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Gregoretti: dopo il teatro a Benevento apro con Verdi la stagione del S. Carlo In scena al festival: «Figaro» di Beaumarchais, «Zingari» di Viviani, «Teresa Raquin» di Zola Gregoretti: dopo il teatro a Benevento apro con Verdi la stagione del S. Carlo BENEVENTO — Camaleontico e |>o.ledrlco come sempre, Ugo OreRorettl ha ai>erto da lert sera, nella doppia veste di regista e di direttore artistico, la terza edizione del festival teatrale di Benevento. Al Teatro Romano è andato Infatti In scena, per la sua regia. Il matrimonio di Figaro di Beaumarchais, mentre stasera al Comunale esordirà, regista e interprete Mariano Rlglllo. Zingari di Raffaele VI vln:ii • Ce l'abbiamo fatta, anche quest'anno, a t'ararlo il testiivi — commenta Gregoretti. nell'intervallo del suo spettacolo —. Le forse Illuminate, In sede di Consiglio comunale, hanno prevalso sulle componenti meno persuase della serietà culturale dcìlmiaintiva. che avrebbero preferito investire i trecentocinquanta milioni, che so io. in un paio di calciatori per la squadra cittadina. Grazie a loro siamo riusciti a produrre tre spetta¬ cdglsvrpeshpgpmdrfldlasUHI. UMICU U (Ulti IWinW I sciti a produrre tre spetta-] n coli, partendo dalla rilettura di Zingari di Viviani. un capolavoro che non tvniMi più messo in scena dalla metà degli Anni Venti, da quando l'a u tore stesso lo allestì nel disinteresse generale: E* stato Zingari a suggerirvi Il tema monografico della rassegna? •Esattamente, la scarna poeticità di quell'amore tra emarginati, rivisitato nello scabro dialetto vivlanesco, ci ha suggerito di cercale un paio d'affli testi sul tema degli innamorali poveri: •Ha tempo — prosegue — pensai* di allestire il Matrimonio di Beaumarchais, restituendo Figaro alla privatezza del suo sentimento amoroso, rifacendone, invece che un alfiere della rivoluzione, un geloso che non mole essere tradito. Al recupero di Figaro alla sua intimità contribuisce, almeno lo spero, la 'colonna sonora" che è tutta rossiniana, dalle sinfonie e dai petti V«t* •*> • tal OSXa» w ■■■•«*,- na. dalle sinfonie e dal petti per plano, come quella sonata In cui Rossini imita l'odiato sferragliare del treno e che noi abbiamo scelto come motivo conduttore della serata: Il terzo spettacolo, che de¬ a o i o ¬ bilita Invece domani sera nel teatrino settecentesco del collegio La Balle, e reresa Ratinili, dall'omonimo romanzo di Zola: 'Ancora un amore desolato tra piccolo-borghesi parigini, un amore adultero Inquinato dalla frustrazione sociale. La regìa è di Alvaro Piccanti, interpreti Gigi Angelino e Ludovica Modugno, che hanno curato la riduzione, tenendo d'occhio la versione teatrale dello stesso Zola. Tutti e tre gli spettacoli andranno poi in tournée in tutta Italia. Abbiano proprio per questo messo in piedi delle distribuzioni ad alto livello: nel Beaumarchais il quartetto Nello Moscia, Antonio Casagrande, Dtdl Perego, Oraria Maria Spina; in Zingari ce. a fianco di Rigillo, quella grande attrice ch'è Regina Bianchi; e mamma Raquin i Rina Franche tti. che fu una leggendaria Teresa nella sua giovinetta Qualche Idea per l'anno prciceteterecoOfudinuTRfidnmsikocudtrpogrtrma pU I JH'CJU". l|/| Quejche Idea per l'annoi prossimo? .Abbiamo cominciato a pensarci e forse concentreremo t nostri sforti sul teatro tetro e atro, cioè sul teatro dell'Incubo e dell'orrore, rivisitato anche in chiave comica*. Progetti personali di Ugo Oregorettl per l'Immediato futuro? *Con un grande atto di fiducia nei miei confronti, il nuovo sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli. Roberto De Stmone, mi ha affidato la regia dello spettacolo dispcrturu, il 1° dicembre, nientemeno che il Ballo In maschera di Verdi. Dopo Rossini, Ctmarosa, Haydn, Prokoflev, grandt murici**! ma di cui ho allestito opere non drammatiche, esordisco nel tragico con Verdi. E subito dopo ritorno alla prosa con un grande spettacolo su e di Petroltni. che il Comune di Roma ha affidato, a me regista e a Offri Proietti attore, esordio previsto a febbraio '83*. Guido Da vico Bonino |/rTC*/lillUU/C U*V VH-. Guido Davlco Boh WV JIHlU vieaaBiaaaBTeMUHIIalB WHaWarV JIHel | Maria Grazia Spina