La vittoria bollente di Jaruzelski

La vittoria bollente di Jaruzelski A due anni dagli accordi di Danzica la Polonia ha ceduto alla forza, ma non si è piegata La vittoria bollente di Jaruzelski Il golpe del 12 dicembre é solo tecnicamente riuscito - Dopo i successi iniziali, I militari non hanno più saputo come gestire U loro vantaggio - Walesa ha resistito, l'ostilità del polacchi è aumentata con le difficoltà economiche - Le esigenze dei rapporti (anchellmmziari) con l'Ovest hanno impedito ài eccedere netta repressione » La Chiesa, pur ostile, è inattaccabile NOSTRO SERVIZIO PARTICOLA** VARSAVIA — La notte del golpe. Il 13 dicembre 1981. poche ore prima dell'alba, uno del consiglieri politici di Walesa non ancora caduto nella retata ascolte a denti stretti il racconto dell'arresto del membri della Commissione nazionale di Solidarnosc. Vuole sapere tutto: Danzica Isolata, quartiere per quartiere, i carri armati alle porte della città, te sede del sindacato circondata. Capisce te gravità della situazione e sussurra: -Non ci riusciranno: Tre giorni prima della (Irma degli accordi di Danzica. due anni fa. quello stesso consigliere diceva con la stessa sicurezza che In Polonia sarebbe nato un sindacato Indipendente. Il mondo intero riteneva Imminente un intervento sovietico. Aveva ragione quell'uomo, e con lui avevano ragione gli scioperanti dei Cantieri Lenin. Ma nella terribile violenza di quella notte fredda e umida le sue parole risuonavano come 11 no pasaran del repubblicani spagnoli. Infatti. In un primo tempo, la (orza trionfa. C'è battaglia — sette morti — In un punto solo, alla miniera Wujek. Nel resto del Paese, dove I carri armati prendono posizione davanti ade grandi industrie, quasi tutte occupate, anche sfondandone 1 cancelli, dovunque li lavoro riprende len temente, nell'odio, riprende sabotato ma riprende. Nell'agosto del I960 gli scioperanti erano riusciti a vince re perché si trovavano di fronte una leadership sorpre sa dalla loro determinazione, divisa, indebolita dal sue atea so fallimento. Poi Solidarnosc era riuscita a far fronte agU Incessanti attacchi del quali era oggetto perché l'apparato del partito e dello Stato non rispondeva più. spiazzato dal rivolgimento generale nel quale soltanto il sindacato riusciva a schierare le sue truppe, sei milioni di persone dal sicuro effetto dissuasivo. A sedici mesi di distanza, U rapporto di (orse è cambiato. La crisi interna del partito e stata controllata, passo dopo passo, senza pubblicità: una nuova leadership ha preso le leve del comando, con uomini nei quali Mosca ha fiducia sufficiente per averli lasciati salire alte guida dell'esercito. Il Paese incomincia a perdersi nelle mobilitazioni e nelle smobilitazioni imposte dall'altalena delia tensione. Il colpo di (orza é stato preparato e realizzato in modo impeccabile: l'effetto di dissuasione gioca ora contro te popolazione, condannata, per evitare te guerra, a lasciare che venga Instaurato lo stato di guerra. Jaruzelskl ottiene la vittoria In eoli 16 giorni. E' una vittoria imponente, strepitosa. Ma che cosa se ne fa il generate? Può approfittare di questa straordinaria posizione di forza per ottenere la rinuncia del sindacato a qualsiasi attività politica, l'abiura al suo programma, te separazione dai suoi leader piti detestati dal potere? La Chiesa pensa che questo sia l'obiettivo delle autorità: spera che il governo sia disposto a negoziare e sonda Walesa. La lasciano (are. Il presidente del sindacato pone come unica condizione per una trattativa l'autorizzazione a consultarsi con 1 suoi consiglieri e con gli altri dirigenti di Solidarnotc. Oli viene rifiutata. Dietro pressioni della Chiesa. Walesa ammorbidisce ulteriormente te sua posizione, e chiede soltanto di parlare con alcuni Nuovo riliuto. I vescovi, anche i più moderati, devono arrendersi all'evidenza: il governo cerca soltanto di ter credere alte sua buona volontà. Non ha nessuna voglia di raggiungere nessun