato possibile per carabinieri ricostruire l'obiettivo dell'attentato. Moglie di Giacomo Chlanchlano, un leader dell'autonomia organizzata sposato mentre si trovava nel carcere di Pogglorealc. Marina Sarnelli era stata colpita da un mandato di cattura della magistratura napoletana già nella primavera dello scorso anno per associazione sovver- si va e banda armata. Dopo l'assassinio di Antonio Ammaturo. e il sequestro di Giuseppe La Orega (li tecnico radiologo costretto a curare un terrorista rimasto ferito nell'agguato al capo della Mobile), contro la ragazza è stato spiccato un ordine di cattura che la Indicava tra 1 componenti 11 commando. Altre sue tracce erano emerse con la scoperta del covo che a Minturno, nel pressi di Formla. era stato frequentato fino al novembre dello scorso anno da Giovanni Senzanl. Tra le altre cose, nel rifugio Br era stata ritrovata una protesi Identica a quella che Marina Sarnelli è costretta ad usare da anni. L'appartenenza della ragazza al •partito della guerriglia* — all'ala cioè più combattiva di quel che resta del gruppi armati — rafforza l'idea che. a Reblbbla. la terrorista si trovasse per completare una inchiesta (spostamenti abitudini, orari delle possibili vittime) che con l'imminente ripresa del processo Moro avrebbe dovuto imprimere un nuovo, sanguinoso corso alla ennesima «campagna d'autunno» delle Brigate rosse. Giuseppe Zaccaria Marina Sarnelli

Luoghi citati: Minturno, Napoli, Roma