Meno tifosi (e meno premi)
Meno tifosi (e meno premi) Ciclismo mondiale, ma resta un parente povero del calcio Meno tifosi (e meno premi) DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — La nazionale di ciclismo, campione del mondo con Saronnt. ha trovato ieri a Milano-Linate abbastanza tifosi: ma era una riunione di famiglia piti che una festa di popolo. Un po' di e: viva a Saronnl e quasi subito l'arrivederci a tutti. In aereo gli azzurri avevano saputo che il premio certo è per ora di appena cinque milioni. La proporzione fra i loro soldi e quelli dei calciatori • mondiali» è simile a quella dei tifosi in attesa agli aeroporti? Viene difficile collocare bene nei pensieri, nei giudizi, nelle previsioni del •dopo- ti successo di Goodwood. Eppure è una sorta di dovere farlo, o cercare di farlo. La gara inglese è importante per varie ragioni, ma esse sono, come dire? ancorate a considerazioni assortite e — alcune — impegnative anche se non difficili: 1) il successo iridato dà consistenza d'archivio1 ad una stagione che altrimenti per noi sarebbe.stata grigia e qua¬ si nera; 2) la presenza di uno statunitense al secondo posto, di un Irlandese al terzo, la partecipatone viva di un altro statunitense e di un australiano alla grande giostra degli ultimi giri, dice che il ciclismo assume finalmente confini piti vasti; 3) t 25 anni di Saronni ce lo garantiscono per un altro bel po'; 4i il comportamento dei molti italiani a Goodwood dice di un modo sanissimo di tifare, anche se il ciclismo non aveva mai ospitato i teppisti iteri l'altro quasi tutti a postissimo, quasi tutti -inglesinet senso migliore del termine, uno solo arrestato per scritte con lo sprau. tornerà in Italia oggi). Si I professionisti azzurri sono appara più volenterosi e comandatoli dei dilettanti, questi ultimi stranamente sbandati, inconsistenti quasi cerne i loro -fratelli- della pista a Leicester; 61 Saronni e Moser sono riusciti ad andare d'accordo senza troppe smancerie.da uominicioe Ogni punto potrebbe essere sviluppato in un articolo ma per ora è piiCalusto godersi il successo senza troppe appendici. Da chiarire soltanto che, ripensata, la corsa di Goodwood appare semplice, quasi banale: il che toglie rilievo alle prime considerazioni sulla super tot (tea. di squadra, pur non limando nessun merito degli azzurri, i quali hanno semplicemente fatto bene ciò che dovevano fare: controllo degli avversari, non trascendentali anche perché annichiliti dalla superiorità dei nostri, soprattutto dall'armonia dei nostri, e Saronnt col motore al momento giusto Goodwood ha riaperto la stagione, sullo stando st frequenterà bene II ciclismo per un altro mese Intanto la federazione che aveva quasi promesso dieci milioni, a cranio, troverà qualche soldo in piit 11 ciclismo comunque è sport po| vero, e pieno di pudori: quando sull'aeI reo il comandante ha chiamato l'apI plauso per Saronnt e gli azzurri, lo stesI so Saronnl cenmasto un po'male, troppo-cine- 1 g. p. o.
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