Gli italiani innamorati della danza Peccato che sia soltanto straniera

Gli italiani innamorati della danza Peccato che sia soltanto straniera Tutti gli spettacoli dell'estate, sempre affollati, erano di importazione Gli italiani innamorati della danza Peccato che sia soltanto straniera VERONA — E' vero .boom, quello della dama in Italia? A giudicare dalla frenetica stagione estiva appena conclusa, che ha visto una autentica alluvione di spettacoli coreografici, la risposta dovrebbe essere affermativa senta esitazioni. Anche la reazione del pubblico è stata positiva, quasi senta eccezioni, dalla Sicilia al Piemonte. Basta pensare agli -esauriti* a ripetizione che hanno accolto il Don Chisciotte di Nureyev da Taormina a Torino. Sta la programmazione? Vn esame anche superficiale dei cartelloni permette facilmente di constatare che si è trattato quasi sempre di spettacoli preconfezionati di importazione, di compagnie di giro •:.ie si sono inserite in ogni festival o rassegna, spesso con spostamenti massacranti da un capo all'altro d'Italia e quindi in condizioni fisiche non ottimali per presentarsi alle platee d'estate. Il caso pia clamoroso è stato ancora una volta quello di Nureyev che una sera si è esibito a Reggio Calabria e il giorno dopo a Milano, riuscendo comunque a calamitare quindicimila spettatori al Palasport. Ma gli interpreti italiani? Erano evidentemente tutti in vacanza, mentre l loro connazionali affollavano 1 teatri all'aperto, n Festival di Nervi, per esempio, non ha presenta- Ut un solo interprete di casa nostra; lo hanno dovuto ammettere con rammarico anche il direttore Mario Porcile e il sovrintendente del Comunale di Genova Franco Ragazzi, che ha ricordato come nella scorsa edizione ti era almeno vista Elisabetta Terabust con il London Festival Ballet. Di produzioni nuove se ne sono viste poche ed è stata proprio la nostra ballerina più popolare, Carla Fracci. a esserne protagonista. Nel Festival di Marita ha infatti presentato La famiglia Alma vi va su musiche di Rossini e Mozart con coreografia di Gabriel Popescu e Loris Gai, in uno spettacolo ideato da Beppe Menegatii. Ora Carla Fracdèa Verona per la nuova versione del Lago dei cigni che il coreografo Alfred Rodriguei ha confezionato a sua misura. Verona ha creduto ancora una volta in lei e ha programmato in tempo l suoi impegni. Ma gli altri enti lirici italiani? Finora la Fracci ha ricevuto offerte dagli Usa. dal Giappone e da una catena di teatri minori italiani, che l'hanno impegnata per una ventina di recite di Mirandolina, lo spet tacolo goldoniano che ha recentemente rappresentalo s Roma. Ma i grandi teatri, dopo aver preso contatto con lei mesi fa per alcun vaghi progetti, non sono giunti ad alcuna conclusione, trincerandosi dietro un silenzio totale. «Non è stato preoccupante per me. che professionalmente sono costretta a scegliere tra le molte offerte, quanto per gli enti lirici, la cui mancanza di programmazione denota mancanza di Idee e forse an- che difficoltà organizzative e finanziarle ben note, di cui fa le spese, sembra, soprattutto la danza. Non basta il pubblico, sempre appassionato e disponibile, per stabilire un futuro per 11 balletto italiano. Occorrono le strutture artistlco-organizzatlve. ora in Italia sempre più evanescenti... Anche ti direttore del corpo di ballo dell'Arena dt Verona Roberto Fascilla non appare ottimista sul futuro della danza in Italia. .1 teatri Urici ita¬ liani, ai quali è demandato istituzionalmente anche lo spettacolo di balletto, sono stati completamente latitanti quest'estate. La Scala non ha fatto stagione estiva, se non qualche ripresa al Lirico: al Caracalla l'Opera di Roma ha ceduto 11 passo al Bolsciol e al Royal Ballet : Napoli e Palermo sono rimasti assenti.. •Ma la cosa più preoccupante, continua Fascilla. è la mancanza di programmazione per la prossima stagione. La Scala sembra aver deciso soltanto riprese del Lago dei cigni e forse di Bella addormentata e si trova senza direzione del ballo. Non si hanno notizie di altre iniziative.. Anche la situazione di Verona, dopo la morte di Cappelli, non appare certo chiara, ti corpo di ballo, oltre agli impe-, gnl estivi, è stato impiegato nella scorsa stagione al Filarmonico per le opere e in Anna Frank di Chatlly che è stato portato anche in Olanda e Germania. In ottobre porterà a Dortmund questo Lago del cigni Poi tutto dipenderà dal nuovo, incerto assetto dirigenziale che seguirà la traumatica scomparsa di Cappelli che credeva nel balletto e lo amava. Luigi Boati Nessun ballerino italiano, nessuna produzione nuova. D'accordo la Fracci e il direttore del correo di ballo deli Arena di Verona: «Da noi mancano ancora le programmazioni stagionali»