A Venezia la morale dei Leoni di Stefano Reggiani
A Venezia la morale dei Leoni A Venezia la morale dei Leoni (Segue dalla 1* pagina) bellissime scene del giallo conclusivo, la macchina da presa puntala sugli assassini come un'arma che non perdona, hanno il tono del più accattivenie moralismo vendicatore (viva lì cinema, abbasso il capitale). Non parliamo di Zanussi. Da anni questo regista amabile, poliglotta e filosofo porla in giro per l'Kuropa il segno polacco dell'intransigenza morale c della ricerca religiosa. Per di più e un polacco di lontane orìgini italiane, con una fede senza certezza, ma anche senza cinismo: irresistibile. Il suo (Imperativo^ riprende il icorema caro al regista dei rapporti tra scienza e fede, Ira sapienza e scommessa: ed e appunto l'imperativo morale (versione ombrosa di quello kuntiano) a dominare. Quanto alle opere prime non si discute. Il inorai' .ino dell'olandese Scunkc e tradotto in un agghiacciante esercizio di stile, l'assistenza sociale vista come il «Processo» di Kafka, lì l'italiano Odorisio, tra le figurine un poco scostumate della sua Chicli (<S(iopài,). trova un briciolo di conforto (di moralità, questa volta) in un'amicizia virile. Salutiamo idealmente i giurati, anche il rannuvolalo Mar¬ cel Carne, con l'imbarazzo e la compunzione di chi ha assistito ad un'opera di scannamento e di riaggiustamento abbastanza morale. Come si usa tra vecchi signori, tutti ex vincitori del Leone d'Oro. lì guardate poi la fortuna. Wcndcrs e distribuito dalla Oaumont Italia. Zanussi e Odorisio sono distribuiti dulia Rai. Alla diplomazia abituale, alla diplomazia vecchio stile por nazioni è rimasto l'angolo dell'Urss, abituata a Venezia a qualche minima cortesia: ma la continuazione del privilegio nella delicata congiuntura internazionale è stata favorita da un grande attore e da un ruolo simbolico. Un ex superburocrate onesto cacciato dal posto e rimasto senza fiducia. Titolo: « Vita privata». Scena: Mosca con le strade deserte. Stefano Reggiani
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