Bergamelli, l'ultimo dei «marsigliesi» assassinato nel supercarcere di Ascoli di Francesco Santini

Bergamelli, l'ultimo dei «marsigliesi» assassinato nel supercarcere di Ascoli A coltellate, subito dopo una perquisizione di tutti i detenuti Bergamelli, l'ultimo dei «marsigliesi» assassinato nel supercarcere di Ascoli DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ASCOLI PICENO — Hanno ammazzalo Albert Bergamelll. Un colpo di lama alla gola e, ancora, 30 coltellate. E' stalo ucciso coti, nel carcere di massima sicurezza di Marino del Tronto. Il marsigliese dei 7 uomini d'oro di via Monlenapoleon.». Aveva 43 anni. Aveva lascialo le rapine ed era diventalo II tuperbott dell'anonima sequestri, segnando con le sue gesta tutti gli Anni 70. Non ha fatto in tempo a dire una parola: la prima coltellata l'ha sgozzato. E' morto quando sono giunti gli agenti e Paolo Dorigo. 37 anni, un criminale comune passalo all'eversione, continuava ad Immergere un coltello da cacciatore nel petto del marsigliese. La camicia bianca inzuppata di sangue, i jeans strappati, le scarpette da tennis arrossate: Albert Bergamelll ha concluso cosi II soggiorno nel supercarcere che e alle porte di Ascoli Piceno, un istituto di pena ormai lamoso. Sino alla primavera scorsa, noi suix-r carcere, dellava logge Rai laolc Culolo. Qui arrivavano i servizi segreti per Interrogare Il boss di Ottaviano: doveva dire dove fosse tenuto sotto sequestro Ciro Cirillo, ma si beffava degli uomini del servizi. Bergamelll. il superboss. Il cervello di tanti sequestri, ma anche il killer spieiato di piazza del Caprellari a Roma, e morto con un ghigno sulle labbra. Oli occhi spalancali. Il braccio destro alzato. Giuseppe Marcollnl, Il medico legale Incaricalo degli esami aulopttei dice: «Era un uomo spavaldo, anche nella morte aveva qualcosa di imperioso. Gli ho chiuso gli occhi che aveva pieni di stupore-. Il Procuratore co.-io della Repubblica, Mario Mandrclll, guida l'inchiesta e non sa spiegare II perche del delitto: •Niente, assolutamente niente. Non riesco a trovare il filo di questa matassa: Il magistrato del caso Peci si stringe nelle .spalle e .s'allontana. Da Roma e accorso II direttore generale degli istituti di prevenzione. All'uscita dal supercarcere anche Slstl respinge i cronisti: »Stiamo lavorando —dice—ci vediamo domani*. Dall'edificio In mattoni rossi che guarda le ultime colline marchigiane t venula una prima ricostruzione del delitto. Il supercarcere, dalla parlenza di Culolo. appare ingovernabile. Sono state trovale armi. Un agente di custodia è stalo arrestato l'altro giorno per un commercio di coltelli e di rivoltelle. In una celiti si è arrivali a scoprire detonatori ed esplosivo. Da una settimana le perquisizioni si susseguono. Anche Ieri 11 direttore. Cosimo Giordano, aveva deciso di far esaminare aicunl locali. Alle 7.30 Bergamelll od altri 19 detenuti sono stati fatti uscire dall'» cello. E' stalo ordinato loro di spogliarsi. Completamente nudi sono passati dinnanzi al mclaldetcclnr. L'apparecchio elettronico non ha dato allarmi 61 sono rivestiti. Tutti Insieme, con quattro agenti di scorta, sono stati portati nella -sala di ricreazione* del secondo plano. Un locale come tanti negli Istituti di pena: due tavoli da ping-pong. Il gioco della dama, la cassettlna degli scacchi. Oli agenti hanno serrato due cancelli in ferro. 81 e Iniziata una Inutile sorveglianza a vista. Paolo Dongo. l'ergastolano passato alle Br. si è avvicinato ad un altro detenuto. Da uno stivaletto di gesso. Mario Ubaldo Rossi, ha estratto un coltello da caccia. Il melaltector non lo aveva rivelato. L'ha passalo al compagno. La sentenza di morte era decisa. Dongo. sotto gli occhi degli agenti, s'è scagliato contro il marsigliese: -Un primo colpo alla gola — dirà il medico legale — e Bergamelli e morto.. Ha continualo a colpire e nei pochi secondi necessari agli agenti per superare i due cancelli Dongo aveva immorso ia lama nel coriio del bandito -per una trentina di volte, con Francesco Santini (Continua a pagina 2 In quarta colonna)

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Dongo, Roma