compromesso di nessun genere con «Solidarietà», perche questo significherebbe ri- conoscere 11 sindacato per la seconda volta II colpo di Stato non aveva questo scopo. La Olunta vuole una sola cosa dall'eroe del polacchi: che Inviti I compatrioti a lavorare tranquilli e a rispettare la legge, che prenda le distanze dagli estremisti e si (accia portavoce del realismo del rifiuto, senta il quale te •normalizzazione» non pud riuscire. Ma Walesa non era l'uomo giusto per queste operazioni, e non lo é neppure oggi, dopo 9 mesi di isolamento quasi totale. DI fronte alla (orza la Polonia al é piegata, ma non ha ceduto, barricata in un'ostilità che cresce mentre il reddito reale della popolazione crolla ufficialmente del 30 per cento, in pratica del SO per cento per l'aumento dei prezzi. La normalizzazione e solo un sogno. In mancanza di altri progetti politici, a Jaruzelskl resta la repressione. Ma non é facile gestirla: per essere efficace e per scoraggiare ogni velleità di opporsi, la repressione dovrebbe essere implacabile, dovrebbe colpire con tanta violenza, cosi alla luce de! sole che si dovrebbe anche ammettere l'isolamento del potere, rischiare un'esplosione di odio disperato, pèrdere la speranza di iar abolire le sanzioni occidentali decise dopo il 13 dicembre, accrescere la tensione Est-Ovest; cosa che Mosca non vuole, come non vuole che in Polonia continui il disordine. Il futuro del Paese non si decide soltanto a Mosca e a Varsavia, ma anche nelle Cancellerie e nelle banche occidentali. 81 sceglie quindi 11 dosaggio: certi internati escono dai campi di concentramento, altri, considerati particolarmente pericolosi, vi restano, e altri ancora vi entrano per semplice misura di polizia, già contenti che su di loro non pesi uno di quel capi d'imputazione che costano lunghi soggiorni nelle vetuste e sovrappopolate pri gloiv polacche. Pochi dirigenti di .Solidarietà» sono liberi, in clandestinità: ne spuntano altri, ancora sconosciuti alla polizia segreta, e insieme riformano una fragile struttura con una •Commissione nazionale provvisoria». Ma le minacce più gravi a Jaruzelskl non vengono da questi uomini, malgrado 11 ruolo trainante che hanno. Vengono da quelle migliala di uomini e donne che scrivono e ciclostilano in decine o migliala di copie 1 circa 1500 bollettini di fabbrica, di scuola, di quartiere e di cit¬ tà: vengono da quelle migliala di persone che li distribuiscono rischiando la libertà loro e di chlU legge. La minaccia viene da quei preti che la domenica dal pulpito predicano il rispetto per la dignità umana, da quelle vecchiette anonime che ogni mattina (anno rifiorire sui marciapiedi le croci in ricordo del cardinale Wyszynski. da quanti attorno a quel simbolo cantano l'Inno nazionale, le dita aperte nella V di vittoria. Vengono da tutu la giovane generazione (11 00 per cento dei polacchi ha meno di 30 anni) la quale Ieri come oggi rifiuta questo regime, che abbia o non abbia la divisa multare. Vengono soprattutto dalla Chiesa, che dopo aver creduto per un po' nella possibilità di un rapido compromesso sul ripristino di Solidarnosc ora sa che la lotta sarà lunga, e rifiuta di versare benzina sul fuoco, esorta alla calma e denuncia la tentazione della violenza. Il governo sa che (are a meno del vescovi è rischioso, e deve sentirsi chiedere dal Primate, un'omelia si e una no, davanti a loile sterminate, l'abolizione dello stato d'assedio. 11 ritorno agli accordi di Danzica e la data della nuova visita del Papa. Non c'era soltanto (ede In quelle parole. »JVon ci riusciranno-: (orse troppa sicurezza, ma anche la lucidità di uomini che dalla vita hanno Imparato come 1 regimi del blocco sovietico non siano automaticamente Immuni dall'usura del tempo. Bernard Gueita Cop?tight 11* Mot ,t* • * per rifalla ■ ! j Stampi • Variavi*. Un autc*bkaeo arda aoatria getta acqua eoa et idranti aula fola che alza le barricate

Persone citate: Bernard Gueita Cop, Jaruzelski, Lenin, Walesa, Wyszynski