Gli educatori sospesi «Non abbiamo colpa»

Gli educatori sospesi «Non abbiamo colpa» li caso del ragazzo handicappato Gli educatori sospesi «Non abbiamo colpa» Affetto da gravi menomazioni psicofisiche, un ragazzo di 15 anni ha rischiato di rimanere senza assistenza di personale specializzato dopo un Intervento chirurgico all'ospedale Regina Margherita. •Se abbiamo rifiutato di assistere in ospedale ti giovane handicappato non è stato per sottrarci alle nostre responsabilità: la decisione i maturata dopo aver discusso a lungo il problema con i colleglli, in particolare leggendo le relazioni di coloro che ci avevano preceduti: Sospesi per un quadrimestre, gli educatori Giuseppe Looclsano e Angela Robert (delegato sindacale), assunti dalla Provincia due anni fa, rischiano 11 posto di lavoro per avere ignorato l'ordine di servizio firmato dall'assessore Ardito. Proseguono: -Non abbiamo voluto noi II braccio di ferro, ma l'ha cercato l'amministratione provinciale. Ne è riprova il fatto che, per cambiar» una situazione assurda, accettiamo il rischio di pagare in prima persona: Dice Angela Robert: •£' errato impostare la vicenda in termini pietistici come fa la Provincia. Si rischia di addossare una colpa a chi non l'ha.. Spiega: •/» primo agosto, nel corso di una riunione con alcuni funzionari dell'assessorato, ci era stata chiesta una presenza 'costante e garantito" da affiancare al personale infermieristico. Per qualche giorno, subito dopo l'intervento chirurgico, i patti sono stati mantenuti. Poi l'infermiera è stata tolta, senza alcuna giustificazione.. L'assessore Ardito ribadisce: .Ho parlato io stesso con t medici e gli Infermieri dell'ospedale Regina Margherita. Mi hanno confermato che per l'assistenza sanitaria sarebbero stati sufficienti personale e strutture interni.. Secondo gli operatori di via Ormea, la Provincia ha .preferito inviare dipendenti precari, senza qualifica, perché più facili da manovrare.. Cosi «le toro ragioni sono cadute nel vuoto.. Per ottenere di nuovo l'appoggio di un'infermiera esterna, gli operatori del centri socio-terapeutici hanno • esposto ancora una volta le esigenze, documentabili, del personale incaricato di assistere il paziente' in una riunione del 23 agosto. Le relazioni lamentano che nella stanza del giovane handicappato non esisteva il campanello per chiamare le infermiere. Né. d'altra parte, lo si poteva abbandonare perché batteva la testa contro il muro o si gettava giù dal letto o si strappava la medicazione, senza un attimo di sosta. Dice ancora Angela Robert: .In un successivo incontro del 25 agosto, in via Ormea, abbiamo posto l'ultimatum: da soli non avremmo più assicurato il servizio. Piuttosto di discutere, l'amministrazione ha preferito dare "un esempio", c. nov.

Persone citate: Angela Robert